Sicuramente ci sono degli esperti che più di me possono consigliarti.
La mia è una supposizione da appassionato, però confrontando le foglie dovrebbe vedersi.
Leggendo altri post e Wikipedia, alla fine dell'ottocento la filossera ha devastato tutte le culture vinicole europee.
Quindi suppongo che quelle piantate da tuo nonno cento anni fa fossero viti già innestate su viti americane.
Perciò i getti che vedi sono quelli delle antiche viti, ma della parte radicale che è appunto la specie americana non produttiva.
Tagliando la parte aerea e arando il terreno, suppongo sia stato asportata tutta la parte di vitis vinifera produttiva.
Onestamente credo che sia economicamente vantaggioso piantare nuove barbatelle, questo è quello che fanno tutti i produttori. Ovviamente puoi anche provare tu ad innestare le piante, perchè chiamare un innestatore professionale (sempre che lo trovi ancora) non sarebbe molto economico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Daktulosphaira_vitifoliaeLa fillossera, originaria dell'est degli Stati Uniti d'America, ha provocato una grave crisi della viticoltura europea a partire dal 1863. Ci sono voluti più di trent'anni per superarla, ricorrendo all'innesto della vite europea su quella americana.
Nel 1869 in Francia, Victor Pulliat creò la Società regionale di viticoltura di Lione e organizzò delle conferenze e dei corsi di istruzione sulle radici resistenti per rigenerare i vigneti francesi attaccati dalla fillossera.
Dopo la ricostituzione dei vigneti, questo devastatore ha acquisito un'importanza secondaria. Attualmente, tutti i vigneti del mondo sono costituiti con piante innestate, eccetto quelli cileni, che non sono mai stati attaccati dalla fillossera, e di quelli impiantati su terreni sabbiosi, nei quali la fillossera non trova un habitat favorevole.