Mi hanno parlato di un tipo di ramato che sembra resistere al dilavamento della pioggia. Uso per le mie viti sempre il Caffaro, ma di questo tipo non sospettavo l'esistenza. Mi chiedo però se sia davvero naturale. Qualcuno lo conosce ?
Molto interessante. Grazie Marco, anche se quella ricerca la conoscevo già. Riporto le conclusioni: Peronospora e rame Conclusioni Buona efficacia di: • - rame da ossido rameoso a tutti i dosaggi saggiati • - rame da solfato pentaidrato alla dose di etichetta • - rame da solfato tribasico alla dose di etichetta • - poltiglia bordolese alle dosi di etichetta (Formulati 1 e 2) e alla dose ridotta del 40% (Formulato 2)
In generale non sono state osservate sensibili riduzioni del contenuto in rame sulle foglie a seguito del dilavamento (10 mm di pioggia) Contenuto di rame nell’acqua di percolazione alquanto ridotto (< 0,22 mg/kg) Nessuno dei prodotti saggiati ha causato fenomeni di fitotossicità
Vallerossa ha scritto:Mi hanno parlato di un tipo di ramato che sembra resistere al dilavamento della pioggia. Uso per le mie viti sempre il Caffaro, ma di questo tipo non sospettavo l'esistenza. Mi chiedo però se sia davvero naturale. Qualcuno lo conosce ?
i prodotti che "durano" troppo si rischia di trovarli nel vino
Oggi, per risparmiare rame e per diminuire drasticamente l'accumulo del metallo nel terreno (il vero lato negativo del rame), si stanno sperimentano prodotti a base di rame con maggiore persistenza. Ma siccome il rame e sempre un prodotto con effetto coprente e non penetrante, quindi anche riuscendo a produrre un anticrittogamico che abbia una maggior durata nel tempo, rimane sempre in superficie e quindi, anche se la durata sarebbe di 15 giorni anziché i soliti 7 / 8 giorni, non durerebbe certo sino alla vendemmia Saluti Pedru