quest'anno ho deciso di avventurarmi nella produzione di un pò di vino ad uso personale.
il mio terreno si trova sull'Etna, sui 700 metri s.l.m. su terreno sabbioso vulcanico, clima caldo specialmente in estate!
in febbraio 2011 ho acquistato 50 barbatelle di NERELLO MASCALESE, che ho piantato su 4 file.
i filari distano 170 cm l’uno dall’altro e la distanza delle viti sulla fila varia dagli 80 ai 110 cm, con un’altezza del cordone da terra di 50 cm.
i pali hanno il primo filo di ferro zincato a 50 cm e poi partono 3 binari doppi a distanza di 25 cm in altezza.
il trattamento che ho fatto in maggio/giugno e' stato con zolfo ramato 5% ripetuto dopo qualche pioggia ed ho effettuata una pacciamatura con paglia verso maggio che aiuta a combattere la siccità.
devo dire che ho lasciato fare alla natura, non intervenendo assolutamente, ma limitandomi a guardare più che altro x ignoranza e timore di fare qualche errore compromettente!
recentemente avendo letto qualcosa qua e là ho provveduto a rimuovere i numerosi gettiti che ho trovato alla base di ciascuna vite, preferendo principalmente di lasciare un solo gettito che dovrebbe essere quello definitivo, per altre viti non ho saputo decidere quale rimuovere rimandando la cosa.
quello che notato è lo sviluppo delle viti che e' assolutamente disomogeneo in termini di crescita in altezza. sto allegando delle foto per rendere meglio l'idea.
come vedete mi ritrovo con alcune viti proprio basse ed altre incredibilmente alte. forse fin troppo?
in alcune, ma solo in alcune basse, ci sono le foglie come secche?
devo dire infine, che come forma di allevamento, inizialmente ero orientato nella forma ad Y diciamo, non ricordo come si chiama, ma ho anche letto della possibilità di fare il cordone speronato. o si può fare un sistema "misto"?
insomma non so decidere, ogni consiglio, ogni rimprovero è ben accetto!
quindi lascio a voi la parola.