Buonasera a tutti, possiedo diversi terreni in Piemonte provincia di Alessandria dove coltivo frutta, nocciole e ortaggi per lavoro, ma mi è sempre piaciuto la coltivazione della vite, ho un piccolo vigneto di circa 400 viti per uso famigliare e per dilettarmi nella produzione di vino da portare alle feste con gli amici
, impiantato nel 2009, dopo opportuni lavori di scasso con terreno in tempera, vitigno Barbera 70% e 30% dolcetto.
Purtroppo a distanza di anni la vigna ha subito un duro colpo a causa della flavescenza dorata, e mal dell'esca che mi ha decimato le piante costringendomi a dei rimpiazzi, la mia zona e praticamente vitata, tutti coltivano uva 3 cantine di privati in linea d'aria, e ottimi vini prodotti tranne il mio che rimane sempre piuttosto anonimo, con pochi gradi alcolici nonostante le cure, diradamento, sfogliatura, trattamenti e le concimazioni mirate, soprattutto a base di Potassio e Calcio, pochissimo azoto per evitare lussureggiamenti.
Sospetto che la causa principale sia data dal terreno che è molto profondo e ricco anche se di collina abbinato ad un mio errore di scelta nel portinnesto troppo vigoroso 1103p, che mi fa lussureggiare troppo le piante a scapito dell'uva che risulta bella sana, ma con pochi gradi zuccherini brix massimi in annate siccitose e calde 16-18, stavo meditando di eliminare questa vigna ed impiantare un nuovo vigneto in una zona più alta della collina, molto calcarea esposta e soleggiata magari di Nebbiolo, l'importante è che venga un vino di qualità anche se poche bottiglie.
Dimenticavo di sottolineare che 40 anni fa questo terreno era una vigna ora ci coltivo i noccioleti ma avrei questi 350 mt2 da dedicare a questa vignetta dove i noccioli praticamente non crescono e rimangono bonsai perché troppo esposto al sole, accetto consigli grazie