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lamborghini550dt
Iscritto il: 10/08/2009, 20:11 Messaggi: 1312 Località: Romagna
Formazione: Perito Agrario
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ok dopa penso di aver capito. chiudo il ceppo con un telo di plastica, metto i sacchetti alla fioritura (e non all'invaiatura) e tratto con solo bicarbonato di sodio o di K.
il telo per chiudere il ceppo deve essere di colore chiaro o scuro?
_________________ Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )
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23/12/2009, 23:46 |
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lamborghini550dt
Iscritto il: 10/08/2009, 20:11 Messaggi: 1312 Località: Romagna
Formazione: Perito Agrario
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un ultima cosa, ho effettuato delle ricerche dove dicono che sono stati fatti esperimenti con bicarbonato di potassio e non di sodio, proverò con quello di potassio
_________________ Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )
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23/12/2009, 23:49 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Lamborghini, io ho detto bicarbonato di sodio o di potassio. Il telo deve essere trasparente chiaro e pure i sacchetti devono essere trasparenti.Ciao DoPa.
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24/12/2009, 11:06 |
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lamborghini550dt
Iscritto il: 10/08/2009, 20:11 Messaggi: 1312 Località: Romagna
Formazione: Perito Agrario
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va bon grazie dell'info
_________________ Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )
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24/12/2009, 14:15 |
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crono
Iscritto il: 14/02/2010, 15:32 Messaggi: 78 Località: Monteccho emilia (RE)
Formazione: perito agrario
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buona sera a tutti, in questi giorni appena smetterà di piovere (da me ormai è un mese..) ho intenzione di iniziare a potare il mio nuovo impianto di vigneto. Si tratta di una spalliera tipo sylvoz al terzo anno di produzione, la superficie e di circa un ettaro e vi ho piantato come varietà dell'ancellotta, della grasparossa e del lambrusco maestri. la mia intenzione quest'anno e quella di allungare il cordone permanente di di circa trenta centimetri (fine del suo allungamento) e poi lasciare un paio di capi a frutto, tre nelle viti più rigogliose, di 6-7 gemme. cosa ne pensate? avete qualche consiglio da darmi sul carico di gemmme e di capi a frutto?
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16/02/2010, 23:44 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao crono, lasciare altri 2 o 3 capi a frutto dopo quello "principale" mi sembra un eccesso, ne lascerei uno e uno sperone nelle vite più rigogliose. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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17/02/2010, 0:47 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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la mia intenzione quest'anno e quella di allungare il cordone permanente di di circa trenta centimetri (fine del suo allungamento) e poi lasciare un paio di capi a frutto, tre nelle viti più rigogliose, di 6-7 gemme. cosa ne pensate? avete qualche consiglio da darmi sul carico di gemmme e di capi a frutto?
Avete qualche consiglio da darmi: Prima ti devi chiedere cosa vuoi fare, per esempio se vuoi la qualità,la quantità,poi devi pesare la quantità di energia ha una specifica pianta,poi verificare quante gemme lasci ogni capo a frutto, quanti grappoli a tralcio lasci,poi di questi grappoli se li lasci interi o li dimezzi per avere una qualità di uva più di gradazione,perchè la parte bassa del grappolo è meno dolce meno di gradazione della parte alta. Tutta una serie di cose da sapere,poi ti devi mettere a fare e lo devi fare secondo quello che vuoi fare.Ciao dopa
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17/02/2010, 11:00 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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il mese scorso sono andato ad Asti e ho visitato il paese dove producono il barolo ho guardato una vigna per vedere come la potavano (penso siano dei veri professionisti) ho notato che lasciavono solo un ramo (?) lungo 7 o 8 gemme messo in basso e su cui sarebbero spuntati i polloni (?) da frutto ma lascaivano anche un piccolo spuncione forse per l'anno sucessivo? Allegato:
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con le foto si spiega meglio la situazione.. ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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17/02/2010, 13:38 |
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crono
Iscritto il: 14/02/2010, 15:32 Messaggi: 78 Località: Monteccho emilia (RE)
Formazione: perito agrario
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pioppino quella che hai visto tu e la potatura a guyot, dalle mie parti si dice anche a capo nuovo, e lo sperone serve per la potatura dell'anno seguente, da li verra il nuovo tralcio. qualche agricoltore non lo lascia e utilizza il primo tralcio che si sviluppa alla base del capo a frutto. E una potatura che si adatta bene in terreni dove si ha poca vigoria della pianta, prevede un impianto con un alta densità di ceppi (circa uno ogni metro). Grazie dei consigli, pensavo di fare questo tipo di potatura perche ho delle viti molto vigorose, e caricandola un pò pensavo di poter contenerle un po altrimenti fa una gran quantità di frasca e poca uva . tenete presente che ho viti che al terzo anno persentano un fusto di circa 6 cm di diametro pensandoci forse tre tralci sono un po troppi, cosiderando che devo anche allungare il cordone permanente. Nella mia zona non si pratica nessun tipo di diradamento dei grappoli, si cerca di avere un buon compromesso tra quantità e qualità in qunto l'uva ci viene pagata in base al suo montegradi cioe grado zuccherino per i quntali...
