Gentili utenti,
recentemente sono venuto in possesso di un vigneto in bassa romagna, circa 100 piante (80% sangiovese; 10% merlot; 10% trebbiano) abbandonato da circa un decennio, in un piacevole terreno collinare.
Dopo aver provveduto a liberare le piante da rovi e vitalbe, ho effettuato una prima potatura l'inverno scorso.
Ho cercato di non eccedere nel potare, nonostante l'intento di base fosse quello di convertirla nel tempo ad una forma di allevamento omogenea lungo tutti i filari.
Dopo questo primo intervento, la vigna a risposto durante la fase vegetativa con una splendida produzione fogliare (foto allegata) ed anche un modesto quantitativo di uva, il quale purtroppo è stato attaccato da patogeni verso fine luglio (probabilmente oidio).
Come potete notare allo stato attuale (foto), il principale problema è quello che le viti si sono sviluppate in altezza oppure orizzontalmente, avendo lignificato sui vecchi capi a frutto.
Vorrei cercare di abbassare queste viti oltre che rendere il tronco più rettilineo possibile, scimandole all'altezza del primo filo e trasformarle in un guyot o valida forma di allevamento alternativa.
Però non so quanto le viti possano resistere ad un taglio talmente drastico e non saprei neppure se ci siano centri vegetativi (gemme su corone) attivi in questa posizione.
Dovrei cercare di abbassarle gradualmente nei prossimi anni?
Premetto che se per qualche anno la vigna non possa dare i desiderati frutti, per me non sarebbe un problema.
L'intento principale è quello di portare la vigna ad una forma di allevamento agevole (per quanto riguarda la potatura) ed anche appropriata alle piante stesse, rinvigorendole negli anni.
Grazie anticipatamente,
David
- Allegati
-
-
-
-