Ciao amici,arrivo al dunque,ieri è stata una bella giornata e il mio vicino ha effettuato il terzo trattamento nel suo vigneto...io invece devo farlo domani mattina...oggi invece è una giornata piovosa... Secondo voi è più indicato il trattamento che ha effettuato il mio vicino cioè prima della pioggia,oppure il mio trattamento che sarà fatto appena dopo la pioggia???grazie a tutti
Bisogna vedere con cosa il tuo vicino ha fatto il trattamento: coprente o penetrante? quanto è stata violenta e/o prolungata la pioggia. Di solito per i coprenti (sintetici) basta qualche ora perché la pioggia non li dilavi; i coprenti (tipo poltiglia bordolese) hanno bisogno di 24/48 ore prima della pioggia perché non vengano dilavati facilmente. Io ho fatto il secondo trattamento mercoledì scorso, con Poltiglia Bordolese, quindi la sua azione l'ha svolta e non è più facilmente dilavabile, anche perché le piogge di stamane non erano né prolungate né intense. Effettuerò il terzo trattamento la prossima settimana, a 7 - 10 giorni dal secondo, poi si vedrà. Saluti Pedru
Per Pedru : Io ho fatto due trattamenti con zolfo ramato a distanza di 15 gg. ora iniziano ad aprirsi i fiori cosa devo fare ? che tipo di trattamento mi consigli è il secondo anno d'impianto e non ho mai fatto nulla oltre allo zolfo ramato.
da esperienze fatte da tutti ormai in diversi comprensori e quindi con diverse condizioni climatiche e per svariati anni, i trattamenti preventivi fatti prima della pioggia sono risultati i migliori per combattere i patogeni, peronospora in primis. poi se non si riesce a farli, entro 24 o al max 48 ore, devi usare un prodotto che abbia attività retroattiva(eg cimoxanil,dimetomorf e tutti gli altri di questa famiglia,metalaxil). Comunque, per mia esperienza, quando la pressione del patogeno è forte è preferibile intervenire entro le prime 24 ore dall'inizio dell'infezione. Per quando riguarda poi la resistenza al dilavamento ogni prodotto è diverso. Il rame, soprattutto ossicloruri e idrossidi resistono poco alla pioggia, la poltiglia e il il solfato tribasico un po di piu (20 25 mm? forse),poi il metiram, il mancozeb e il folpet ancora meglio (40 50 mm). Le ultime molecole disponibili come la cyazofamide(in commercio gia da diversi anni a dire il vero) e l'ametoctradina, legandosi strettamente alle cere, sono poco o nulla dilavabili.
cuca78 ha scritto:Per Pedru : Io ho fatto due trattamenti con zolfo ramato a distanza di 15 gg. ora iniziano ad aprirsi i fiori cosa devo fare ? che tipo di trattamento mi consigli è il secondo anno d'impianto e non ho mai fatto nulla oltre allo zolfo ramato.
La distanza di 15 giorni fra un trattamento e l'altro con zolfo ramato è eccessiva, ma l'ultimo trattamento quando lo hai fatto? perché se l'hai fatto ieri puoi aspettare anche 7/8 giorni, nel frattempo sarà quasi passato il periodo di fioritura e potrai riprendere i trattamenti. Se invece la medicina prima è stata data prima, io mi affretterei a farne subito un'altra prima della piena fioritura. Poi bisogna vedere se è lì, a San Teodoro, è piovuto in questi giorni, se le condizioni ambientali e atmosferiche attuali sono favorevoli alla malattia (cioè se hai già avuto quest'anno l'infezione primaria, cioè se hai già avuto qualche sintomo di peronospora. Anche mio padre usava lo zolfo ramato, mentre io preferisco la bordolese. Ricordati che lo zolfo ramato, essendo in polvere, per aderire bene è meglio darlo la mattina presto, quando c'è un po' di rugiada. Prudentemente la prassi moderna dice che, durante la fioritura, bisognerebbe dare un sistemico perché il rame potrebbe avere effetti negativi sul polline e, quindi sulla impollinazione. Io però non ho mai avuto danni con la poltiglia bordolese, e nemmeno mio padre con lo zolfo ramato (esperienza ormai molto lunga, praticamente una vita). Dipende anche dalla varietà del vitigno. Tu che varietà hai? Saluti Pedru
