|
Autore |
Messaggio |
mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
|
In Toscana, dove, per ragioni di necessità qualitativa dell'uve e tipo di terreno, si piantava esclusivamente 420A, si è, da qualche anno, preso a piantare il 110R. Pare che dia risultati analoghi dal punto di vista qualitativo, sia più resistente alla siccità (per disciplinare in molte zone di grandi vini non è quasi consentito irrigare) ed eviti di avere deperimenti improvvisi, specie in terreni non più vergini. Il 420A difatti soffre i terreni stanchi ed è sconsigliatissimo per i rimpiazzi (la vite non vegeta e se lo fa, dopo poco, muore o da segni evidenti di carenze). Nel giro di pochi anni il 110R sta diventando un portainnesto molto richiesto anche in Italia per produzioni di qualità, mentre lo è già in Spagna. Il problema per noi vivaisti è che gli impianti di piante madri portainnesto producono la metà, deperiscono in fretta e le barbatelle sono soggette (in alcuni casi) a iperplasie del callo.
|
17/01/2014, 19:14 |
|
|
|
|
matteodc91
Iscritto il: 04/02/2013, 17:53 Messaggi: 168 Località: Verona
Formazione: STAg
|
Come produzione non posso ancora dire nulla, ma era da qualche anno che non avevo vegetazioni da un metro e mezzo o più il primo anno di impianto. L'irrigazione la farò prossimamente (problemi di burocrazia italiana), ma avendo terreni collinari con scheletro mi sento di provare questo 110R poichè l'SO4 schiatta subito e il 420A non da i risultati sperati
Tutto questo quindi a supporto delle tue parole; la cosa di principale comunque è mantenere la qualità delle barbatelle e non portarsi porcheria nel vigneto (batteriosi, virosi, esca)
|
18/01/2014, 11:53 |
|
|
siff
Iscritto il: 28/08/2011, 12:27 Messaggi: 2620 Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
|
io come portainnesto ho il 420a e il terreno prima era seminato a grano e mais,poi per 5 anni è stato in abbandono e poi lo scassato e impiantato il vigneto!!!è un bel portainnesto!!!sopratutto in terreni dove precedentemente non ci sono stati vigneti...
_________________ DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE
|
18/01/2014, 18:54 |
|
|
Iengo
Sez. Ovini
Iscritto il: 16/07/2010, 15:13 Messaggi: 2614 Località: Ferentino (FR)
|
mortotoccaci ha scritto: . Nel giro di pochi anni il 110R sta diventando un portainnesto molto richiesto anche in Italia per produzioni di qualità, mentre lo è già in Spagna. Il problema per noi vivaisti è che gli impianti di piante madri portainnesto producono la metà, deperiscono in fretta e le barbatelle sono soggette (in alcuni casi) a iperplasie del callo. Avete approfondito lo studio in merito al deperimento delle piante madri del 110R . Magari, puo' dipendere esclusivamente dalle caratteristiche del terreno od altre. Questo deperimento accertato, se si dovesse manifestare anche nel portainnesto in produzione (vite innestata), si potrebbero verificare seri problemi sul vigneto.
|
21/01/2014, 19:02 |
|
|
mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
|
Su vigneti il 110R non da problemi. La Spagna lo pianta già da anni e non ha mai manifestato problematiche, cosa avvenuta invece con 161.49; 3309 (che è oure il secondo portainnesto più diffuso in Francia) e Schwarzmann, tanto che noi in cooperativa da quest'anno non produrremo più Schwarzmann e pochissimo 161.49 mentre il 3309 rimarrà in produzione solo per varietà francesi. HO visto impianti in Russia deperire al secondo o terzo anno con questi portainnesti, mentre altri su 110R (il 420A non è registrato nel est europa) vegetano benissimo e le vigne sono molto in salute. Fortunatamente le barbatelle 110R erano nostre, mentre le altre erano di un paio di concorrenti francesi Devo dire che se si vuole fare qualità su terreni non vergini il 110R è la soluzione che mi vuiene da dire ottimanel, salvo problematiche di calcare attivo e allora si deve gioco forza ripiegare sul 41B. Abbiamo 4 nuovi portainnesti in sperimentazione, speriamo siano efficaci. Abbiamo cominciato a piantare qualche vigneto per marze su 110R e per ora non da segni di cedimento nemmeno nei nostri climi. Il problema della scarsa produttività e durata degli impianti di 110R a mio avviso dipende dal clima. Il legno è lento a partire da noi e le malerbe riescono sempre a copripre prima il terreno riducendo drasticamente la vigoria dei piantonai. Inoltre sospetto sia più sensibile ai diserbanti. Quest'anno provero a pacciamare con una specie di moquette e a lasciare un tralcio da cui far paritre i pampini nuovi (una specie di guyot), così da evitare la formazione della testa di salice che deperisce dopo pochi anni. L'ideale sarebbe impalcarlo, o produrlo in Puglia e farlo arrivare a Rauscedo a tempo debito. Purtroppo i miei soci sono sordi (servirebbe qualcuno che si proponesse dalla zona).
|
21/01/2014, 19:25 |
|
|
cosmo62
Iscritto il: 19/06/2013, 2:49 Messaggi: 161 Località: Gaeta (LT)
Formazione: laurea
|
mortotoccaci ha scritto: . . . . Il 420A difatti soffre i terreni stanchi ed è sconsigliatissimo per i rimpiazzi (la vite non vegeta e se lo fa, dopo poco, muore o da segni evidenti di carenze). Nel giro di pochi anni . . . questo è un vero problema: il terreno (argilloso e siccitoso, ma irrigabile) dove ho le viti non le vedeva da 50 anni o più, poi ne ho messe diciamo da 5 anni, ma quelle col 420A soffrono (il montepulciano vcr100 su 420 di 5 anni produce si e no); quest'anno al vivaio ho trovato quasi tutti portinnesti 420A per le qualità che mi interessavano, e una, il GrecoTufo, l'ho voluta comprare lo stesso per rimpiazzare dei filari di talee franche infruttuose; ma allora mi devo aspettare che farà la fine descritta qua sopra? datemi un consiglio perchè prima della ripresa vegetativa ci potrei piantare affianco delle marze di selvatico locale per innestarcelo su tra uno o due anni. Come faccio a capire se rischio quanto descritto sopra?
|
29/01/2016, 21:00 |
|
|
mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
|
Non è detto. Dipende molto dal tipo di terreno. Bisogna ovviare nel caso con concimi fogliari adeguati.
|
02/02/2016, 12:52 |
|
|
sorbada81
Iscritto il: 25/11/2013, 15:03 Messaggi: 44 Località: Cagliari
|
Cosa ne pensate del portainnesto 779P per terreni siccitosi usato per uva da tavola a uso domestico? Ho letto che non è compatibile con il moscato d'amburgo...cosa significa? Che la pianta stenta a crescere o ha difficoltà in produzione?
|
08/02/2016, 22:55 |
|
|
mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
|
Penso tutto il male che si possa pensare. Non ha affinità, coiè non funziona bene la comunicazione tra marza e soggetto per semplificare le cose. La vite stenta e muore. Il 779P è un portainnesto in disuso.
|
09/02/2016, 19:26 |
|
|
sorbada81
Iscritto il: 25/11/2013, 15:03 Messaggi: 44 Località: Cagliari
|
Per fortuna esiste questo forum che mette in comunicazione piccoli appassionati come me con esperti come voi...grazie 1000 chiarissimo
|
09/02/2016, 20:34 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 15 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|