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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Ciao, noi con la defogliazione abbiamo avuto risultati ottimi. C'è chi la sconsiglia sui bianchi perchè fa perdere profumi. Al limite si possono fare defogliazioni meno "invasive". Tosto che le foglie vecchie fanno poca fotosintesi e quindi sono "meno utili" all'apporto di zuccheri al grappolo, si possono togliere. Da noi di fa subito la termine della fioritura (ma qualchuno si sta spingendo anche prima e dice che non ci sono problemi), quando il grappolo è ancora "paragonabile" ad una foglia e così facendo "si abitua" al sole, non scottandosi. Ora, zone molto calde, molto esposte, magari meglio procedere per gradi o fare delle prove su alcune piante. Dovete farvi un po' di esperienza. Io ho un vigna "est-ovest" di pinot, defolgio a zero. Un prosecco "nord-sud" non lo tocco che tanto il grappolo non ha problemi. Altre le defoglio solo da una parte. Magari la stessa pratica in una zona più calda dà problemi. Di che qualità stiamo parlando? Come è esposto il vigneto? Qualche foto aiuterebbe anche altri a darti un buon consiglio. Pre fioritura - fioritura e pre chiusura grappolo. In queste fasi devi stare attento alla peronospora e amche alla botrite. Se il prossimo anno ti ricapita facci vedere qualche foto.
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02/09/2013, 7:48 |
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matteo163
Iscritto il: 26/04/2009, 16:41 Messaggi: 28
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Un caro saluto a tutti. Quest'anno gestisco un vigneto con un centinaio di viti... Nonostante la peronospera tutto sembrava andare nel migliore dei modi quando l'ultima domenica di agosto si è abbattuta una forte grandinata. Nei giorni successivi ho fatto un paio di trattamenti. Pare abbiano funzionato, ma, qua e là, qualche grappolo ha la tendenza di andare completamente in marciume. Ci sono diverse varietà di bianco e di nero... Non sono ancora ben mature, tanto che prospettavamo la vendemmia per il fine mese. È il caso di intervenire con un passaggio di poltiglia bordolese ed eventualmente un po di zolfo o lascio stare? E quando si procederà alla vendemmia, gli acini secchi o in via di marcire, devono essere tolti? Grazie mille.
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12/09/2013, 16:14 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Se devi fare il vino tu, togli i grappoli o le parti di esse che marciscono già ora e defoglia. Ti serve un antibotritico da irrorare nel grappolo, preventivamente defogliato e lasciato esposto all'aria. Specie se piove. Devi stare attento alla carenza. Il Fenhexamid ha carenza 7 giorni ma costa e lo vendono in bottiglie da 1 litro (fai 1 ettaro!). C'è un antibotritico preventivo e non curativo biologico, Aureobasidium pullulans, ceppi DSM 14940 e DSM 14941 che si usa quando la grandine viene pochi giorni prima della vendemmia. Non so i costi e le dosi. altrimenti bentonite o tannini in polvere da solferare sui grappoli marci così da mummificarli (ma non più adatti a fare il vino per te).
Eviterei zolfo e rame che danno sentori cattivi al vino e danno problemi con la fermentazione.
Togli i grappoli andati a contatto con gli altri che sennò va tutto marcio.
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12/09/2013, 18:28 |
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fabrifonta
Iscritto il: 28/08/2012, 13:46 Messaggi: 359 Località: Reggio Emilia
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Un signore dalle mie parti termina i trattamenti con la chiusura del grappolo...
Non vi sembra troppo presto ??? Io di solito non termino a fine agosto...
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07/07/2015, 16:24 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Mah! io continuo sino all'invaiatura. Però in effetti, siccome la peronospora non attacca più direttamente gli acini quando sono già grandetti (grosso modo quanto un pisello), e vi penetra attraverso il peduncolo, quando i grappoli sono ben chiusi, con acini ben serrati gli uni agli altri, il patogeno non doble più riuscire a arrivare all'acino. Per questo si dovrebbe fare sempre un buon trattamento (meglio con zolfo ramato in polvere) alla chiusura del grappolo. Però per mia esperienza che non funziona così con l'oidio: gli acini possono ammalarsi sino all'invaiatura, quindi bisogna trattarli con lo zolfo sino a quando non cambiano colore. Naturalmente bisogna considerare che alcuni vitigni sono più resistenti di altri, l'ambiente e la circolazione d'aria intorno ai grappoli (defoliazione razionale) che non è favorevole all'oidio. Mai avuto problemi di alcun tipo con la fermentazione o col sapore, anche perché termino i trattamenti almeno un mese prima della vendemmia Saluti Pedru
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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08/07/2015, 0:14 |
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leorasta
Iscritto il: 06/07/2011, 16:13 Messaggi: 3191 Località: Cureggio (NO)
Formazione: laurea in informatica
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Esatto, come dice pedru dipende tanto da vitigno, e soprattutto esposizione e clima. Il problema soprattutto qua al nord dove le precipitazioni sono più elevate non è tanto sul grappolo, che da inizio invaiatura è relativamente al sicuro, quanto sulle femminelle nella parte alta della spalliera, soprattutto quelle "nuove", più suscettibili di infezioni ma che sono quelle che garantiscono la maturazione ottimale del grappolo. E' capitato quindi, ad esempio come l'anno scorso, di trattare anche a fine invaiatura limitatamente alla parte alta della spalliera per proteggere le femminelle. Naturalmente se il clima è ragionevolmente regolare si può anche evitare
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08/07/2015, 9:41 |
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