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Quale vitigno integrare al Sagrantino?

14/12/2021, 11:43

Lo scorso anno ho impiantato una piccola vigna di Sagrantino, 120 piante. Vorrei integrare una quarantina di piante di un vitigno che dia un buon apporto quantitativo senza decadere in qualità al Sagrantino.
Il mio favore cadrebbe sul “Nero d’Avola AM 28”, molto produttivo e con caratteristiche da invecchiamento, ma -come ripeto- sono ignorante in materia e prima di fare qualche bischerata avrei bisogno di qualche consiglio...

Vorrei anche mettere una ventina di barbatelle di uva bianca, quali sono le varietà che possono dare buona resa e un vino morbido/abboccato, anche invecchiabile?

Grazie e scusate per la terminologia poco tecnica!

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

16/12/2021, 12:27

La doc di ricaduta del "Sagrantino di Montefalco" è "Montefalco", che prevede da disciplinare, il Sangiovese.

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

18/12/2021, 19:28

Grazie Mille Wil, allora integrerò con il Sangiovese (anche se non è un vitigno che apprezzo tanto...).

Per un bianco con le caratteristiche che elencavo nessun consiglio?

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

20/12/2021, 11:43

Metti quello che ti piace, alla fine 40 piante sono poche, puoi mettere tutto ciò che preferisci. Il nero d'avola è solo un po' strano, tutto qui.
Bianchi della zona, grechetto, trebbiano, malvasia? Da invecchiamento è un parolone :lol: Non è facile fare il bianco in casa.

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

20/12/2021, 22:53

Ciao. Se non hai da rispettare un disciplinare e vuoi stare su un vitigno del sud il nerello mascalese si presta bene all'invecchiamento. Ci sarebbe anche il Nero di Troia che a mio avviso è molto interessante. Per il bianco potrebbe essere l'arneis che con buona acidità può favorire un moderato invecchiamento.

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

22/12/2021, 21:26

Wil, per "strano" cosa intendi? La mia conoscenza si limita ad apprezzarlo nel berlo... :D Comunque facendo ulteriori ricerche ho visto che la produzione per pianta non è tanto elevata e, come dicevo, avrei bisogno di incrementare i litri finali senza mettere troppe piante, ne stravolgere le caratteristiche del Sagrantino. Penso che il consiglio sul Sangiovese sia il migliore, come per il bianco mi orienterò sul Trebbiano Toscano, che è ampiamente coltivato anche in zona.

Proforum, sono alle prime armi e l'Arneis leggo in giro che è un vitigno assai difficile: È un vitigno difficile e ribelle da coltivare, matura tardi e ha una bassa acidità, quindi non è così semplice trovate la giusta maturazione zuccherina e polifenolica durante la vendemmia. Tardate qualche giorno è addio freschezza… senza contare che non è che sia generoso come raccolto, anzi.
Per quanto riguarda il Nero di Troia e il Nerello mascalese, i vivaisti qua in zona non ne producono, vorrei evitare di ordinare tramite internet.

Grazie mille per i preziosi consigli!!!

Ps. il colmo è che oltre a non capire nulla di vinificazione vorrei fare un vino senza solfiti :D Credo che avrò abbondanza di aceto... :mrgreen:

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

23/12/2021, 11:02

Alverman23 ha scritto:Ps. il colmo è che oltre a non capire nulla di vinificazione vorrei fare un vino senza solfiti :D Credo che avrò abbondanza di aceto... :mrgreen:

Consiglio personale, comincia coi solfiti tanto non ce ne vogliono molti se lavori bene, così impari bene a fare il vino, poi puoi pensare di farlo senza solfiti

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

23/12/2021, 14:48

Alverman23 ha scritto:Wil, per "strano" cosa intendi? La mia conoscenza si limita ad apprezzarlo nel berlo... :D Comunque facendo ulteriori ricerche ho visto che la produzione per pianta non è tanto elevata e, come dicevo, avrei bisogno di incrementare i litri finali senza mettere troppe piante, ne stravolgere le caratteristiche del Sagrantino. Penso che il consiglio sul Sangiovese sia il migliore, come per il bianco mi orienterò sul Trebbiano Toscano, che è ampiamente coltivato anche in zona.

Proforum, sono alle prime armi e l'Arneis leggo in giro che è un vitigno assai difficile: È un vitigno difficile e ribelle da coltivare, matura tardi e ha una bassa acidità, quindi non è così semplice trovate la giusta maturazione zuccherina e polifenolica durante la vendemmia. Tardate qualche giorno è addio freschezza… senza contare che non è che sia generoso come raccolto, anzi.
Per quanto riguarda il Nero di Troia e il Nerello mascalese, i vivaisti qua in zona non ne producono, vorrei evitare di ordinare tramite internet.

Grazie mille per i preziosi consigli!!!

Ps. il colmo è che oltre a non capire nulla di vinificazione vorrei fare un vino senza solfiti :D Credo che avrò abbondanza di aceto... :mrgreen:


Strano non il vitigno,ma la scelta di coltivarlo fuori dal suo areale di elezione. Esattamente come hai poi scritto tu per l'arneis.

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

24/12/2021, 10:39

Grazie Leo, inizierò senz'altro come consigli, documentandomi avevo già visto che non è semplice, inoltre i costi delle attrezzature per vinificare senza solfiti sono elevati.

Wil, nei confronti dell'Arneis le perplessità nascono dal fatto che è dato come vitigno difficile da gestire non perché è fuori dalla sua zona di coltivazione, per questo non mi farei problemi, tanto non lo devo vendere.
Come dicevo il mio obiettivo è aumentare con poche piante i litri di vino senza stravolgere la qualità del Sagrantino, anzi, se possibile, dargli ancora più carattere, corpo, profumi e non da meno gradi alcolici.

La posizione della piccola vigna è collinare, 400 m slm, esposizione est/ovest, pieno sole, con pendenza del 15% e impianto di irrigazione (fino al 3/4 anno), terreno mediamente argilloso abbastanza sciolto, pertanto non dovrebbe essere difficile tirar su un'uva con buone caratteristiche (spero...) :D

Re: Quale vitigno integrare al Sagrantino?

05/01/2022, 20:52

Per il rosso, ti consiglio anch'io il sangiovese, e se vuoi aumentare la produzione, scegli cloni romagnoli, molto più produttivi dei cloni toscani.

Per i bianchi, ti consiglio il trebbiano, molto produttivo, e da non sottovalutare, è un vitigno autoctono della tua zona.

Tieni ben presente, che la quantità va sempre a discapito della qualità, anche con cloni poco produttivi.
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