ieri con una giornata primaverile per temperatura e sole, spinto da raptus, ho potato un filare di vite nero d'avola di tre anni (spero solo che non geli). Grazie alla lettura del forum ho lasciato 8 gemme per vite e legato il tralcio al filo portante. Per quando sarà verso maggio, non ho chiaro le fasi da compiere in fase di spollonatura. Ho letto che si inizia lasciando i germogli produttivi, ma come faccio a capirlo? Cioé, come faccio a capire quelli che porteranno i grappoli?
Come sempre grazie per le risposte.
PS: Se gela cosa succede alle piante potate? Oggi, giorno dopo la potatura il clima è mite, c'è sole e nella notte non ha gelato.
Dovresti vedere l'infiorescenza, i fiori si trasformano poi nei grappoli. Se gela forte, del tipo -10 / -15 gradi, la pianta muore (tutta o in parte) risulta come bruciata. Se è già potata è più sensibile alle gelate
La spollonatura si esegue sul "tronco" della vite, di solito i nuovi bolloni che crescono sulla parte molto vecchia non producono al primo anno, ma volendo qualcuno si può lasciare per dare una forma diversa alla pianta associata a una produzione futura; poi ovviamente puoi elimanare i tralci che non hanno grappoli, ma questa operazione di solito viene eseguita da luglio in poi. Non ho mai avuto problemi con il gelo anche perchè da me l'inverno non è molto rigido.
quindi si deve lasciare produrre alla pianta tutti i nuovi tralci e solo dopo aver visto i grappoli eseguire la spollonatura insieme alla sfemminellatura?
sisio75 ha scritto:quindi si deve lasciare produrre alla pianta tutti i nuovi tralci e solo dopo aver visto i grappoli eseguire la spollonatura insieme alla sfemminellatura?
Si, ovviamente se salta anche qualche grappolo non è un problema per la pianta, però per te si La cimatura di solito si esegue quando i nuovi tralci sono "maturi", cioè quando la crescita rallenta (luglio agosto). Però ti consiglio di non esagerare, per limitare problemi legati al sole cocente o alla grandine.
quindi su una pianta di tre anni bisogna vedere come si sviluppano i tralci e stare attento a equilibrare produzione vegetativa e produzione di frutti. Ma tu che sei + esperto di me, quanti grappoli lasceresti puntando ad una via di mezzo fra qualità e quantità?
NB: se qualcuno vende barbatelle radicate di cabernet sauvignon, a meno di un euro, mi può contattare al mio indirizzo privato
Io non sono un esperto, ma conosco discretamente la pratica. Secondo me no cè un numero di grappolli prestabilito, ma si fa ad occhio; cioè si eliminano foglie, tralci o in alcuni casi i grappoli che creano un groviglio e limitano l'areazione, la penetrazione del sole e dei trattamenti. In poche parole i grappoli che sono troppo vicini e in seguito alla crescita diventerebbero quasi un unico grappolo oppure le foglie e i tralci che si potrebbero intrecciare nei grappoli, andrebbero asportati. perchè? perche i trattamenti e il sole non penetrano in profondità e quindi potrebbero insorgere malattie. Si potrebbero eliminare anche i grappoli (quelli piccoli) collocati molto più in alto del filo portante perchè di solito non raggiungono una buona maturazione.
Formazione: "Bacan" nonchè Zappaterra Orgoglioso e fiero di esserlo!
Re: vite: potatura guyot e chiarimento
21/02/2012, 19:32
Gerry 94 scusa se mi permetto ma nelle tipologie di vite che abbiamo noi (corvina e Corvinone Rondinella) è sconsigliato togliere i viticci anche se non maturano bene per lasciare la pianta col suo equilibrio.