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VCR: come passare a quantità più soddisfacenti? 
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Salve a tutti: ho 25+25 cloni bianchi: Falanghina VCR2 piantati nel 2008 e Trebbiano Tosc.VCR8 piantati 2011; 25+25 rossi Montepulciano Biotipo Chietino VCR100 piant. 2011 e cabernet VCR 10, nel 2013. più altri 10-20 cloni reinnestati o innestati su selvatico locale. Anche quest'anno la produzione risulta scarsa intorno 100kg in tutto mentre mi servirebbe intorno 200-250kg solo per il vino per la famiglia. Negli ultimi tempi ho consultato spesso il catalogo

e ne ho tratto parecchie conclusioni:
il portinnesto migliore per il mio terreno (argilloso calcareo che si indurisce in superficie in prima estate e si aprono crepe con la siccità estiva) sembra essere 1103P, mentre 110 R abb. buono, negativo per 420 R
quindi tra le qualità impiantate il montepulciano VCR 100 era prevedibilmente controindicato ma forse era meglio Mont. R7, ferma restando l'indiscutibile gradevolezza del tipo di vino. Quest'anno 50% dei grappoli seccati.
Ora mentre il Cabernet cresce e inizia a produrre, speriamo bene, vorrei aggiungere cloni i più produttivi possibili e dal catalogo dei disponibili mi sembra capire che il top in produttività dei rossi è Sangiovese R10, e dei bianchi Vernaccia San Gimignano UFIRCSG3 per bassa acidità e bassa sensibilità alle malattie. Questi vitigni anche per ottenere un rosso corposo ma leggermente abboccato, e un bianco che si addica ai pasti a base di pesce, tipo il lacrima cristi le cui uve però non sono facilmente reperibili (introvabile la coda di volpe).
Comunque in primis devo aumentare le quantità. Che ne dite? Mi piacerebbe sapere la Vs opinione. Saluti e buona vendemmia.


17/09/2015, 15:24
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I grappoli seccati dipende secondo me dalle difficili condizioni metereologiche di questa estate. Almeno da noi punte di 40 gradi hanno bloccato la pianta. Pur con terreni tutti irrigabili a 6 o 8 giorni (ma quasi tutti a 6 con 35 mm per ettaro) la vite in alcuni casi ha segnato il passo. Difatti abbiamo avuto produzioni maggiori (figlie di una bella primavera e "forse" di una pianta ricca d'acqua nella stagione precedente e di tanta irrigazione) ma con gradazioni zuccherine al di sotto delle aspettative.
Puoi irrigare il terreno? In terreni compatti sicuramente il 1103 è il migliore e sopporta bene anche la siccità. Evitare portainnesti poco vigorosi.
Il discorso dei cloni è lungo e vario. Sicuramente sono stati selezionati cloni poco produttivi ma qualitativamente superiori e sono da evitare se già le condizioni pedoclimatiche portano a produzioni scarse. Poi un medesimo clone piantato a Rauscedo darà risultati dissimili se piantato a Trapani. E' ovvio. Il clima la fa da padrone. Dovrebbero rimanere uguali invece le distanze tra clone e clone.
Tosto che non conosco tutte le caratteristiche dei nostri cloni ma sapendo che certi fanno fatica a produrre l'unico consiglio che posso darti è di lasciare più gemme. Che sesto di impianto e forma di allevamento hai? Sei in collina o pianura?
Un esempio personale: da noi il tocai è produttivo (anche 300 q/ha). Il VCR100 ne fa 100. Per averne 180 bisognava fare una capuccina lunga con 4 capi a frutto e infittire l'impianto. Però gradazioni dai 18 ai 20 (da noi la media è 17). Un mio socio così ne faceva anche 190, io mai più di 100. Ovviamente avevamo terreni diversi con storie diverse.
Poi puoi chiedere in sede i cloni più produttivi ma tieni presente che le indicazioni di produzione media si riferiscono sempre a medie di osservazioni di viti impiantate a Rauscedo, Conegliano e nei campi base in Abruzzo e Gorizia. Descrivi il terreno , l'altitudine e il clima e le tue esigenze e di certo sapranno indicarti un clone piuttosto che un altro.


18/09/2015, 8:17
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Puoi irrigare il terreno? In terreni compatti sicuramente il 1103 è il migliore e sopporta bene anche la siccità. Evitare portainnesti poco vigorosi.
. . .l'unico consiglio che posso darti è di lasciare più gemme. Che sesto di impianto e forma di allevamento hai? Sei in collina o pianura?

