La fillossera ha un ciclo piuttosto complicato e presenta forme diverse.
Ciò che hai osservato sono galle prodotte da
fondatrici che si sviluppano da
uova invernali e si portano sulla pagina superiore delle foglie dove depongono le uova; da queste uova nascono forme attere dette
gallecole che si comportano come la fondatrice (nel corso della stagione si susseguono anche una decina di tali generazioni); già dalla seconda generazione possono comparire forme dotate di un lungo rostro dette
neogallecole-radicicole che migrano verso le radici sviluppando in parallelo alle
gallecole-gallecole generazioni di
radicicole. Il ciclo completo (
olociclo) si chiude con la comparsa di
sessupare alate che danno origine a
maschi e
femmine anfigoniche che depongono le uova invernali.
La fillossera della vite è stato un parassita gravemente nocivo (fu uno dei primi "regali" della incipiente globalizzazione agevolata con l'introduzione delle navi a vapore che riducevano i tempi di percorrenza, quando in precedenza la lentezza fungeva da 'quarantena' per molti parassiti; in Italia fu introdotta nel 1879): nel corso dell'Ottocento provarono con sistemi terrificanti -almeno se visti con la ns. attuale sensibilità ecologica - per curare le viti colpite, fino a che si comprese che innestando la vite europea (poco sensibile alle gallecole) su piede americano (resistente alle radicole) il problema poteva essere risolto.
Se provi ad aprire qualche galla dentro vi troverari o uova o gallecole da poco schiuse.
Galle da fillossera sulla parte aerea della vite oggi sono per lo più rinvenibili su vite americana (come la tua) e suoi ibridi.
Contro le gallecole si può intervenire con aficidi come quello che ti è stato suggerito.
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