Switch to full style
Rispondi al messaggio

Re: Trattamento dopo grandinata

19/07/2017, 22:17

mortotoccaci ha scritto:Una volta c'era un moderatore ...


Scusa ma non l'ho capita...
Non mi pare che questa discussione esca dai binari della correttezza o infranga le regole del forum.

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 7:33

Non volevo entrare in polemica sempre sigli stesi argomenti e sempre con lo stesso utente però mi spiego meglio:
bisogna stare attenti ai consigli che si danno, perchè l'Italia non è tutta uguale e ci sono zone (come le pendici dell'Etna) dove in annate sfavorevoli si tratta per la peronospora 2 volte e altre dove in annate favorevoli si devono fare 20 interventi.
Ora, far passare il messaggio che il mancozeb sia deleterio e il rame acqua di rose solo perchè uno è inspiegabilmente ammesso in agricoltura biologica e uno è stato additato da una nota trasmissione tv come il male assoluto.
Io uso entrambi, non sono contrario a nesun prodotto di principio e se potessi farne a meno ne farei volentieri.
Però, in zone piovose, chi fa biologico, certe annate ha dovuto fare 40 (!!!!) trattamenti perchè si ostinava solo ad usare rame, che è un metallo pesante ci tengo a ricordarlo ed ha una dilavabilità massima a soli 15 mm. Molte regioni (se non tutte) impongono un limite massimo di rame metallo per ettaro e oggi, se vuoi costruire una casa dove c'era vigneto molti comuni ti chiedono l'analisi del suolo e l'eventuale bonifica dal rame (e non dal mancozeb).
Io vengo da un paese dove il 95% sono vivaisti e il restante 5 hanno vigna e hanno fatto per 40 anni uso smisurato di mancozeb (parliamo di un trattamento ogni 3 giorni in vivaio). Ebbene non c'è nessuna incidenza tumorale maggiore del resto d'Italia o tumore specifico della zona. Il consorzio di tutela del Prosecco (anche a seguito della trasmissione Report - sic!) ha proposto il divieto di utilizzo di Mancozeb e Folpet. Se verranno tolti ci adegueremo. Ma la motivazione non è di carattere medico ne biologico. E' solo perchè il cittadino comune crede che questi prodotti siano la causa di ogni male in agricoltura. Di contro la mia cantina sociale (vincitrice lo scorso anno della medaglia d'oro al concorso internazionale del Sauvignon - tanto per citare la qualità del prodotto) vieta ai soci di utilizzare il rame perchè questo viene rinvenuto nel vino al seguito delle analisi. Al pari del glifosate (altro prodotto in lista nera). Io non sono daccordo nemmeno con questa misura perchè il rame ti permette di superare certe resistenze dei ceppi di peronospora essendo multisito. Tuttavia mi adeguo.
Tutto ciò per dire che non si possono far passare certi messaggi in un blog frequentato da amatori da parte di chi sembra intendersene di più; almeno bisognerebbe informarsi sulla piovosità e sul incidenza del patogeno nella zona.
Avevo già polemizzato con Fantino su altro post dove bellamente sosteneva che irrigare era una pratica abominevole e le carenze invenzioni della CIA ed avevo ottenuto come risposta che non so fare l'agricoltore :shock: e non volevo passare per il professorino di turno. Il mio intento è solo quello di far capire che consigliare una pratica spacciandola come ovvia può essere deleterio per un altro utente del post che si trova in una zona climatica del tutto diversa dal commentatore.
Fine della polemica. Saluti

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 10:43

Assolutamente d'accordo con mortotoccaci. Sarebbe bello non avere parassiti e non trattare ma non tutte le zone sono uguali (grazie a Dio aggiungerei) e quindi bisogna agire in base a tutta una serie di parametri senza escludere tutte le possibilità che la scienza ci offre (come peraltro facciamo quando ci ammaliamo noi).
Comunque, ad esempio, la DL50 orale dello zolfo (prendo per esempio il ventilato) è la stessa del folpet (maggiore di 2g/kg)... questo per dire che anche prodotti ammessi in biologico non è che sono meno tossici o sono acqua fresca, e vanno anch'essi usati con cognizione di causa

