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sirboni
Iscritto il: 24/05/2011, 17:15 Messaggi: 15
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Chiedo cortesemente consiglio su come operare per salvare il salvabile in un piccolo vigneto allevato a spalliera in Sardegna,su di un’altura in località marina. Buona parte dei grappoli si presentano colpiti da una sorta di muffa grigiastra (Botrytis?) che col tempo tende ad aumentare. Il vigneto è prevalentemente a base di uve Carignano ed è stato all’occorrenza (tranne una volta) trattato con un sistemico ad azione polivalente (contro oidio e peronospora). Allego 2 foto, da cui si possono notare gli acini colpiti dalla malattia, e le foglie che iniziano a perdere colore ed accartocciarsi, per poi rinsecchire. Ringrazio anticipatamente.
Allegati:
viterossa.jpg [ 200.46 KiB | Osservato 2029 volte ]
acini.jpg [ 238.76 KiB | Osservato 2029 volte ]
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25/06/2011, 9:28 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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è un bellissimo attacco di oidio, sicuramente il fatto che hai saltato un trattamento ha permesso alla malattia di svilupparsi. ora per me è difficile recuperare, anche perchè all'oidio sicuramente seguiranno altri marciumi.
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25/06/2011, 10:21 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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se ci sono grappoli sani prova con un curativo, ma sicuramente io alla vendemmia questi grappoli li butterei a terra
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25/06/2011, 10:22 |
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MadZ
Iscritto il: 24/06/2011, 17:10 Messaggi: 18
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Se proprio devi provare con un curativo almeno usane un paio diversi o finirai per selezionare un ceppo resistente a quella gamma di prodotti e sarà ancora peggio (magari anche per i tuoi vicini) Secondo me buttandoli per terra ti assicuri anche una bella carica di inoculo per il prossimo anno (probabilmente anche per altri marciumi) non sarebbe meglio smaltirli?
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27/06/2011, 12:52 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Buttarli a terra equivale a non vendermiarli, è scontato che tutti i residui della potatura e tutto quello non raccolto andranno eliminati. Per eliminare la resistenza va bene il consiglio di alternare i prodotti o usarne in miscela a differente meccanismo di azione e seguire le indicazioni in etichetta per quanto riguarda le dosi e il numero massimo di trattamenti per stagione.
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27/06/2011, 18:14 |
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MadZ
Iscritto il: 24/06/2011, 17:10 Messaggi: 18
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marco77 ha scritto: Buttarli a terra equivale a non vendermiarli, è scontato che tutti i residui della potatura e tutto quello non raccolto andranno eliminati. purtroppo per molti non è così e lasciano tutto a terra a "concimare" xD...sì, concimare funghi
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27/06/2011, 22:10 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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L'uva della seconda foto sembrerebbe proprio attaccata da oidio (si vede bene la caratteristica muffetta bianca), ma su quella della prima foto io non sarei proprio sicuro che si tratti di oidio, quelle macchioline scure, viste così, mi farebbero pensare ad un attacco di "black rot" ("marciume nero"). Non si vedono bene le foglie, ma quel colore rosso e gli acini mummificati rafforzerebbero questa diagnosi. Di sicuro sarebbe togliere tutta l'uva e le foglie interessate e bruciarle. Per l'oidio, è sempre buono l'uso dello zolfo: costa poco e non da mai resistenza, ma se la malattia è ad uno stadio avanzato, ho paura che , per salvare il salvabile, bisogna ricorrere ai sistemici, con i problemi che questi comportano Per il "black rot", forse sarebbe bastata la poltiglia bordolese, ma come preventivo. Come curativo (sulle piante colpite) penso che non sia molto efficace.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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27/06/2011, 23:10 |
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MadZ
Iscritto il: 24/06/2011, 17:10 Messaggi: 18
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Pedru ha scritto: L'uva della seconda foto sembrerebbe proprio attaccata da oidio (si vede bene la caratteristica muffetta bianca), ma su quella della prima foto io non sarei proprio sicuro che si tratti di oidio, quelle macchioline scure, viste così, mi farebbero pensare ad un attacco di "black rot" ("marciume nero"). Non si vedono bene le foglie, ma quel colore rosso e gli acini mummificati rafforzerebbero questa diagnosi. Di sicuro sarebbe togliere tutta l'uva e le foglie interessate e bruciarle. Per l'oidio, è sempre buono l'uso dello zolfo: costa poco e non da mai resistenza, ma se la malattia è ad uno stadio avanzato, ho paura che , per salvare il salvabile, bisogna ricorrere ai sistemici, con i problemi che questi comportano Per il "black rot", forse sarebbe bastata la poltiglia bordolese, ma come preventivo. Come curativo (sulle piante colpite) penso che non sia molto efficace. la prima per me è Plasmopara viticola (Peronospora)...le macchioline sono irregolari e numerose, di dimensioni differenti....la Guignardia bidwellii (black rot) da macchie più circolari, infossate e rugode
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28/06/2011, 1:22 |
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MadZ
Iscritto il: 24/06/2011, 17:10 Messaggi: 18
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potrebbe anche essere Uncinula necatrix (Oidio), visto che c'è un po' di peluria bianca (anche se non vedo acini rotti, nemmeno nella seconda foto)...ma escluderei black rot...alcune foto del black rot: http://www.vinescapesinc.com/blackrot10.jpghttp://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... _grape.jpgp.s. scrivo i nomi scientifici solo perchè me li devo ricordare, così studio nel mentre ^^ comunque dare un po' di zolfo sul grappolo non farebbe sicuramente male...
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28/06/2011, 1:30 |
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sirboni
Iscritto il: 24/05/2011, 17:15 Messaggi: 15
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Complimenti per le risposte molto accurate.Vi risulta che l'uva Carignano sia debole all'oidio?
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30/06/2011, 7:54 |
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