giusto quello che dici dopa , se da bolzano a palermo mettessimo a disposizione un ceppo ciascuno ecco che avverrebbe quello che si auspica francesco, la grande scala, poi secondo i risultati l'anno successivo se ne fanno 3 ciscuno e negli anni a seguire monitorando i risultati ottenuti si tirano le conclusioni, prima di dare per certo che le soluzioni sono giuste ci vogliono, giustamente come dice francesco, degli spetri certi e duraturi nel tempo.

concludendo non credo che francesco abbia detto delle bestialità, come in tutte le cose per essere certi bisogna sperimentare, sia nel bene che nel male ( come risultante ) ed alla fine confrontare le varie risposte avute.

ciao

Ciao Dopa,
per me le prove non le può fare un singolo, e come hai detto anche te 18 regioni stanno studiando come combattere il mal dell'esca, perché così tante se bastava un singolo agricoltore?
E poi non è vero che le patologie e gli insetti si sviluppano sempre alla stessa maniera, dipendono anche dal clima e quindi dalla zona, vedi mosca dell'olivo, o tignola e tignoletta della vite, ognuno ha il suo areale, non si possono ridurre concetti importanti come questi a piccole prove di campo.
Saluti Francesco

@ Mantavano46,se è giusto quello che dico non può essere giusto quello che dice Francesco, io parlo di un ceppo lui di ettari, uno non può rischiare un ettaro per sperimentare, non l’ho chiamate bestialità, ho detto impraticabili e non possono dare certezze, perché nessuno sperimenterebbe e quindi non si saprebbe mai niente.
@ Francesco, sei bravo a mistificare,io ho detto leggendo le loro conclusioni di 18 regioni che hanno detto fesserie, ad avvalorare quello che ho detto ho portato le conclusioni dei francesi e californiani che affermano quello che dico io.
Continui con la mosca e le tignole, certo che dipende dal clima, ma il processo di vita è lo stesso in America che in Italia, se l’uliva non è morbida l’uovo la mosca non lo depone, la tignola per deporre l’uovo deve arrivare il periodo della fioritura, perché quello che deve nascere deve trovare da mangiare, in America lo depone quando fiorisce l’uva in America, in Italia quando fiorisce in Italia.Tu dici che ogni insetto ha il suo recinto, dici che ogni uno ha il suo areale? Che significa ti spieghi.Cerchi di contribuire per vedere se risolviamo il problema,che è importante. Vi saluto

ciao dopa, un ettaro di terreno è pari a 10.000 mtq. 5 ettari di terreno sono pari a 50.000 mtq. se la matematica non è un' opinione SI in 5 ettari di terreno quante viti si possono installare se da bolzano a palermo ogni coltivatore di vite destinasse un ceppo per la sperimentazione come suggerisci tu non credi che saremmo vicini alla grande scala che dice francesco con il vantaggio di vedere la ricerca in un campo molto vasto io non ho la tua età ma ho imparato che nel discutere i progetti iniziali possono nascere idee che fanno subire delle modifiche al progetto originale e dar vita a forme di cooperazione che accellerano la risposta finale al quesito.

ciao

Ciao Mantovano 46,sto pensando che vuoi fare l'avvocato del diavolo.Mi devi rispondere alle domande che ti pongo. Al risultato della grande scala ci voglio arrivare, ma con un ceppo, che è fattibile,con due ettari a confronto che dice Francesco non è fattibile. A questa Guerra santa che ho posto Francesco e gli altri salvo qualcuno, mi stanno mettendo in ridicolo. Vi sto umilmente dicendo che questo ferro vecchio arrugginito in procinto di andare a deposito che ha sperimentato questo e vi sta dicendo come fare e le difficoltà che ha incontrato e voi l'aiuto che gli state dando è il metterlo in ridicolo.Tu Mandovano vuoi che tutto questo lo vuoi tramutare e dire che Francesco mi sta aiutando a dire la mia stessa cosa.
Rispondimi sul problema del mal dell'esca. Penso che hai seguito la discussione,io ho affermato che 18 regioni hanno concluso, io le ho chiamate fesserie, si sono buttati tutti a dosso,Francesco afferma come fai ad affermare che 18 regioni dicono fesserie, quando poi gli porti i documenti che i francesi e californiani dicono la stessa cosa,fanno finta di niente, continuano a dire quelle fesserie, continuando a far sprecare tempo e denaro ai viticoltori.
Mandovano se avessero trattato a tuo zio cosi già l'avrebbe mandati a quel paese,invece io ho gia quella dose di camomilla che tu parli e sto qui a darti soddisfazione a te e a loro

