Il prodotto che hai nominato è una formulazione colloidale in pasta (attualmente e acquistabile solo dietro presentazione di patentino, anche quello contrassegnato PFnPE). Non vedo rischi di fitossicità fin quando le temperature non saliranno oltre i 28-30 °C, cioè in estate quando in pratica finisce la campagna anti-peronosporica.
Alessandro1944 ha scritto:Il prodotto che hai nominato è una formulazione colloidale in pasta (attualmente e acquistabile solo dietro presentazione di patentino, anche quello contrassegnato PFnPE). Non vedo rischi di fitossicità fin quando le temperature non saliranno oltre i 28-30 °C, cioè in estate quando in pratica finisce la campagna anti-peronosporica.
Per il mal bianco i criteri di intervento sono diversi da quelli per la peronospora, poiché la biologia dei due patogeni è completamente diversa. Per l'oidio non ci sono modelli predittivi, anche se gli attacchi tendenzialmente avvengono dopo la fioritura, e va combattuto in via preventiva inoltre, al contrario della peronospora, è attivo piuttosto quando non piove (la pioggia rimuove i propaguli infettanti). Se per la difesa ci si basa solo sui trattamenti (utili ad esempio sono i diradamenti che favoriscono l'arieggiamento ed espongono meglio i grappoli agli U.V. dannosi per l'oidio), è bene tenere sotto copertura soprattutto i grappoli fino a invaiatura in quanto, almeno per i rossi, la produzione di polifenoli ostacola la sviluppo della ampelopatia; per i bianchi è bene invece andare ancora avanti impiegando fungicidi specifici con affinità per i lipidi, quali le strobilurine, quinoxifen e altri (lo zolfo può dare poi problemi durante la fermentazione). In post-vendemmia si può trattare con Ampelonyces quisqalis, un microrganismo in grado di distruggere i cleistoteci svernanti. Aggiuno che in alternativa allo zolfo attualmente sono disponibili prodotti di origine naturale derivati da olii essenziali (arancio; eugenolo+ gerniolo+timolo).
Questo è quando ti posso dire io, se passa Mortotoccaci certamente ti consiglierà meglio.
Alessandro1944 ha scritto:Per il mal bianco i criteri di intervento sono diversi da quelli per la peronospora, poiché la biologia dei due patogeni è completamente diversa. Per l'oidio non ci sono modelli predittivi, anche se gli attacchi tendenzialmente avvengono dopo la fioritura, e va combattuto in via preventiva inoltre, al contrario della peronospora, è attivo piuttosto quando non piove (la pioggia rimuove i propaguli infettanti). Se per la difesa ci si basa solo sui trattamenti (utili ad esempio sono i diradamenti che favoriscono l'arieggiamento ed espongono meglio i grappoli agli U.V. dannosi per l'oidio), è bene tenere sotto copertura soprattutto i grappoli fino a invaiatura in quanto, almeno per i rossi, la produzione di polifenoli ostacola la sviluppo della ampelopatia; per i bianchi è bene invece andare ancora avanti impiegando fungicidi specifici con affinità per i lipidi, quali le strobilurine, quinoxifen e altri (lo zolfo può dare poi problemi durante la fermentazione). In post-vendemmia si può trattare con Ampelonyces quisqalis, un microrganismo in grado di distruggere i cleistoteci svernanti. Aggiuno che in alternativa allo zolfo attualmente sono disponibili prodotti di origine naturale derivati da olii essenziali (arancio; eugenolo+ gerniolo+timolo).
Questo è quando ti posso dire io, se passa Mortotoccaci certamente ti consiglierà meglio.
Grazie per le tantissime info dettagliate, ho letto che si usa anche il bicarbonato di potassio per l'oidio. L'ha provato?
L'olio di arancio dolce è registrato anche per la peronospora tra l'altro. E secondariamente penso sia l'unico prodotto fitosanitario che ho provato finora che è profumato invece di puzzare
leorasta ha scritto:L'olio di arancio dolce è registrato anche per la peronospora tra l'altro. E secondariamente penso sia l'unico prodotto fitosanitario che ho provato finora che è profumato invece di puzzare
Ma è vero che l'olio di arancio dolce è efficace anche contro oidio? Si può pensare di usare soltanto olio di arancio dolce per peronospora e oidio oppure vanno comunque usati rameici e zolfo ?
Il mal bianco è un ectoparassita, quindi è suscettibile a tutte le sostanza attive che agiscono per contatto, compreso il bicarbonato di potassio. Rispetto a questo prodotto ricordo che nel corso di una mia visita al centro sperimentale Edmund Mach una ricercatrice ci mostrò grappoli con sintomi di fitossicità, per cui va impiegato con cautela. L'olio essenziale di arancio dolce su vite è registrato per peronospora (per mal bianco su diversi ortaggi), ma per i motivi richiamati più sopra agisce un po' contro tutti gli organismi nocivi, compreso mal bianco e persino insetti e acari. Su piante a livello amatoriale io utilizzo eugenolo+geraniolo+timolo contro monilia e mal bianco ma non saprei dirti quanto sia efficace, però ha un odore non sgradevole.
Alessandro1944 ha scritto:Il mal bianco è un ectoparassita, quindi è suscettibile a tutte le sostanza attive che agiscono per contatto, compreso il bicarbonato di potassio. Rispetto a questo prodotto ricordo che nel corso di una mia visita al centro sperimentale Edmund Mach una ricercatrice ci mostrò grappoli con sintomi di fitossicità, per cui va impiegato con cautela. L'olio essenziale di arancio dolce su vite è registrato per peronospora (per mal bianco su diversi ortaggi), ma per i motivi richiamati più sopra agisce un po' contro tutti gli organismi nocivi, compreso mal bianco e persino insetti e acari. Su piante a livello amatoriale io utilizzo eugenolo+geraniolo+timolo contro monilia e mal bianco ma non saprei dirti quanto sia efficace, però ha un odore non sgradevole.
anche rame e zolfo posson dare fitotossicità in determinati periodi, penso il problema sia relativo a tutti i formulati che agiscono per contatto