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17/02/2010, 14:46 |
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marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
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Ciao Crono, riporto quanto detto in un'altra discussione pensando che ti possa essere utile. Nella mia zona sono riuscito a produrre uva di qualità con anticipo di maturazione a costi decisamente bassi ( visto i risultati molti scettici si sono ricreduti),risparmiando in manodopera e concimazioni. Non è che producendo meno si ha un'uva migliore, ma un'uva migliore si ha producendo il giusto ,il che non è la stessa cosa. Bisogna cercare di ottenere un equilibrio fra il binomio vitigno- portainnesto e l'ambiente. Questo equilibrio si ottiene negli allevamenti a cordone orizontale variando la distanza di impianto delle viti lungo il filare . A parità di portainnesto , per un determinato ambiente , con una variazione di 30-40cm. in più o meno rispetto alla distanza ottimale si passerà da uve di buona qualità a prezzi contenuti , a uve di qualità più o meno scadente a prezzi maggiorati. In CONDIZIONI DI PERFETTO EQUILIBRIO il vitigno inizialmete ha uno sviluppo rapido ; poi per meccanismi fisiologici la velocità di crescita si attenua in modo naturale alla fioritura , dopo che ogni germoglio ha emesso 15-20 foglie, sui nodi più bassi dei germogli è anche presente un certo numero di femminelle il cui apparato fogliare integra positivamente la capacità assimilativa della pianta. Dopo la fioritura la velocità di crescita continua a diminuire , per arrestarsi , a causa della concorrenza dei grappoli , all'epoca dell'invaiatura quando su ogni germoglio o sulle femminelle sono complessivamente presenti circa una trentina di foglie. La maturazione procede quindi in modo regolare , sostenuta da un apparato assimilativo efficiente e sufficiente , che ha avuto modo di occupare sopra il cordone tutto lo spazio disponibile sulle strutture . Poichè dopo l'invaiatura la crescita è praticamente nulla ,la necessità di interventi di cimatura si riduce al minimo ed è quindi rispettata al massimo l'integrità della superficie fogliare utile; con questo l'uva raggiunge la piena maturazione e le migliori caratteristiche organolettiche compatibili col vitigno. Le foglie sopra e in corrispondenza dei grappoli inviano i loro zuccheri nei grappoli stessi, per la crescita e il deposito mentre queli sotto il grappolo mandano gli zuccheri nel tronco e negli altri organi perenni. la produzione di zuccheri è in relazione alla supperficie fogliare rivolta verso il sole e raggiunta dalla sua luce.. IN SINTESI: un vigneto per essere in equilibrio dopo un inizio di crescita veloce per la formazione di un numero di foglie sufficienti , , deve arrestare la sua crescita all'inizio della maturazione dell'uva , per non avere competizione fra il grappolo e la gemma apicaledel germoglio; ciò perchè la costruzione di nuove foglie porterebbe porterebbe via zuccheri al grappolo. Nel caso di mancato equilibrio dovuto a distanza sulla fila maggiore dell'ottimale, si otterrà dal vitigno (dato il maggior numero di punti di competizione : (grappoli e gemme apicali) una crescita rallentata, col risultato di una formazione minore di foglie, e di conseguenza la maturazione procederà a rilento prima di avere raggiunto il suo potenziale massimo. Per riportare alla normalità il vitigno il cui sviluppo è deviato rispetto a quello in equilibrio , si dovrà procedere a forti somministrazuini di concimi, difficili da dosare e di effetto quasi sempre aleatorio. Viceversa il mancato equilibrio dovuto a una distanza sulla fila minore dell'ottimale ( di conseguenza pochi punti di competizione ) ; comporterà , dato il continuo vegetare , problemi anche maggiori non facilmente risolvibili. . In questo caso il comportamento vegetativo del vitigno dato il limitato numero di germogli e degli altri fattori sopracitati dà origine a germogli che si sviluppano in modo rapido e che per la loro vigoria favoriscono anche la formazione di un notevole numero di femminelle . Il ritmo di accrescimento rallenterà solo di poco al momento della fioritura e riprenderà in modo sostenuto fino ed oltre l'invaiatura esercitando un effetto competitivo sui grappoli che hanno iniziato il processo di maturazione . La densità della chioma lungo il filare aumenterà accentuando l'ombreggiamento sulle foglie più interne della fascia produttiva . I germogli occuperanno lo spazio sulla strutture e sporgeranno al di sopra di esse , ricadendo verso gli interfilari causando un ulteriore ombreggiamento sulla parte più bassa della parete e sui grappoli. Per migliorare il regime luminoso e favorire la circolazione dell'aria all'interno della chioma , saranno allora necessari interventi ripetuti di cimatura sopra ed ai lati del filare ; tali interventi stimoleranno un ulteriore sviluppo delle femminelle , la cui presenza accrescerà la compattezza delle chioma e la competizione nei confronti dei grappoli . Il ciclo annuale risulterà più lungo e il risultato sarà un ritardo nel processo di accumolo dei carboidrati nelle bacche e una minore lignificazione dei germogli, in definitiva la MANCANZA DI EQUILIBRIO comporterà la necessità di azioni correttive che aumenteranno i costi e non sempre permeteranno di raggiungere i risultati attesi. Se all'inizio dell'invaiatura la pianta è ancora in crescita , l'anno dopo aumenta i germogli, se la pianta si blocca prima dell'invaiatura diminuisci il numero dei germogli. Marcello
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17/02/2010, 19:44 |
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