Salve a tutti,
vi scrivo perchè ho dei dubbi che vorrei provare a chiarire.
Vivo in campagna attorniata da vigneti. Sia miei che degli altri...
Personalmente parlando cerco di utilizzare prodotti meno dannosi possibili informandomi continuamente su schede tecniche e sulle normative in continuo cambiamento.
Come quella del clorpirifos, vietato in disinfestazione da anni e per l'olivo da maggio 2013 poichè si lega ai lipidi delle olive e permane attivo nell'olio per anni. Peccato che qui ignorano tutti sta cosa e continuano a usarlo come fosse acqua fresca.
Tornando ai miei dubbi, oggi mi è capitato di restare quasi intossicata da una nube proveniente dal mio confinante. Mi ha appestato tutto e ho ancora il catarro per la puzza che continua a permanere dentro e fuori casa. Uno schifo che non vi dico, sono quasi pentita di vivere in campagna!
Le mie domande sono: ma la puzza è dovuta ai solventi? Cioè se respiro "puzza" respiro anche insetticida? La puzza è direttamente proporzionale alla tossicità? Qual è la distanza minima di sicurezza per evitare l'assorbimento e la respirazione dei P.A?? Sulle confezioni dicono 10 metri ma a me pare un pò pochino...
Spero ci sia qualcuno esperto che possa darmi risposte precise, oltre che validi consigli.
Per ora affronto i trattamenti barricandomi in casa e riparando i miei animali più che posso, ma non è vivere questo...
Vi ringrazio moltissimo
Alessandra

Ciao, poni dei quesiti molto sentiti per chi vive la campagna. Prima di tutto l'utilizzo fraudolento e non consentito dei fitosanitari, ma li ci dovrebbero essere può controlli sui prodotti. Per quanto riguarda la puzza può essere dovuta a coformulanti o al p.a.. Ma non è un indice di tossicità. può essere anche voluta come la capacità di indurre il vomito per ridurre il rischio di avvelenamenti da ingestione diretta.chiaramente se senti la puzza stai respirando del prodotto o le parti più volatili, caso diverso è se invece sei investita dalla deriva allora sei proprio al contatto con la soluzione.
E qui si arriva all'ultimo quesito quello della distanza, li ci vuole il buon senso e seguire la buona pratica agricola, il vicino dovrebbe evitare di trattare con vento e rispettare una fascia. Per questo chi fa biologico dovrebbe avere delle siepi che assolvono a questo compito.

Grazie,
allora il discorso siepi è molto interessante e speravo che appunto qualcuno lo introducesse.
Ci sono piante particolarmente indicate per questo ruolo?
La mia necessità sarebbe una pianta che crei una barriera fitta nel minor tempo possibile.
A tale scopo avevo pensato al falso gelsomino, che cresce in fretta ed è molto fitto e sempreverde, che essendo rampicante può essere sia utilizzato sulla rete di confine che sulla recinzione a sbarre del fronte casa.
Ho questa pianta in giardino nella mia casa di città e ho visto che si sviluppa bene e in fretta.
L'alternativa potrebbero essere dei viburni? Ci sono varietà che resistono bene alla siccità che caratterizza la Puglia soprattutto nel periodo estivo...
Altre piante che mi vengono in mente sono la bouganvillea o delle siepi di tuja.
Qualcuno che sta vivendo la mia situazione ha risolto in qualche modo?

escluderei le piante rampicanti perché necessitano di strutture e non le puoi far crescere molto. Vanno bene i cipressi o le tuie. C'è l'olivo cipressino ma dopo devi pensare che saranno trattati dal tuo simpatico vicino, ma in compenso diventa una siepe produttiva

pianta il lauro ceraso...fa un ottima barriera...non so se dalle tue parti si usa piantarlo

Al Nord dove vivevo è la siepe più diffusa in assoluto!
Qui ne vedo proprio poco, e sinceramente non mi piace molto.
Avrei preferito fare siepi scegliendo essenze spontanee dato che la mia azienda agricola farà anche da casa didattica!

potresti fare una siepe di rosmarino....

è bassa

bassa??? la mia e' alta 2,5mt e funziona che e' una meraviglia... ogni anno la poto lateralmente e lei cresce sempre in altezza ed e' robustissima e soppratutto profumata.. Ciao

appunto rispetto alla deriva data da un atomizzatore 2.5 m cosa sono?