Irrigare si; sesto da 1m a 1,5 sulla fila e da 1,5 a 2 tra i filari, ma con i nuovi inserimenti in alcuni tratti dovrò infittire. Poto a guyot; fertilizzo con letame di cavallo ogni due tre anni.
Il Montepulciano era l'unica vite che produce dal primo anno in modo crescente, nonostante la non vigoria dei tralci; quest'anno una brusca caduta. Bene il trebbiano e la falanghina; sono in una piccola valle a 1 km dal mare, sul piano più basso, nei poderi circostanti però l'uva cresce abbondante, però è diffusa una selvatica "francese", moscato locale oppure uve rosse locale tipo san giuseppe Nero o Serpe o Bellone; sul fondo nostro la ventilazione è minima ma c'è, se si sale di un paio di terrazzi si vedono viti più asciutte e prolifiche, meno aggredite da malattie, comunque difficilmente vedo cloni VCR; il discorso dei cloni e del loro adattamento, già affrontato tempo addietro può portare a risultati esaltanti o deludenti. Bisogna ponderare bene la scelta del portinnesto e del biotipo all'interno di una varietà. Comunque ripeto lo porto avanti per hobby, ma a forza di aggiungere 25 o 50 alla volta chissà dove arriverò; il terreno, anche se pieno di spine e arbusti non manca, a parte le questioni ereditarie. Spero che il Sangiovese e la Vernaccia, se abbondanti, non siano troppo leggeri come gusto, aroma, anche se comunque saranno mischiati con gli altri.


18/09/2015, 15:26
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Come numero di viti ci sei.
Prova a fare un guyot bilaterale, piegato leggermente ad archetto (ti serve un secondo filo 20/30 cm più basso di querllo di corda dove attaccare la punta del capo a frutto) e lascia entrambi di 1 metro e venti circa.
Un anno comunque non fa testo, l'uva può non essere nata per una serie di motivi. L'anno scorso è stato difficile e può aver influito e poi bisogna vedere le condizioni climatiche a primavera e in fioritura. Se ci sono gelate ecc.


18/09/2015, 18:26
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Non è che l'uva Mont. non sia nata, penso di aver potato bene, è che ha fatto questa fine:
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18/09/2015, 23:07
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Foto un po' sfuocate ma mi sbilancio sentenziando oidio


21/09/2015, 8:28
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Siamo al 13 Dicembre ed ho effettuato i seguenti acquisti dal principale rivenditore di zona (Formia): 25 Sangiovese R10 (su 1103p) 25 Greco Tufo VCR2 (purtr. solo su 420A) queste piante mi sono state vendute con giusta certificazione Rauscedo. Il venditore non aveva Coda di volpe, che volevo da tempo, neanche in arrivi successivi, e perciò avevo preso il Greco in sua vece. Invece tramite un amico qualche giorno dopo mi arriva la cultivar vesuviana CodaVolpe insieme a Piedirosso da un rivenditore di Sant'antimo (Na) che ho dovuto prendere in quantità minori (10+10); la CodaVolpe riporta un etichetta 1103P mentre nulla si sa sul piedirosso, ma il confezionamento dell'innesto sembra sempre Rauscedo. Sono garantito della giusta varietà, e del portinnesto?
Adesso sto liberando tratti di filari dalle propaggini fatte negli anni, prive di portinnesto, e sostituendole con le 70 piante, preparando buche e cercando di farle profonde, ma le difficoltà non mancano: la prima è fare uno scasso profondo dei fondo buca, e quindi mi converrebbe procedere a trincea, altrimenti gli attrezzi non riesco ad affondarli più di tanto, comunque ogni tanto incontro radici non so se dei filari vicini; per ora non dispongo di letame ma solo di NPK Nutril Fruit, per favorire la crescita delle piantine; contando di mettere letame in futuro in mezzo alle file. Poi secondo il disciplinare e per farci entrare le 70 e più piante le sto mettendo nei tratti di filare liberati a 1m o 1,2 metri sulla fila , mentre le distanze tra i filari variano da 1,2 a 2 metri. Poi in qualche caso la cera delle piante si sbuccia un pò; devo coprirle in funzione antifreddo e vento? Consigliatemi grazie. è negativo se la piantina nuova capiterà all'ombra di una più grande vicina? è proprio necessario mettere il letame adesso nelle buche? Mi posso accontentare di "pacciamatura", fogliame secco o verde?


14/12/2015, 1:51
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Ti auguro non sia quello che sembra a me (tralci non lignificati e macchiati/una che non matura e chicchi seccagni) : mal dell'esca.


14/12/2015, 8:40
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cincinnato ha scritto:
Ti auguro non sia quello che sembra a me (tralci non lignificati e macchiati/una che non matura e chicchi seccagni) : mal dell'esca.

allora fa bene chi non pota per nulla, visto che questo fungo si sviluppa tramite i punti dove il taglio lascia aperto. In effetti sto notando venature di ruggine solo su foglie di cloni Cabernet e di un clone di Aglianico


14/12/2015, 16:26
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Le foglie delle suddette piante somigliano a questa
download/file.php?mode=view&id=110861" target="_blank
e dovrebbe trattarsi di flavescenza. è pericolosa? ripeto ne soffre il cabernet principalmente.


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14/12/2015, 16:36
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