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 14:25

Caro Mortotoccaci ne hai sparate di cotte e di crude stavolta te lo dico...
1)Anzitutto medaglia d'oro.... i premi nel vino d'eccellenza lasciano il tempo che trovano.
2) Il rame dato in basse dosi con un atomizzatore pneumatico non lo trovi manco a pagarlo, analisi di che? è un prodotto che agisce per contatto non va dentro la linfa della pianta come i prodotti da te citati. Non diciamo sciocchezze per favore.
3) La peronospora non si verifica solo in caso di pioggia.
4)" il rame perchè questo viene rinvenuto nel vino al seguito delle analisi. Al pari del glifosate (altro prodotto in lista nera)" questa è la più grossa che hai sparato complimenti.
5)Come immaginavo tu lavori per avere quantità non certamente qualità ,in una cantina sociale è così, tanto poi arriva l'enologo con la bacchetta magica!
6) Scrivi e affermi certe cose con una leggerezza tale che chi non sa potrebbe anche crederti.
7)ho sempre e solo utilizzato rame al 20% con zolfo bagnabile 150lt di acqua a ettaro, media kg di rame 3kg/4kg per ettaro e poi solo zolfo in polvere ventilato scorrevole, non ho mai preso una malattia nel mio vigneto, mai. Basta avere un pluviometro da 5 euro e un termometro di massima e di minima e seguire lo stadio fenologico della pianta, se vuoi ridurre di più i trattamenti basta mettere una ottima centralina meteo.
8) e qui chiudo, I prodotti che utilizzi tu sono dannosi per la terra, per la pianta per il frutto e soprattutto per l'uomo.

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 14:29

End the question

Saluti

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 17:54

Una volta c'era un moderatore.
Prima di sparare a zero sulle persone dovresti conoscerle.
Prima di iscriverti in un blog dovresti leggere il regolamento.
Ho solo sostenuto che prima di dare consigli certi bisognarebbe conoscere qualcosa di più del luogo da dove viene chi ce li chiede.
Tuttavia se questa è la deriva io vi saluto, tanto cari utenti avete un professore con la verità in tasca per tutti. Siete in buone mani, io ho altro da fare.
P.S. chiedi cos'è per la viticultura Rauscedo e fatti una cultura.

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 20:37

mortotoccaci perchè gli hai dato corda? hai visto dove si va a parare no? se hai a che fare con un integralista come fantino non ne vieni fuori. spiegaglielo te che, soprattutto qui in friuli, in certe annate, causa piogge continue, se fai solo rame (anche come suggerisce fantino eh...) non appena hai fatto un trattamento ne devi fare di nuovo un altro!!anche se usi un atomizzatore pneumatico (si chiamano nebulizzatori fantino) e cosi via fino a 20 25 o piu? dal trattore poi escono forse fiorellini quando si tratta?stessa cosa per i no diserbo.poi li vedi passare le giornate con il decespugliatore in spalla....anche li escono fiorellini dal 2T 50 cc, senza contare i danni alle viti. forse, per fortuna sua, fantino ha il vigneto in una zona a bassa pressione di peronospora e quindi il suo ragionamento è corretto. poi in collina, se parliamo di zolfo, la lotta all' oidio non è poi cosi facile solo con zolfi ventilati o bagnabili ed i dosaggi devono essere elevati (min 500 gr/hl). residui di zolfo elevati nei mosti non vanno per nulla bene (odori anomali poi nei vini). ad ogni modo, e concludo, purtroppo abbiamo a che fare con varietà di viti da vino che hanno elevata o media suscettibilità alle piu importanti malattie della vite (peronospora, oidio, mal esca, flavescenza dorata, etc) e unite a climi favorevoli a questi patogeni la lotta diventa, in certe annate, davvero difficile e poco sostenibile. si dovrebbero abbandonare tutte queste varietà (per le resistenti)oppure coltivarle solo nei posti altamente vocati.ma cosi non è. vedi il prosecco. si tingono di verde (al consorzio), togliendo mancozeb e folpet e glifosate (dal prossimo anno)ma hanno autorizzato l impianto nelle ex paludi (padova, friuli bassa,treviso etc) allevandolo anche a cortina semplice........

