La Nero d'Avola innestata di fabbrica presentava giá sintomi alla potatura di gennaio, tratti di legno nero e piccioli arrossati. Pensavo allinsetto del convolvolo. Poi si riprende ma in due giorni all'improvviso secca. Taglio sul punto di innesto fino a trovare il verde per fortuna ha dei polloni 1103p di portinnesto, con cui la rifarò. Preoccupatomi sto imbiancando di calce tutti i punti di innesto delle piante vicine e altre Nero d'Avola, inoltre ci sono molti innesti miei ai quali mai capitato ( una volta forse); spero che il contagio non si diffonda, accetto volentieri opinioni e consigli da esperti.
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Foglie di piante vicine: sono sintomi di mal d'esca in diffusione?

Non sono foglie così chiare da dire mal del esca. Sembra ma potrebbe non essere. Secondo me il mal del esca si diffonde poco alle piante vicine. E' comunque una mia impressione data da osservazioni empiriche.
La prima sembra colpita da colpo apoplettico che sarebbe un mal del esca più grave (ma non c'è evidenza scientifica in ciò per ora), diciamo un attacco acuto e mortale. Se è morta c'è poso da fare. Le altre, se sei sicuro di esca, puoi capitolzzarle basse, osserva dentro il legno, se lo vedi spugnoso sul bianco allora è esca e tagli un po' più in giù fin che non ne trovi più. Disinfetti il taglio anche con rame va bene e allevi un pollone dal legno sano. Ovviamente segna la pianta e la tieni osservata negli anni. Sarebbe una bella premura potarla per ultima proprio per essere sicuri. Segnala con un nastro isolante rosso di quelli da innesto. Facci comunque sapere le tue osservazioni per favore.

Grazie della risposta, ma della prima devo estirpare anche il portinnesto, o lo posso reinnestare? Sulle altre ho ancora fogliame verde e grappoli integri però tutto può succedere, eventualmente se succede prima della vendemmia devo fare come dici giusto?

Altre foto: base della pianta, poi tagliata, con polloni portinnesto 1103p rimasti.

Pianta vicina, temo che un insetto abbia trasferito il fungo sulle foglie

Direi che la puoi innestare ma se poi vedrai che nel giro di un paio d'anni ripresenta i sintomi estirpa.
Il fugno non passa con gli insetti. Non si sanno ancora le modalità di trasmissione dei funghi del esca ne quali siano i colpevoli del decadimento della pianta.
Una corretta pratica agronomica aiuta. In particolare, concimare il giusto, fare produzioni costanti e nella norma ma sopratutto tagli piccoli nella pianta e curati. Per fare i tagli piccoli si dovrebbe fare la potatura verde. Cioè pulire i germogli entro i 10 cm di lunghezza che non saranno utili alla vite il prossimo anno. Specialmente quelli sulla testa e sul tronco. Per disinfettare un taglio invernale è molto utile la corteccia sintetica, magari spazzolando prima con del rame. Se si hanno poche viti è fattibile.
Le piante vicini proverei a capitozzarle come detto. Nel dubbio, anche se secondo me non serve, una immersione delle forbici in alcool tra la potatura di una vite e l'altra ti farà dormire meglio.

Grazie, comunque ho visto dei video di chirurgia con motosega per rimuovere il legno incancrenito dal mal desca e letto del fungo antagonista tricoderma a base di prodotti come remedier e altri. Io ne ho uno usato per pomodori della nzim ucraina. Allora ho fatto un po' di chirurgia con coltellino roncola disinfettato alcol ogni volta e spalmato soluzioni di tricoderma,in effetti le piante vicine non hanno sotto corteccia segni di malattia mentre ne ho trovata una di trebbiano da altra parte.

Innesto bellone su trebbiano