Mi hanno consigliato di passare con l'erpice-ritter nella vigna. Mi hanno detto che e' un vero toccasana per il vigneto. Effettivamente tempo fa passava mio nonno con la zappa a girare la terra, oggi purtroppo non lo fa piu' nessuno.
Lavorare il terreno è utile. Anche tenerlo inerbito però. DIpende sempre dal terreno e da come è preso il vigento. Se ha problemi, è stentato allora lavorarlo va benissimo. Io, personalmente, potessi, lavorerei una fila si e una no, così da prendere i vantaggi di entrambe le scuole di pensiero. Se il vigneto però è troppo vigoroso eviterei.
Leorasta non so che dire di questa affermazione, non mi sento di smentirla, ma secondo me se tagli le radici poi queste ripartono e la pianta guadagna in vigore.
l'arnese si chiama ripper non ritter e anche qui da noi si usa, nei terreni più afittici e compatti, per far ripartire il vigneto depresso lo si fa a file alterne, per lasciare una quota di radici non rotte. il concetto pare essere quello espresso da mortotoccaci, la rottura di una parte delle radici stimola l'attività dell'apparato radicale stesso
la ripuntatura è molto utile soprattutto nei terreni argillosi ed asfittici che vengono compattati dal passaggio della trattrice. personalmente uso un telaio che monta due ripuntatori che muovono il terreno dove passano le due ruote del trattore e passo a filari alterni in questo periodo quando il terreno è in tempera. se l'interfila è stretto (2 o meno m) allora si puo ripuntare solo al centro del filare sempre a filari alterni.negli impianti giovani ripunto tutti i filari visto il l'ancora modesto sviluppo delle radici. ciao
... il vigneto non e' vigoroso. E' un vigneto vecchio e "stanco". Ogni anno dispongo del letame pellettato in superficie, ma non l'ho mai lavorato.
Tempo fa mio nonno passava sempre con la zappa vicino ai filari e la vigna mi sembrava molto piu' vigorosa. Ecco che pensavo che con il Ripper avrei fatto + o - la stessa funzione. Non va anche un po' arieggiato il terreno??
Certo, ciò consente anche di arieggiare il terreno. Come detto da chi mi ha preceduto, la lavorazione del terreno stimola la pianta....e confermo che zappando le viti (ovviamente quando ormai c'è il cotico erboso permanente può essere un gran problema se non si hanno macchinari appositi) queste ne beneficiano in vigoria e si favoriscono gli scambi di ossigeno ma non solo tra terreno e parte epigea, oltre al favorire la risalita dell'umidità per capillarità: le piante tendono a sentire meno la siccità.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Utilizzo dell'ERPICE - RITTER nella vigneto
06/11/2014, 21:01
tutto dipende dalla profonditá di lavorazione, se é molto che il vigneto non viene lavorato io non andrei molto in profonditá. per il discorso inerbimento chiaramente si deve vedere dall'ambiente, chiaramente al Sud é pensabile solo in inverno, con le specie da sovescio o con leguminose autoriseminanti
mortotoccaci ha scritto:Leorasta non so che dire di questa affermazione, non mi sento di smentirla, ma secondo me se tagli le radici poi queste ripartono e la pianta guadagna in vigore.
Ma infatti da come avevo sentito per frenare la vigoria era un lavoro che facevano più volte durante l'anno ed in profondità per rompere le radici, non solo una volta o due l'anno per arieggiare. Sinceramente non è una pratica che mi sentirei di consigliare comunque. Lavorare il terreno per smuoverlo ed arieggiare invece è una buona cosa: quest'anno ad esempio è arrivata una gelata che mi ha lessato i germogli delle barbatelle (di due anni, erano potate a due gemme), dando una leggera concimata e con una lavorazione si sono riprese piuttosto in fretta anche se comunque mi ha fatto perdere un anno perché alla fine dovrò tornare a 2 gemme anche questo inverno, se non smuovevo la terra per me molte non si sarebbero riprese