rodovese ha scritto:Sono nuovo del forum e vi ho letto finora con interesse. Ho un piccolo vigneto a Merlot, Teroldego e Schiava nel Veronese, in pianura. Ad oggi nessuna pioggia e vegetazione ormai a 8-10 cm. Vorrei trattare tutto in biologico. Il dilemma è quando trattare per oidio e peronospora. In mancanza di piogge la peronospora non è presente ma la vegetazione cresce ... Temperatura che non scende oltre i 10-12 gradi Tratto solo per oidio intanto con zolfo bagnabile o inizio comunque anche con la poltiglia bordolese? Le piogge oltre i 10 mm sembrano lungi dall'arrivare Grazie
Bravo..........
Sarei curioso di sapere se chi mette i pesticidi.....l'uva la mangia lui o la deve poi vendere o farci il vino per venderlo......
Perchè avere dell'uva per la famiglia..quindi uso personale...e poi riempirla di pesticidi...meglio non mangiarne direttamente
Molti utenti sono produttori d'uva a fini commerciali, e nel maggior parte delle situazioni ci si riferisce ad uva da vino. Ovvio che se hai qualche pianta di uva da tavola o un piccolo vigneto per fare del buon vino di casa, cerchi di evitare l'uso di prodotti chimici. Nella viticoltura per fini commerciali, chi opta per il biologico lo fa quasi esclusivamente per i contributi erogati dall'Ue, perchè quasi sempre pur essendo il prodotto bio remunerato maggiormente, i margini non coprono i maggiori costi (e fatica). La vite è molto delicata, e per ottenere un prodotto di qualità (sempre ai fini commerciali) bisogna intervenire con gli agrofarmaci!
L'Agrometeo del Veneto x me zona 15 consiglia, data la scarsa piovosità di marzo e finora aprile, ma con l'anticipo del germogliamento (ormai 2-3 foglie vere 10 cm germoglio) un primo intervento cautelativo con prodotto di copertura (rameico, ditiocarbammato) entro la settimana in corso max inizio prossima. Da iniziare anche la difesa dall'oidio con prodotti a base di zolfo. Oggi dunque controllatina in campagna e max martedì prox poltiglia bordolese e zolfo bagnabile. Speriamo nel frattempo non piova. Buona Pasqua a tutti
con l'arrivo della primavera volevo sapere, quando mi consigliate di iniziare a trattare le vigne (peronospora e oidio )? Appena la vigna butta fuori le foglioline o aspetto che diventino un po grandi?
Grazie per l'aiuto Peter
salve, con l'utilizzo di anticrittogamici non sistemici l'inizio del trattamento deve aver inizio quando si verificano le condizioni approssimative della regola dei tre 10, ovvero 10 °C di temperature, 10 cm la lunghezza dei germogli e 10 mm di pioggia nelle ultime 24/48 ore. Utilizzando un normale rameico al 50% e zolfo bagnabile. Uve sensibili come Barbera, Falanghina, Nero di Troia, Primitivo, Merlot, trattare con Tiovit combi fino alla formazione dell'acino di pepe.
rodovese ha scritto:L'Agrometeo del Veneto x me zona 15 consiglia, data la scarsa piovosità di marzo e finora aprile, ma con l'anticipo del germogliamento (ormai 2-3 foglie vere 10 cm germoglio) un primo intervento cautelativo con prodotto di copertura (rameico, ditiocarbammato) entro la settimana in corso max inizio prossima. Da iniziare anche la difesa dall'oidio con prodotti a base di zolfo. Oggi dunque controllatina in campagna e max martedì prox poltiglia bordolese e zolfo bagnabile. Speriamo nel frattempo non piova. Buona Pasqua a tutti
Ti suggerisco di evitare la poltiglia bordolese o i rameici in fase di ripresa vegetativa, in quanto molto forte.
[quote="Lampa"]Molti utenti sono produttori d'uva a fini commerciali, e nel maggior parte delle situazioni ci si riferisce ad uva da vino. Ovvio che se hai qualche pianta di uva da tavola o un piccolo vigneto per fare del buon vino di casa, cerchi di evitare l'uso di prodotti chimici. Nella viticoltura per fini commerciali, chi opta per il biologico lo fa quasi esclusivamente per i contributi erogati dall'Ue, perchè quasi sempre pur essendo il prodotto bio remunerato maggiormente, i margini non coprono i maggiori costi (e fatica). La vite è molto delicata, e per ottenere un prodotto di qualità (sempre ai fini commerciali) bisogna intervenire con gli agrofarmaci!
Purtroppo si, comunque considerato gli alti costi dei prodotti chimici, con l'utilizzo delle tecnologie smartphone e sistemi informatici evoluti oggi si può sapere con più precisione le informazioni meteorologiche. Questo aiuta molto il produttore a fare interventi mirati e in momenti di vera necessità.
rodovese ha scritto:Sono nuovo del forum e vi ho letto finora con interesse. Ho un piccolo vigneto a Merlot, Teroldego e Schiava nel Veronese, in pianura. Ad oggi nessuna pioggia e vegetazione ormai a 8-10 cm. Vorrei trattare tutto in biologico. Il dilemma è quando trattare per oidio e peronospora. In mancanza di piogge la peronospora non è presente ma la vegetazione cresce ... Temperatura che non scende oltre i 10-12 gradi Tratto solo per oidio intanto con zolfo bagnabile o inizio comunque anche con la poltiglia bordolese? Le piogge oltre i 10 mm sembrano lungi dall'arrivare Grazie
Bravo..........
Sarei curioso di sapere se chi mette i pesticidi.....l'uva la mangia lui o la deve poi vendere o farci il vino per venderlo......
Anche con ritardo rispondo alla sua domanda, ne terrà in conto per il prossimo anno. Uve sensibili come il Merlot, schiava grossa. ma in essenza di eventi climatici avversi il trattamento può essere spostato senza problema. L'oidio può anche attendere, magari usando il Tiovit al primo trattamento essendo anche un ottimo translaninare recupererà il tempo perduto (sembre che non piovi!!).
Perchè avere dell'uva per la famiglia..quindi uso personale...e poi riempirla di pesticidi...meglio non mangiarne direttamente
Foto del 14 aprile. Solo su alcune foglie. Possiamo già parlare di attacco primario di peronospora anche se le piogge non ci sono state? Solo tralci più di 10 cm e temperatura superiore a 10 gradi. Se sì è bastata l'umidità mattutina ? Domani comunque rame e zolfo . Grazie