Il cordone speronato non è invasivo, temo però dovrai fae in ogni caso un taglio importante sul legno vecchio.
Io terrei un tralcio nella parte iniziale della pianta, così da avere un possibilità di rinnovo del fusto. Poi, per decidere se usare questo o poter usare ancora il legno vecchio apsetterei la caduta delle foglie, che si veda bene.
Intanto alleva i tralci utili e pulisci dal resto,

Prima di prendere in considerazione il cordone speronato assicurati che anche le prime gemme del tralcio portino grappoli. Ad esempio il nebbiolo (è il mio caso) non fruttifica sui primi 3-4 tralci e se lo poti a cordone non raccogli niente.
Ciao.

Buongiorno a tutti,
e grazie per i consigli che mi avete dato fino ad ora...sicuramente procederò con questo tipo di logica.
Altra domanda??? Una volta deciso la tecnica di allevamento (in autunno) posso adottarla sia sulle viti a bacca rossa che a bacca bianca? E inoltre c'è un modo per riconoscere la specie delle viti? Quando c'era ancora mio nonno a lavorarle ho sempre sentito parlare di sangiovese, ciliegiolo per il rosso e trebbiano, vernaccia per i bianchi e' probabile?
Grazie..

La forma di allevamento sceglila da subito, osservando le piante.
Come ti hanno detto, se la fertilità basale delle gemme è buona puoi scegliere il cordone, altrimenti opti per altro.
Questo per poter fare un'adeguata potatura verde che ti consenta di partire da subito in inverno con la potatura secca giusta.
Se tutte le viti fanno uva dalle gemme in basso puoi adottare per tutte il cordone. Altrimenti le altre forme di allevamento vanno bene a prescindere per tutte le vairetà a grosso modo.
Per riconoscerle serve un ampelografo, altrimenti vai sul registro nazionale delle varietà di vite e provi a confrontare le foto con le tue piante e cerchi di vedere se si assomigliano.

Ciao fufagnolo.
Ti do il mio parere: hai 450 piante che per un certo periodo sono state abbandonate.
le piante sono indubbiamente belle e vigorose, con dei bei fusti e sembrano piuttosto sane.
La forma attuale è l'alberello: TIENI QUESTA FORMA.
Ricorda che l'alberello è la forma primordiale di allevamento della vite, nonché la sua forma naturale di ramificazione.
Quindi il mio suggerimento è di tenere e continuare a mantenere questa forma: qualsiasi altra forma sarà una snaturalizzazione di una vigna che si è consolidata in questo modo.
Tra l'altro, vedendo le foto che hai postato, non mi sembra neanche che ormai i fusti siano adatti a una forma a spalliera, perché per fare ciò dovresti fare dei tagli importanti che fanno MOLTO male alla pianta.
Se invece prosegui e fai potature oculate e sempre rispettose della pianta, e non caricherai eccessivamente le piante, la tua vigna avrà lunga vita e l'uva prodotta sarà sempre di migliore qualità.
In My Humble Opinion, of course.

Ciao

Scusate ma non avevo avuto ancora il tempo per ringraziarvi dei preziosi consigli...Sicuramente per adesso andrò avanti cercando di fare una buona potatura verde dopo di che vedrò come procedere per il meglio dopo la vendemmia.
Ci sentiremo sicuramente molto presto per avere nuovi consigli,mille grazie ancora a tutti!!!!

Salve a tutti,
volevo sapere che tipo di pianta sia e soprattutto come intervenire, grazie.

Che vitigno sia è difficile dirlo, da quella foto li impossibile.
Il tronco che parte lateralmente è inutile e lo eliminerei con criterio.
Dal tronco verticale selezionerei due tralci da fare due capi a frutto e impostare la forma di allevamento desiderata.

No, intendevo dire che è abbastanza insolita come pianta poichè ad ora si presenta con un'enormità di tralci rispetto a tutte le altre piante e pensavo potesse essere vite selvatica o roba del genere....

Dalla foglia non mi sembra selvatico