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Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

03/08/2015, 0:58

Molto interessante, ma certamente quell’articolo ignora scoperte avvenute in tempi recenti

Ci dispiace Pedru, ma le devono essere sfuggite alcune righe del probabilmente troppo lungo articolo.
Non solo citiamo un riferimento giornalistico di gennaio 2015 sul ritrovamento recente, ma anticipiamo nel capitoletto precedente, le varie ipotesi di arrivo della vite in Italia in senso lato. Non ancora chiarito se attribuibile ai Pelasgi o agli Egeo-Miceni (2000 - 1600 a.C.).
Capiamo che ci terrebbe particolarmente a che si scoprisse l'autoctonia dei vitigni sardi, tuttavia la ricerca del centro archeobotanico è tuttora in corso in tutto il Mediterraneo. Pazienti :)
Cordiali saluti

La Storia Viva
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Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

04/08/2015, 12:02

Per esempio la Sultanina ha origini antichissime ed è sicuramente identica a quella che si coltivava nella Grecia antica. Proteggere invece un vitigno perchè sopra c'è una vite ottenuta da innesti con materiale di origine antica non credo sia possibile. LA vite dovrebbe avere un età in sè e èer sè (superiore ai 150 anni a mio avviso o di piede franco prefilossera) ed essere tutelata. Questo per dire la mia se ho capito bene l'argomento.

Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

04/08/2015, 21:01

LaStoriaViva ha scritto:Ci dispiace Pedru, ma le devono essere sfuggite alcune righe del probabilmente troppo lungo articolo.

Non preoccuparti. Forse dispiace a te. A me interessa solo che si sappia che, mentre prima si attribuiva la coltivazione dell'uva la produzione del vino da fenici (ipotetici) perché° di essi si sa ben poco, o addirittura ai romani, oggi con la tecnica inopopugnabile del radiocarbonio è dimostrato che già nel 1100/1300 a.C. gli antichi Sardi (Shardana) famosi guerrieri e navigatori, nominati e menzionati anche in antichi geroglifici egizi, coltivavano e producevano vino, ben primadell'arrivo degli ipotetici fenici (circa 700 a.C) e dei romani (238 a. C. ma dovettero lottare a lungo prima di sottomettere la Sardegna): questo basta e avanza per dimostrare la produzione autoctona del vino in Sardegna. A dirlo non sono io, ma insigni scienziati anche non sardi. Il resto poco m'importa. Poi se vuoi polemizzare, fai tu, io tempo permettendo (perché ora sto più in campagna che in Città) fai pure, io avrei anche altro da aggiungere.
Ricambio i saluti
Pedru

Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

04/08/2015, 21:53

mortotoccaci ha scritto:Per esempio la Sultanina ha origini antichissime ed è sicuramente identica a quella che si coltivava nella Grecia antica. Proteggere invece un vitigno perchè sopra c'è una vite ottenuta da innesti con materiale di origine antica non credo sia possibile. LA vite dovrebbe avere un età in sè e èer sè (superiore ai 150 anni a mio avviso o di piede franco prefilossera) ed essere tutelata. Questo per dire la mia se ho capito bene l'argomento.


La sultanina era di Bisanzio, o mi sbaglio con l'uva passa? :roll: :)

Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

04/08/2015, 22:10

Mi sa che ho detto una cavolata, non era di Bisanzio, ma non ricordo il nome.... :? :lol:

Re: Viti autoctone (epoca romana): c'è una legge di protezione?

05/08/2015, 13:08

Con la sultanina si fa l'uva passa. Pare fosse conosciuta già dagli antichi greci e provenisse dalle coste del mar Nero o giù di li. Qui da me invece non ne vuole sapere di venire, nemmeno col clima torrido di quest'anno.
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