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 22:31

Orpo, mi sento un po' colpevole per avere suscitato questa polemica.
Mortotoccaci, spero che ci ripensi e continui a elargire, a noi hobbysti, i tuoi consigli altamente professionali e apprezzati. Tu e altri due o tre utenti siete la colonna portante del forum che, appunto grazie a voi, è così ben frequentato.
Però... se permetti,,, tu sottovaluti un po' la capacità di valutazione degli utenti. Tutti sanno che in un forum ognuno scrive ciò che vuole e sta poi agli interessati discernere e confrontare le varie risposte e non prendere per oro colato qualsiasi informazione venga data.
Nel mio caso mi guarderei bene dall'usare solamente rame e zolfo come suggerito da fantino. Ci avevo provato, ma nella mia zona ad alto rischio peronospora (e adesso anche black rot) non riuscivo nemmeno a vendemmiare, perciò, anche grazie ai forum, sono passato ad usare metodi più, diciamo, moderni con esiti abbastanza soddisfacenti.
Rinnovo ancora l'invito a continuare a frequentare il forum.
Ciao.

Re: Trattamento dopo grandinata

20/07/2017, 22:41

E' inutile parlare con voi continuate così che ve devo dì

Re: Trattamento dopo grandinata

21/07/2017, 9:02

Grazie Venutoe.
Io sono consapevole che ci sono molti metodi di lotta e vanno tutti bene.
Tengo solo a precisare che un operatore diciamo esperto deve capire che deve tarare il proprio intervento.
Poi possiamo essere in disaccordo su tutto e mi va benissimo, ci mancherebbe altro.
Fantino non sappiamo ancora da dove scrivi. E' una regola del blog proprio per capire il clima di chi scrive.
Se ti può consolare sono anni che sperimento microorganismi in grado di abbattere i trattamenti e anche con successo.
Poi tu continua pure ad apportare contributi dalla tua esperienza, anche io a molti hobbisti ho consigliato di usare solo il rame per non fargli spendere soldi. Se sapessi però cosa ci dicono sul rame ai convegni fatti da case che producono solo rame qualche dubbio sul uso estensivo ti verrebbe, ti invito solo a "limare" affermazioni per te ovvie perchè ti garantisco che una cosa che è legge in Sicilia non lo è in Piemonte.

Ieri abbiamo assaggiato nuovi ibridi di seconda generazione con sangue di selvatico minore del 10%, 3 geni resistenti alla peronospora e 2 all'oidio. Estratto altissimo e complimenti da diversi enologi. E sono in studio 50 genotipi di Glera resistente.
Se la burocrazia non mettesse i bastoni tra le ruote avremmo già tutte le varietà di fatto immuni da peronospora, oidio e anche botrite. L'Ungheria li ha approvati in 14 giorni, il Veneto in un mese, il Friuli che li ha in osservazione da 7 anni ha posto un periodo di osservazione di altri 5 anni! :x Temeno che spariscono gli autoctoni, non rendendosi conto che il sistema non è più sostenibile e gli autoctoni spariscono da soli, soppiantati da Glera e Ribolla. Devono essere rimasti 2 ettari di Pignolo in Friuli e 2 damigiane di Refosco di Faedis. Ce li facessero fare resistenti e poi se ne può discutere ...
Rispondi al messaggio