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Uso del bicarbonato di sodio come anti oidico 
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Ciao a tutti, so che siamo molto lontani dai trattamenti, ma proprio per questo mi chiedevo se non fosse il caso dibattere la questione in oggetto. In questo articolo http://www.giornatefitopatologiche.it/it/download/23?idMat=29601
si discute del bicarbonato di sodio e lo descrive come efficace contro oidio e botrite sulle viti sebbene fitotossico a soluzioni maggiori al 2%. I risultati vengono paragonati a quelli dello zolfo (ma la carenza diminuirebbe a un solo giorno). Volevo chiedere se qualcuno ha mai fatto una prova per sostituirlo o integrarlo allo zolfo in modo da diminuire le percentuali di impiego dello zolfo stesso e con che risultato. Poi mi è sembrato di leggere, che non va bene mischiare il bicarbonato ai prodotti rameici, allora mi chiedevo, è ipotizzabile usare bicarbonato contro oidio e botrite e fosetyl al contro peronospora? (O qualcuno può smentire l'incompatibilità tra bicarbonato e rameici?) Grazie dell'attenzione.


26/01/2018, 18:24
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Non saprei ma lo zolfo ha una carenza di 3 o 5 giorni a seconda dei coformulanti. Sicchè ...


29/01/2018, 8:58
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Ciao,
e dell'eliminazione dei solfiti dall'uva che ne pensi? Poi sembra che il bicarbonato sia meno inquinante nel terreno...


29/01/2018, 11:22
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Lo zolfo esiste in natura.
I solfiti sono indispensabili per la conservazione del vino. Si possono usare tranquillamente sotto i limiti di legge.
Produrre vino senza solfiti porterebbe ad aumentarne il grado alcolico per crescerne la conservabilità e non mi sembra una gran mossa.
La quantità di solfiti che si introducono bevendo un bicchiere di vino al giorno sono irrisori e non creano problemi a nessuno.


29/01/2018, 11:36
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ci sono già molti vini con troppo alcol, viste le annate sempre piu calde. ci sono anche i tannini per la conservazione del vini, non solo la solforosa ( che per molti vini "naturali" non puo superare i 50 mg litro) i vini rossi hanno bisogno di meno solforosa infatti per non ossidarsi


29/01/2018, 20:12
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Che io sappia attualmente ci sono prodotti registrati a base di bicarbonato di potassio (non di sodio).


30/01/2018, 10:19
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leorasta ha scritto:
Che io sappia attualmente ci sono prodotti registrati a base di bicarbonato di potassio (non di sodio).


Infatti è così. In commercio ne esiste più d'uno (generalmente all'85% di s.a.)
Quello comune da cucina (di sodio) è più caustico, inoltre ovviamente quelli formulati come PF al potassio contengono coadiuvanti per ottimizzarne l'efficacia.
Riporto le avvertenze di miscibilità da una etichetta di un prodotto commerciale:
"Non miscelare con rame, concimi solubili o con soluzioni alcaline dolci. L’aggiunta di un bagnante adesivo non è necessaria. Non miscelare con prodotti aventi la formulazione EC. Non modificare il pH della soluzione. Non utilizzare cloruro di calcio nel piano di trattamento".

Sui grappoli d'uva può dare luogo a leggeri fenomeni di fitotossicità: metto una foto che scattai alcuni anni fa durante una visita alla Fondazione Mach di S.Michele all'Adige dove veniva sperimentato tale prodotto.

Il link riportato è del 2002. Sempre alle Giornate Fitopatologiche l'argomento è stato ripreso più recentemente (2014), a seguito di sperimentazione condotte non solo sulla vite ma anche contro la ticchiolatura del melo, moniliosi del pesco e oidio delle cucurbitacee.
Metto un estratto del summary
"Si differenziano dai comuni bicarbonati [sono stati testati due prodotti commerciali n.d.r.] per l’evoluta formulazione che conferisce maggiore diffusione e persistenza, garantendo un livello di attività più elevato rispetto al sale non formulato. Nel triennio 2011-2013 sono state condotte diverse prove sperimentali per valutare l’efficacia dei due formulati contro botrite su vite e oidio su cucurbitacee e solanacee. I formulati sono stati impiegati a differenti dosi, da soli ed in abbinamento a standard chimici. Il nuovo bicarbonato di potassio ha contenuto significativamente le infezioni, con una efficacia simile a quella degli standard di riferimento. Nessun sintomo di fitotossicità è stato osservato sulle colture saggiate"


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30/01/2018, 12:55
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Ma l'incompatibilità con rameici riguarda solo il bicarbonato di potassio, o anche il bicarbonato di sodio? é ipotizzabile mischiare nei trattamenti il bicarbonato di potassio in base alle dosi non fitotossiche segnalate nello studio e il solfato di rame in base alle indicazioni in etichetta?


04/02/2018, 23:59
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PS fosetil al ha spesso formulazione PB quindi in teoria si può associare a questi bicarbonati, o sbaglio a capire?


05/02/2018, 0:36
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Circa la non miscelabilità con i rameici provo ad andare per deduzione in quanto il bicarbonato di sodio non è un prodotto fitosanitario e dunque non ha una scheda tecnica: riesumando ricordi di chimica, penserei che l'incompatibilità sia riferibile allo ione idrogeno-bicarbonato che può reagire coi sali di rame formando il carbonato rameico (che è insolubile in acqua); d'altra parte sodio e potassio sono entrambi metalli alcalini con caratteristiche analoghe, dunque è improbabile che chimicamente si comportino in modo diverso con riferimento alla miscibilità con soluzioni rameiche.

Riguardo alla tua seconda domanda, il "bugiardino" dice di non miscelare il bicarbonato potassico con formulazioni EC, cioè concentrati emulsionabili, e non fa menzione menzione del fosetil-Al, perciò non dovrebbe esserci incompatibilità (non saprei spiegare il motivo della non miscelabilità con le formulazioni liquide emulsionabili: forse ci potrebbe essere fenomeni di cristallizzazione ma qui ci vorrebbe un chimico). Le EC sono formulazioni in cui la s.a. è sciolta nel solvente più adatto assieme agli emulsionanti, i quali alla fine sono dei tensioattivi; per inciso sui coadiuvanti impiegati nei PF attualmente è in fieri una evoluzione della disciplina normativa).


05/02/2018, 1:43
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