Ciao Pedru e Grazie per avermi risposto, ho impiantato un piccolo vigneto amatoriale (150 piante) cannonau, vermentino, Pascale di Cagliari e qualche vitigno da tavola, l'ultimo trattamento l'ho fatto 15 gg fa, sempre con zolfo ramato in polvere, le piante non hanno mai manifestato nessuna malattia nemmeno l'anno scorso, il vigneto è esposto al sole tutto il giorno e al vento in una zona collinare, qualcuno mi ha parlato di trattamenti sistemici ma sono un pò diffidente per la loro tossicità volevo sapere se potevo tenere il tutto sotto controllo solo con lo zolfo ed eventualmente la poltiglia bordolese e la cadenza con cui trattare. Oggi è piovuto pochissimo, inoltre non vorrei arrecare danni ai fiori che stanno aprendosi con trattamenti sbagliati, attendo istruzioni
Ma se ha piovuto pochissimo e sei in prefioritura puoi dare benissimo una dose bassa di poltiglia bordolese: 600gr/Hl, come indicato anche nelle etichette. Oltretutto in questi giorni sta facendo anche molto vento, quindi nel caso la pressione dell'infezione dovrebbe essere molto bassa.
Concordo con drkrag. Inoltre sono tutti vitigni autoctoni sardi (solo il Vermentino è naturalizzato in Sardegna, proveniente dalla Corsica, nel 1700) che ho anch'io nella mia vigna, quindi non sono sensibili al rame nemmeno in fioritura. Per sicurezza la pressione della Peronospora è bassa, direi quasi inconsistente. Per sicurezza si dovrebbe trattare ogni 7/8 giorni, ma siccome la pressione delle malattie è molto bassa, quasi inesistente, puoi allungare l'intervallo anche a 15 gg. Comunque, adesso è un periodo cruciale, perché i grappolini sono molto recettivi, quindi tratta. Domanda: la rugiada, nella tua zona, è frequente e abbondante o no?
Anche io, verso i sistemici, sono molto diffidente. Sicuramente hanno dei vantaggi, ma oltre alla maggiore e diversa tossicità, hanno anche degli svantaggi che non sto qui a dire. Comunque con i prodotti tradizionali (zolfo e rame), mi sono sempre trovato bene, anche se in annate con elevata pressione di Peronospora ho avuto qualche difficoltà. Saluti Pedru
venutoe ha scritto:da esperienze fatte da tutti ormai in diversi comprensori e quindi con diverse condizioni climatiche e per svariati anni, i trattamenti preventivi fatti prima della pioggia sono risultati i migliori per combattere i patogeni, peronospora in primis. poi se non si riesce a farli, entro 24 o al max 48 ore, devi usare un prodotto che abbia attività retroattiva(eg cimoxanil,dimetomorf e tutti gli altri di questa famiglia,metalaxil). Comunque, per mia esperienza, quando la pressione del patogeno è forte è preferibile intervenire entro le prime 24 ore dall'inizio dell'infezione. Per quando riguarda poi la resistenza al dilavamento ogni prodotto è diverso. Il rame, soprattutto ossicloruri e idrossidi resistono poco alla pioggia, la poltiglia e il il solfato tribasico un po di piu (20 25 mm? forse),poi il metiram, il mancozeb e il folpet ancora meglio (40 50 mm). Le ultime molecole disponibili come la cyazofamide(in commercio gia da diversi anni a dire il vero) e l'ametoctradina, legandosi strettamente alle cere, sono poco o nulla dilavabili.
Parole sante, stampare e appendere sul cruscotto del trattore. Come ti comporti in fioritura? Da noi la prassi è pulire prima con un curativo e poi 2 trattamenti a 12/15 giorni con sistemico. Hai mai usato Fluopicolide+fosetyl alluminio? Io ho trattato sabato con FOlpet+ Fosfito di potassio. Dopo le piogge penso di fare dimetomorph e FOlpet + antibotritico sistemico su Pinot Grigio e dopo 6/7 giorni (prima della prossima pioggia) partire con 2 interventi di Fosetyl e Fluopicolide. Che ne pensi? Indovinarla alle volte è un terno al lotto.