Buonasera, coltiviamo un paio di ettari in Trentino assieme ad altre varietà, con risultati oserei dire lusinghieri, a distanza di un decennio dall' impianto e varie messe a punto per trovare il giusto equilibrio vegetativo limitando così al massimo gli interventi agronomici in stagione estiva e i conseguenti problemi sanitari ; se lo ritiene opportuno , dato che abbiamo diversi cloni abbinati ad un paio di portainnesti, KOBER 5BB ed SO4, le posso dare indicazioni più approfondite. Grazie e in bocca la lupo !!
grazie angicos....che cloni avete voi???..io pianterò....purtroppo in ritardo data la stagione...CL 114, CL 777, CL 828, CL 943 con 420A presi in France e PN 20-13 con SO4 preso in Luxembourg. L' SO4 lo metto in una parte di terreno profondo circa 2-3 m con una percentuale di 20% limo, 20% argilla e 60% di sabbie. Il 420A lo metto in un altro terreno più pendente profondo circa 1-1,50 m 13% limo 12% argilla e 75% di sabbie.
L'esposizione "Nord-Est" non è certo il massimo per qualsiasi vigneto, compreso il Pinot Nero, anche se non ama molto le temperature elevate. Rimaniamo in attesa di conoscere i primi dati di impianto e, più in là, i dati produttivi e qualitativi. Saluti e buon lavoro.
altomugello ha scritto:grazie angicos....che cloni avete voi???..io pianterò....purtroppo in ritardo data la stagione...CL 114, CL 777, CL 828, CL 943 con 420A presi in France e PN 20-13 con SO4 preso in Luxembourg. L' SO4 lo metto in una parte di terreno profondo circa 2-3 m con una percentuale di 20% limo, 20% argilla e 60% di sabbie. Il 420A lo metto in un altro terreno più pendente profondo circa 1-1,50 m 13% limo 12% argilla e 75% di sabbie.
li ho presi a Charchenne "nord Bourgogne" e Luxembourg perchè così le barbatelle erano abituate a climi un pò più rigidi, perchè loro hanno molta piu esperienza con il pinot noir e perchè alcuni cloni non è facile trovarli in Italia.
ho quasi terminato l'impianto. Non ho usato la forchetta ma ho fatto le buche con la vanga. Nel fondo delle buche ho messo 2 pugni di torba...l'ho fatto per avere un tipo di terreno a contatto con le radici che possa trattenere l'umidità che secondo me per i primi tempi è importante data la stagione difficile. Le barbatelle sono state con le radici immerse nell'acqua per circa 70 ore prima dell'impianto. Le buche non sono molto profonde...le barbatelle francesi sono più corte di quelle italiane. L'impianto è di 80 cm fra una pianta e l'altra e di 280 cm da una fila all'altra.
Ciao, produco barbatelle e ho anche un vigneto di Pinot Nero, diversi cloni per prelevare marze per l'innesto. Col Pinot Nero bisogna stare molto attenti con i cloni, infatti in Francia, Trentino Alto Adige e al nord lo si vinifica come base spumante per fare lo champagne. Invece in altre zone, come semrpe Trentino Alto Adige o Oltrepò pavese lo si vinifica in nero, in purezza. Ecco, vi sono cloni più adatti alla vinificazione in bianco per spumante, che si vendemmiano prima e mantengono un acidità più elevata; ed altri adatti alla vinificazione in nero, che producono maggiori antociani e danno struttura. Quelle che posso consigliare è, intanto di scegliere cloni per la vinificazione in nero nel tuo caso, e poi di mescolarne un buon numero, così da garantire un bouquet maggiore al tuo vino. Tieni presente (e lo dico a mio discapito), che i cloni, sì aiutano, ma poi, possono dare risultati molto diversi a seconda del terreno in cui si piantano e del sistema che viene usato, anche a distanza di pochi chilometri. Che le barbatelle fatte in Francia siano poi più acclimatate per climi freddi ... sorvoliamo. Il problema invece delle barbatelle francesi è che loro le hanno di 32 cm e per zone collinari, fortemente piovose, non vanno bene. Con nostre barbatelle di 32 cm abbiamo avuto problemi di dilavamento delle stesse, non ti dico il casino. Spero non sia il tuo caso. Vinificato in nero, anche in terreni siccitosi, si ottengono risultati ottimali, con un vino di corpo, specie se passato in barrique. Dipende dall'abilità del cantiniere. Conosco un azienda in Friuli nelle grave che fa un prodotto eccezionale, da non crederci.