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Spiegazione Cosa Può Provocare L'Oidio 
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Iscritto il: 06/03/2014, 21:26
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Buonasera a tutti,volevo farmi spiegare alcune cose sulla malattia dell'oidio che sta colpendo il il mio vigneto:

-L'oidio si è potuto verificare a causa della cimatura che ho effettuato ad inizio giugno?

-Ho iniziato ad effettuare dei trattamenti con intervalli di 14 giorni uno dall'altro da inzio maggio sia con prodotti a base di zolfo che prodotti a base di rame. L'oidio si è potuto verificare a causa delle diverse marche di prodotti di zolfo da me acquistate?

-Qualcuno di voi conosce la causa della presenza di questa malattia(clima,trattamento sbagliato,troppe piogge)?

-L'ultima cosa:l'oidio quest'anno cioè in questo momento ha colpito il mio vigneto;questa malattia che danni reca al mio vigneto l'anno prossimo;sia prima che dopo la ripresa vegetativa??? Attendo risposte alle mie domande. Grazie mille a tutti.


29/06/2014, 20:59
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Iscritto il: 27/07/2011, 13:09
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Ciao

metti enlla tua scheda utente da dove scrivi.

Le cause sono dovute alla non prevenzione, probabilmente hai iniziato i trattamenti tardi.

_________________
Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


29/06/2014, 21:41
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14 giorni con solo zolfo sono troppi, con lo zolfo ci vuole turno settimanale e dosi massime se sei in zona sensibile e/o hai vitigni sensibili.
tenere scoperta la produzione è positivo per prevenire l'oidio.
il danno è che si spaccano gli acini con conseguente loro disseccamento o marcescenza. nei casi più gravi si può perdere anche tutta la produzione


30/06/2014, 9:22
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Concordo con omleoncino.
La cimatura non c'entra, così come le marche di prodotti diversi.
L'oidio non perdona quando ci sono quelle scaldate molto forti con afa, è in quei momenti che serve la massima attenzione: in quei periodi si deve andare a cadenza settimanale, poichè già dopo 4-5 giorni la "protezione" cala.
Per l'anno prossimo sì, devi stare ancora più attento perchè a differenza della peronospora l'oidio può sfruttare l'inoculo creatosi l'anno prima. Se inizi precocemente e tieni coperto non avrai problemi comunque.
C'è poi il discorso prodotti sistemici, se ti può interessare. Però eventualmente su quello ti consiglieranno gli altri utenti in quanto io vado sempre e solo di rame e zolfo.
Ciao


30/06/2014, 12:06
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Formazione: laurea
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1) No, anzi, la potatura verde, permette di arieggiare bene le parti della pianta che ci interessano di più. Aria e sole riducono anche dell'80% la probabilità di attacchi fungini (prove sperimentali in campo di una grande cantina sociale del Friuli) con conseguente minor necessità di effettuare trattamenti.
2) No, la marca non conta nulla per qualsiasi prodotto, conta la sostanza attiva e la sua quantità presenti nel preparato commerciale. Variare le sostanze attive nella lotta contro le malattie fungine e gli attacchi insetticidi permette di evitare che si creino ceppi resistenti al principio attivo.
3) L'oidio è un fungo importato "casualmente" dal nord America. Colpisce folgie, acini e tralci e si conserva su questi in inverno. Le infezioni secondarie si ripetono anche per tutto l'autunno e si diffondono sopratutto per mezzo del vento. Gli attacchi oidici si manifestano a temperature comprese tra 6 e 35 gradi anche con bassi valori di umidità relativa. Però l'alta umidità ne favorisce lo sviluppo. A differenza della peronospora le pioggie ne ostacolano la diffusione.
4) L'oidio distrugge gli acini che poi vengono attaccatti dalla botrite. Impedisce alle folgie di fare fotosintesi non permettendo al grappolo di avere accumulo di zuccheri e impediscono al tralcio di lignificare correttamente. Se in inverno, quando poti, noti delle macchie di colore scuro - violaceo nel tralcio allora quello è pieno delle spore di oidio. La primavera successive queste ti fanno ripartire le infezioni e sei sempre da capo.
Ci sono diversi post in questi giorni in cui si parla di oidio. Sarebbe meglio curarlo.


30/06/2014, 13:44
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Io tengo sempre i grappoli ben arieggiati in modo da non creare umidità...tolgo soprattutto le femminelle vicino alla zona del grappolo...

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DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE


30/06/2014, 20:58
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Iscritto il: 06/03/2014, 21:26
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Formazione: Diploma Istituto Alberghiero
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Cavolo allora da come ho capito l'anno prossimo è sicuro che si ripresenterà???
Mi spiegate per favore come devo comportarmi l'anno prossimo per non rovinare di nuovo la mia produzione e sconfiggere di sicuro l'oidio? Grazie per le risposte a tutti...


30/06/2014, 21:15
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Di sicuro c'è solo la morte. ;)
Allora intanto vedi di bloccare l'infezione facendo un paio di trattamenti a dose massima di zolfo bagnabile e, se riesci ad avere una solforatrice, magari una mattina entro le sei dai una solforata di zolfo ventilato.
Arieggia i grappoli sani e se vedi che parte botrite fai un antibotritico.
Se puoi e se non ti costa troppo ci sono prodotti curativi ed eradicanti contro l'oidio, ma stai sempre attento ai tempi di carenza che ormai siamo a luglio.
Secondo me, ma qui so che ci che saranno pareri dioscordi, dopo la pausa di carenza e la vendemmia, continua con zolfo bagnabile a dosi alte fin che hai foglie sulla pianta e le temperature medie scendono sotto i 15 gradi.
Il prossimo anno, subito prima dello schiudersi delle gemme (o appena schiuse) fai un olio paraffinico. Poi, dopo 15-20 giorni (c'è scritto sulla confezione dell'olio) fai un trattamento con dosi elevate di zolfo bagnabile.
Continua con lo zolfo a dosi normali (3 kg ad ettaro) per tutta la stagione, diciamo a cadenza settimanale (in base alle condizioni meteo). Un paio di trattamenti li fai invece con prodotti sistemici curativi-eradicanti (li abbini a antiperonosporici sistemici così per 12-15 giorni sei a posto, magari in fioritura).
Quando hai i germogli di 10 cm invece, se hai a disposizione una solforatirce dai una bella sventolata di zolfo ventilato.
Con me sembra aver funzionato.


01/07/2014, 13:37
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Concordo con tutto quello detto da mortotoccaci. Tra l'altro il trattamento preventivo serve anche contro l'escoriosi (anche se quest'anno mi sembra che i problemi di escoriosi siano stati pressoché nulli confronto all'anno passato).
In post vendemmia, in alternativa allo zolfo come consigliato, eventualmente si può bagnare anche con ampelomyces quisqualis che è un fungo antagonista dell'oidio e parassitizza le spore svernanti, in pratica se lo mangiano proprio. Sembra funzioni bene, tra l'altro in certi casi può anche insediarsi in maniera definitiva permettendo di non ripetere i trattamenti poi negli anni successivi. L'unica cosa è che costa un po'


01/07/2014, 14:24
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Località: Aquino (Frosinone)
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Correggetemi se ho sbagliato. Nei trattamenti che ho effettuato quest'anno mi hanno detto di procedere ogni 100 litri d'acqua 250 g di zolfo bagnabile ogni 14 giorni. La dose è poca? oppure va bene??


01/07/2014, 16:17
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