Su vigneti il 110R non da problemi. La Spagna lo pianta già da anni e non ha mai manifestato problematiche, cosa avvenuta invece con 161.49; 3309 (che è oure il secondo portainnesto più diffuso in Francia) e Schwarzmann, tanto che noi in cooperativa da quest'anno non produrremo più Schwarzmann e pochissimo 161.49 mentre il 3309 rimarrà in produzione solo per varietà francesi. HO visto impianti in Russia deperire al secondo o terzo anno con questi portainnesti, mentre altri su 110R (il 420A non è registrato nel est europa) vegetano benissimo e le vigne sono molto in salute. Fortunatamente le barbatelle 110R erano nostre, mentre le altre erano di un paio di concorrenti francesi
Devo dire che se si vuole fare qualità su terreni non vergini il 110R è la soluzione che mi vuiene da dire ottimanel, salvo problematiche di calcare attivo e allora si deve gioco forza ripiegare sul 41B. Abbiamo 4 nuovi portainnesti in sperimentazione, speriamo siano efficaci.
Abbiamo cominciato a piantare qualche vigneto per marze su 110R e per ora non da segni di cedimento nemmeno nei nostri climi.
Il problema della scarsa produttività e durata degli impianti di 110R a mio avviso dipende dal clima. Il legno è lento a partire da noi e le malerbe riescono sempre a copripre prima il terreno riducendo drasticamente la vigoria dei piantonai. Inoltre sospetto sia più sensibile ai diserbanti. Quest'anno provero a pacciamare con una specie di moquette e a lasciare un tralcio da cui far paritre i pampini nuovi (una specie di guyot), così da evitare la formazione della testa di salice che deperisce dopo pochi anni.
L'ideale sarebbe impalcarlo, o produrlo in Puglia e farlo arrivare a Rauscedo a tempo debito. Purtroppo i miei soci sono sordi (servirebbe qualcuno che si proponesse dalla zona).