Buonasera, ho alcune viti di 6/7 anni di moscato e di sangiovese che tutti gli anni fruttificano e dopo l'allegagione i grappoli dopo circa un mese rinsecchiscono, i tralci poi rimangono verdi e non maturano, solo alcuni sono buoni da lasciare per l'anno dopo. A me sembra peronospera, coi trattamenti (uso rame e zolfo) si riesce a recuperarle oppure conviene tagliarle?
Grazie per il consiglio. Saluti

Altra domanda queste viti cacciano dei polloni da sopra l'innesto e sembrano belli, se taglio il fusto e allevo il pollone sarà ammalato anche lui? Saluti

La diagnosi di peronospora non si può fare su una descrizione soggettiva; peraltro i sintomi sono anche e soprattutto fogliari di cui non fai cenno, dunque a 'naso' direi che i disseccamenti dipendono da altro. In ogni caso è un patogeno che non si tramette per via endogena, ma per via aerea tramite spore che sopravvivono nell'ambiente e vengono trasportate da pioggia: dunque i polloni non c'entrano.
Plasmopora viticola è da più di 150 anni la principale avversità della vite e di regola occorre trattare con fungicidi.

Come ti ha detto Alessandro se fosse peronospora si può tranquillamente andare avanti con l'impianto, basta trattare meglio. La peronospora in inverno abbadona i tralci e sverna nel terreno.
I trattamenti antiperonosporici come li fai? Devi cominciare dalla regola dei tre 10 e poi trattare preventivamente prima di ogni pioggia. Il rame si dilava subito e protegge poco.

I trattamenti li faccio rispettando la regola dei tre 10 anzi in base alle condizioni del tempo li anticipo, lo faccio una volta alla settimana o dieci giorni se non piove dopo la pioggia rifaccio il trattamento, Come quantità di rame mi attengo alle istruzioni. Le foglie di alcune sono sul verde chiaro, altre tendono al verde scuro-rossiccio, comunque quando iniziano a far seccare i grappoli alla base della vite caccia uno o due polloni grossi come se la vite si rinnovasse. Saluti

E' troppo poco per formulare una ipotesi diagnostica ragionevole: se fosse un indovinello, mettendo insieme i sintomi che hai detto, alterazione di colore delle foglie, grappoli rinsecchiti - e in qualche misura anche emissione di polloni - la risposta che si potrebbe dare è flavescenza dorata.
Per questa malattia tuttavia esiste un protocollo diagnostico che trovi sui siti delle Regioni e che si basa su una serie di sintomi-chiave che compaiono nel corso della stagione.

Come dice Alessandro è difficile fare una diagnosi in questo periodo e a distanza.
Potrebbe essere indicativo il fatto che i tralci rimangono verdi e non lignificano, è uno dei sintomi di flavescenza dorata

Sì, anche questo è uno dei sintomi tardivi di FD che compare dopo la fioritura; i germogli assumono una consistenza gommosa e solitamente si ricoprono di punti neri (vd. foto da ERSA-FVG).
Ad ogni modo la diagnosi differenziale in campo di FD si fa tramite il riscontro congiunto di tutto l'insieme dei sintomi che compaiono nel corso della stagione. Diversamente, e se si vuole la certezza, occorre procedere con diagnosi molecolare in laboratorio (vd. mia foto scattata tempo fa presso CNR-Virologia vegetale di Torino).

Buongiorno e grazie per le risposte Per Alessandro1944 i tralci sono verdi molto chiari senza puntini neri, inoltre dopo la cadta delle foglie i tralci diventano neri e si seccano. Scusate l'ignoranza, ma la flavescenza dorata non ha le foglie rosse e striate? Il fatto è che tra un mese dovrò preparare le vigne e debbo decidere se eliminare quelle che mi sembrano malate oppure tentare di tenerle un altro anno.
Saluti

Senza una foto è difficile dare risposte. Potrebbe essere anche oidio molto forte. I tralci sono macchiati? Nella flavescenza o nel legno nero la foglia si accartoccia e sembra di plastica.
Una barbatella non costa tanto in ogni caso ... se hai dubbi forti ...