ciao dopa, appena posso mi rileggo tutto il topic,e dopo ti rispondo, perchè tu mi chiami in causa per il mal dell'esca che non ho seguito e non ho la competenza per commentarlo il mio discorso era improntato sul fatto dei sacchetti e sulla sperimentazione con il bicarbonato di sodio, (che farò).

mio zio ci avebbe invitati tutti nella sua azienda e ci avrebbe detto<<< VEDETE VOI MISCREDENTI QUESTI SONO I RISULTATI DELLE SPERIMENTAZIONI CHE VI SUGGERISCO E CHE VOI TESTONI NON CAPITE>>> ( testoni è un eufemismo)

non voglio fare assolutamente l' avvocato del diavolo, ma cerco di mantenere viva una discussione che trovo molto istruttiva facendola rimanere nei dovuti binari del rispetto reciproco e cercando di comprendere quanto di meglio vi sia nelle varie tesi esposte tutto qui

ciao

Ciao Dopa,
io non voglio mistificare niente, dico solamente che noi lavoriamo con fattori "vivi" quindi più difficili da controllare e da studiare rispetto ad un bullone di acciaio, che viene sempre uguale se fatto a Roma, Berlino o Parigi.
Noi siamo soggetti a tantissime variabili e quindi lo studio deve essere molto ampio, per es. si sa che la mosca dell'olivo diventa sterile se il clima è molto caldo e torrido, sicuramente queste condizioni sarà più facile ritrovarle nella provincia di Palermo che non in quella di Firenze, e quindi una regola di controllo che vale per gli agricoltori palermitani può non valere per quelli fiorentini, e così via si potrebbero fare migliaia di esempi. Io voglio dire solo questo, non che quello che dici è sbagliato, dico che deve essere provato e poi vedere se è possibile applicarlo in tutte le situazioni o solo in alcune.
Saluti Francesco

quella di francesco mi sembra una sacrosanta verità e sono pienamente concorde, non credi dopa

ciao

Quest'anno in un pezzetto di terra incolto (c'erano due peschi ma si son seccati ) ho voluto provare a fare una pergola, è un ibrido tra una pergola romagnole e una trentina, cosa ne pensate?
[img=http://img142.imageshack.us/img142/4696/pergola1.th.jpg]
[img=http://img26.imageshack.us/img26/7144/pergola2.th.jpg]

No Mantovano, quello che dice Francesco non è una verità,secondo me non ve ne accorgete che dite una cosa diversa. Mi spiego:L'insetto, non ha tanti modi per riprodursi,ma anche noi abbiamo un solo modo per riprodurci, possiamo incontrare difficoltà,di tutti i generi ed è quello che dice Francesco.Però se l'uliva non diventa morbida l'uovo non lo depone,cosi la tignola l'uovo lo depone 5-6 giorni prima di fiorire l'uva se no quello che nasce non tra da mangiare,la natura è fatta perfetta se no non c'è ragione di esistere. Vi porto un esempio: In quel grappolo che ho postato c'era un chicco attaccato da tignola,ha mangiato si è nutrito poi si è impupato io non mi sono accorto di niente, quando l'ho tagliato ho visto questo chicco con un buco di tignola la botrite non è attaccata, sapete perchè nel sacchetto non è entrata acqua e corpi estranei e quindi è appassito. Sapete perchè ho trovato quel chicco ,perchè il sacchetto l'ho messo quando stava fiorendo, la tignola già aveva deposto l'uovo.Quello che dite tu e Francesco capita anche a noi di incontrare difficoltà, ma questo non centra niente col discorso che stiamo facendo.
Vi Saluto DoPa