JeanGabin ha scritto:Dipende un pò anche dalla zona, chiaramente la ripresa vegetativa varia anche in base al clima..
Ciao
Senz'altro...specifico che non volevo mettere in discussione la prudenza di alcuni, che come si dice non è mai troppa Parlavo della mia zona, che è particolarmente fredda....ma grossi danni da gelo invernale se ne vedono rarissimamente
Il 1985 lo ricordo benissimo, ero militare e fu catastrofico anche qui da me in Liguria.... chiaramente se vai lungo qui nella mia zona piange sicuramente .... (lungo con i tempi)
Ragazzi una curiosità collegandomi all'ultimo intervento del buon JeanGabin: voi il pianto primaverile lo considerate così negativo? Dalle mie parti la tendenza è quella di potare il più tardi possibile nelle zone pianeggianti soggette ai ritorni di freddo, e il pianto è quasi sempre garantito...
Ciao Orf, io penso che il pericolo non sia tanto il freddo in sè quanto la possibilità che l'acqua ( o la linfa stessa, nel caso si poti quando è già in circolo nella pianta ) congeli sopra una gemma in via di sviluppo. Per questo a me è stato insegnato di fare tagli obliqui ed opposti alla gemma sottostante, in modo che l'acqua scivoli senza passarci sopra.
Grazie Odisseo....sì in effetti faccio molta attenzione anche io a questo dettaglio....io sapevo che è perchè il pianto, finendo per diversi giorni su una gemma, può danneggiarla o accecarla. Altre problematiche onestamente non ne vedo.....si parlava di uscita di sostanze di riserva, ma con la potatura il fenomeno del pianto si ha in ogni caso
Ha anche una connotazione positiva, il pianto generalmente "lava" la ferita di potatura quindi è minore il rischio che entrino dei funghi dalla ferita (poi si può discutere su quanto sia efficace questo "lavaggio" ma c'è). Sui tralci di un anno più che un taglio obliquo mi dicevano di effettuarlo in corrispondenza dell'internodo successivo all'ultima gemma che vogliamo tenere, a quanto pare sull'internodo c'è una barriera un po' più coriacea che rende più difficoltoso l'ingresso di funghi