sicano ha scritto:
comunque se ti piacciono le viti vecchio tipo arrangiati con quelle,io preferisco risparmiare tempo e fatica.
Ma che queste varietà siano il futuro è anche un mio pensiero. Io però le ho piantate quando queste ancora non erano disponibili.
Per il discorso flavescenza non c'entra proprio niente la robustezza della pianta, se viene punta da uno scafoideo infetto dal giallume della flavescenza magari ci mette qualche anno in più ma muore. Esattamente come il più robusto degli uomini se dovesse pungersi ad esempio con una siringa infetta da HIV, perché stiamo parlando di questo, malattie che portano alla morte, non influenze che vengono una volta all'anno (come possiamo assimilare per analogia un po' forzata una peronospora o un oidio).
Ma poi non c'è bisogno di innervosirsi, stiamo solo confrontando le idee. Quello che ti sto dicendo io è che non trovo una base scientifica (nelle mie limitate conoscenze) che giustifichi il fatto che le viti resistenti durino per forza molto di più di quelle tradizionali parlando di piante innestate: secondo me la durata è questione di molti più fattori che non ridurre il tutto alla varietà