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piante da sostituire 
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salve a tutti, visto che le viti che andrò a sostituire sono tante, vi chiedo come fare.
Quando sostituisco le piante è necessario un anno di riposo del terreno per evitare malattie di trasmissione dovute all'apparato radicale, oppure si può fare subito?
E' meglio la barbatella innestata o la vite selvatica da innestare l'anno venturo?
come procedere?


20/01/2015, 16:47
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Il problema non è il passaggio di malattie, ma la concorrenza delle viti vicine alla nuova e un certo grado di fitotossicità delle radici vecchie rispetto alle nuove (almeno così sostengono i soloni che ci governano).
Quindi, se aspetti un anno è sempre meglio perchè il terreno si riposa, si rigenera e le radici vecchie muoiono. Però si può anche fare subito.
La cosa importante è fare un bel buco e possibilmente smuovere più terra possibile in profondità tagliando le radici delle piante vicine. Se aspetti un anno tieni diserbato il buco e smosso. L'ideale sarebbe una trivella apposita che si vede su internet ma costa 4 mila euro. :lol:
Nel fondo del buco poi puoi, per agevolare il tutto, buttare concime organico (che non sia a contatto diretto con le radici però, ma ci sia sempre uno strato di terra che li separa). E, volendo, altre sostanze di varia e dubbia utilità come la leonardite o le micorrize. Tutte cose che mi sa costano parecchio.
Quindi procedi all'impianto e, pare da sperimentazioni più o meno scientifiche, che la radice lunga aiuta a far vegetare di più il rimpiazzo. Bada bene che la radice deve essere distesa e non avere lembi che puntano in alto. Inoltre il buco va ben chiuso e, naturalmente, innondato di acqua.
Ricordarsi poi durante l'anno che la nuova vite non ha la capacità di assorbire delle vicine e quindi, all'occorrenza, va aiutata con innaffiamenti suppletivi e concimazioni personalizzate al piede e fogliari.
Naturalmente piantare una talea franca per poi innestarla per quanto riguarda i rimpiazzi mi sembra una scelta inappropriata. Barbatella innestata e, se l'impianto è piuttosto vecchierello, su 1103 Paulsen, il portainnesto vigoroso per eccellenza.
La nuova barbatella andrà lasciata quanto prima con un solo germoglio da portare in alto e pulita sempre dalle malerbe, possibilmente senza diserbare anch'essa (pratica che succede più spesso di quello che si creda :oops: ).


20/01/2015, 19:18
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l'impianto è avvenuto nel 2012, pertanto giovane. Ed ero peraltro intenzionato a non dare acqua ai nuovi impianti se possibile.


20/01/2015, 22:55
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Ragione di più per procedere con piante già innestate e non perdere tempo per qualche euro di differenza. L'acqua aiuta le nuove piante a recuperare. Dovresti bagnare solo quelle eventualmente, anche con la botte con cui tratti con una gomma attaccata alla pompa passando per i filari. COn un impianto 2012 anche un portainnesto diverso può recuperare facilmente. Il problema è l'ombreggiamento. Se resta all'ombra la nuova pianta farà più fatica.


21/01/2015, 7:45
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e se invece mettessi americano? cosa cambierebbe?
Non sarebbe più motivato a raggiungere la profondità con le radici?
Mi sapreste dire quali sono le operazioni da fare per la rimozione?
Attrezzi e medicinali? Va bene la calce in polvere nel buco dove rimuovo la vite?


21/01/2015, 19:55
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Ovviamente posso piantare subito una volta acquistate le barbatelle o è meglio metterle a bagno una notte intera in acqua?


21/01/2015, 20:30
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Se metti una talea non innestata devi aspettare un anno che cresca e poi fare l'innesto e vedere come va. I casi di successo sugli innesti in campo non sono altissimi. