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Viti vecchie fanno buon brodo?

30/10/2014, 18:34

Ciao a tutti,

Cosa ne dite di questo?

http://paolocianferoni.caparsa.it/post/ ... gneto.aspx

Io sono abbastanza d'accordo sul fatto che dietro alla vita media di vent'anni ci siano anche interessi economici. E sono ancora più d'accordo sul fatto che il reimpianti causi un ingente impatto economico.

Da parte mia, proprio quest'anno ho sistemato un ettato di vigneto trebbiano romagnolo di anni 31 a pergoletta doppia. Un duro lavoro di circa 50/60 ore. Un centinaio di schioppi sostituiti, fili di ferro rotti, pali di cemento fenestrati da drizzare, etc...
Ci sono circa 90 fallanze su un numero iniziale di viti di circa 1.400. Non male direi. Le ripristinerò, ho già fatto i buchi. Qualcuna di certo si seccherà anche l'anno prossimo, col mal dell'esca. Ma in fondo non sarà un disastro. Quest'anno ha fatto poco meno di 300 q.li, che non sono male, anche se io preferisco fare qualcosa in meno ma un po' più di qualità.

Cosa ne pensate? Certamente per i viticoltori che puntano sulla quantità e che lavorano molti ettari di vigneto sarebbe un impianto da buttare, anche solo per il tempo che richiede. Ma a me è sembrata una buona idea recuperarlo, anche solo perché tra pochi anni le pergolette romagnole le vederemo solo nei libri! ;)

Re: Viti vecchie fanno buon brodo?

30/10/2014, 18:42

Dipende sempre dal ritorno economico e da come è impostata un'azienda.
Se venisse pagata la qualità (Trentino Alto Adige docet) allora si. Siccome viene pagata solo la quantità ...
Il calo fisiologico della produzione di vigneti vecchi andrebbe colmato con nuovi impianti ma la disciplina dei diritti non mi pare sia orientata in tal senso.
Le moderne tecnologie di coltivazione intensiva portano poi al ovvio esplodere di fisiopatie non curabili con conseguente riduzione della vita delle piante. Oggi uno chardonnay per la raccolta di marze ha un vita media stimata di 7 anni.

Re: Viti vecchie fanno buon brodo?

30/10/2014, 18:52

mortotoccaci ha scritto:Dipende sempre dal ritorno economico e da come è impostata un'azienda.
Se venisse pagata la qualità (Trentino Alto Adige docet) allora si. Siccome viene pagata solo la quantità ...
Il calo fisiologico della produzione di vigneti vecchi andrebbe colmato con nuovi impianti ma la disciplina dei diritti non mi pare sia orientata in tal senso.
Le moderne tecnologie di coltivazione intensiva portano poi al ovvio esplodere di fisiopatie non curabili con conseguente riduzione della vita delle piante. Oggi uno chardonnay per la raccolta di marze ha un vita media stimata di 7 anni.


Sono d'accordo ;)
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