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Potatura a sylvoz o casarsa nei primi anni di vita del cordo
Autore |
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AlessioLosi
Iscritto il: 05/01/2017, 20:33 Messaggi: 44
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Negli impianti allevati a Sylvoz o casarsa, quelli in cui esiste un cordone permanente da cui ogni anno vengono selezionati e lasciati un certo numero di capi a frutto, medio-lunghi o lunghi, legati o no, nei primi anni di vita si effettuano comunque potature corte per "svegliare" le gemme basali e aver disponibile l'anno seguente un maggior numero di capi a frutto? Faccio un esempio su un giovane impianto, spero di farmi capire.
Inverno 2018: si seleziona il cordone (in genere per facilitare l'avvolgimento di esso sul filo si elimina la maggior parte delle femminelle, in ogni caso ipotizziamo che semplicità che queste non ci siano - del resto dipende dal vitigno). Primavera-estate 2018: dalle n gemme del cordone si sviluppano n capi a frutto.
Ecco, nell'inverno del 2019 si possono già scegliere i capi a frutto, potando ad una gemma i rimanenti (in modo da svegliare le corone) oppure conviene potare tutto a una (o due) gemme, in modo da svegliare veramente *tutte* le corone? Nel primo caso infatti non è detto che germogli una gemma basale dalle corone degli archetti lasciati.
Spero davvero di essermi spiegato.
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08/03/2018, 0:48 |
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venutoe
Iscritto il: 15/12/2009, 15:38 Messaggi: 331
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la prima che hai detto. supponiamo che tu pieghi due o al massimo te tralci e lasci 2 o 3 piccoli speroni. beh avrai 2 o 3 tralci da piegare per l anno dopo no? non devi fare un cordone speronato....!
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10/03/2018, 18:06 |
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AlessioLosi
Iscritto il: 05/01/2017, 20:33 Messaggi: 44
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Grazie per la risposta!
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19/03/2018, 21:28 |
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