mortotoccaci ha scritto:
Da noi era pratica comune. Ho estirpato lo scorso anno un vigneto di 45 anni "ringiovanito" quando ne aveva 30. Mio zio ne ha uno di 50 che ha subito ormai 30 anni fa la pratica e adesso ho visto che la sta riproponendo.
Le piante creano ogni anno legno nuovo, una parte verso l'interno con i vasi linfatici ascendenti e una verso l'esterno con i vasi discendenti. Questo legno nuovo è il più vitale. Sicchè si può affermare che le piante ogni anno abbiano un solo anno di vita. Poi subentrano altri fattori quali lo stress, i danni, le malattie e gli attacchi di animali che le indeboliscono nel complesso.
Ora, ci sono piante che hanno una speranza di vita limitata come la pseudo acacia che può durare 80 anni o piante che hanno speranze di vita millenarie come gli ulivi.
La vite può superare il secolo. Però poi entrano in campo le nostre aspettative agronomiche. Una vite anziana non può produrre come una vite giovane.
Tutto questo per dire che rinnovare il fusto è utile. Si allunga la vita del vigneto senz'altro. Non ci si deve aspettare però una produzione come ad un terzo anno di impianto dal punto di vista quantitativo. I problemi riguardano piante già compromesse sotto l'aspetto sanitario. Rinnovarle non le fa guarire. Se sono prese molto male possono andare in contro a morte. In genere questa tecnica non si applica a tutto un vigneto tout court, ma a una serie di piante alle volta, diciamo un 5% massimo al anno. Se il vigneto è tutto da rinnovare allora è meglio espiantarlo.
Sei sicuro che sia il tuo caso? Non potresti postare qualche foto?
Sono d'accordo al 100%.
E aggiungo che il problema principale nelle piante da frutto è costituito dall'innesto, che comunque rimane pur sempre un punto debole. In Francia (e non solo), dove non ci sono problemi con la fillossera, si trovano davvero vigneti con 100 anni, ma franchi di piede...
Poi effettivamente ci sono i problemi che posso essere originati da dnni meccanici (frese rientranti ad esempio), o ancor peggio danni da mal dell'esca e affini. In tal caso c'è poco da fare. Altrimenti si può provare, se si tratta solo di ricostituire la testa della vite.
Ma in effetti meglio procedere gradualmente.
Io ne ho capitozzate di viti. A volte con ottimi risultati. Altre volte no, forse perchè erano ormai gravemente compromesse...
In generale, quando faccio tagli grossi, non solo con la sega, ma già quelli fatti con i forbicioni, uso il mastice da potatura. Sopratutto perchè i grossi tagli sono un buon punto di ingresso per i funghi causa del mal dell'esca e affini...