Salve, forse ne toglierei solo qualcuno nelle parti più alte del tralcio

Mi piacerebbe avere ancora questo problema. Purtroppo giusto 3 anni fa mi è entrato nel vigneto il marciume nero, il famigerato black rot, che con i miei mezzi non riesco a contrastare (ma come fanno in viticoltura biologica a contenere questa nuova pestilenza?). Dapprima qualche acino, poi mezzo grappolo e adesso è un disastro. Mi sa che il prossimo dirado lo faccio con... l'Husqvarna.
Ciao.

E' un vero peccato perchè il black rot si controlla facilmente con i prodotti di sintesi. Anni fa era partito un focolaio da noi ed è stato subito debellato.
Un sacco di mancozeb e chi vuoi che se ne accorga

Il problema è proprio procurarmi i ditiocarbammati che senza patente non posso acquistare.
Già il patentino... Non so adesso come siano strutturati i corsi per ottenerlo ma quando l'ho fatto io (che poi ho lasciato scadere perché la spesa per il rinnovo superava quella del vino che producevo) era una cosa ridicola. Domande del tipo: "dopo avere trattato con fitofarmaci posso tranquillamente restare nel vigneto?" Seguivano le tre opzioni da scegliere). Ne deduco che, come al solito, questa normativa serva solo a rimpinguare le casse dello stato.
Se veramente si voleva far fare un uso consapevole dei fitofarmaci bastava istituire un servizio (basterebbe un laureato in agraria all'interno dei consorzi) che, dietro richiesta documentata, rilasci una "ricetta" per poter acquistare il prodotto che serve per quel caso specifico. Un po' come quello che si fa dal medico che in base alla malattia da la ricetta per l'acquisto del medicinale.
Altrimenti può succedere come quel conoscente, patentato, che dopo la proibizione di usare un fungicida nella vite lo usava tranquillamente sui pomodori e patate.
Fine del mugugno...
Ciao.

Rifallo. Leggermente più serio.

Due anni fa per il patentino ho speso qualcosa come 35 euro comprese le foto,
tramite corso regionale di 36 ore,non so da voi come funziona.

Per il blackrot ,come per l oidio, allontanare subito i resti della potatura dal vigneto.
Magari non potendo usare mancozeb, trattamenti iniziali anticipati (10cm ) con rame aiutano.

Proprio qui sul forum ho letto di 150 euro per il corso più il balzello annuale...
Per ciò che riguarda la difesa da black rot ho sempre eliminato i residui di potatura però le foglie che cadono per buona parte rimangono sul terreno, per non parlare dei viticci che si aggrovigliano sui fili e comunque penso che la crittogama sverni anche nel tronco e sul tralcio del cordone. Rame ne ho dato a sufficienza ma con zero risultati visto le proporzioni del danno in corso.
Boh! Alla fine dei conti la viticoltura per me e per fortuna è solo un hobby e se diventa troppo gravoso posso farne a meno...

Fai come me,
consideralo uno sport come caccia o pesca o bicicletta,
oppure fai finta di essere andato a prendere un gelato a Cefalù o Taormina .
Solo per finzione però

La buttiamo cosi sulla comica,
se no a conti in tasca a me il vino costa 2 euro senza considerare il tempo mio che ci perdo

Salve ho seguito questa discussione avendo anch'io una vite, qualità zibibbo, con molti grappoli...per la prima volta.

Inizialmente non li ho contati poi ho visto che erano 10. L'ingordigia e l'inesperienza hanno avuto il sopravvento.
Mentre s'andava avanti scopro alcuni giorni fà alcuni grappoli affumicati leggermente da una velatura grigia...forse muffa.
Non li ho fotografati ma li ho tagliati e gettati.
Adesso vedo un ingrigimento generale che quasi non si vede ma, c'é.
Posto due foto, una diretta ai grappoli ed una allo stato generale della vite.
Le foglie mi sembrano in salute. Il tempo non é stato piovoso. Ho fatto i trattamenti rameici.
Ho notato gli acini piccoli che non crescono per i motivi che sono stati detti prima.
In definitiva i grappoli adesso non vanno avanti con la maturazione e chiedo cosa possa essere quella specie di fumaggine che ho accennato. Cosa si può fare?
Grazie

Oidio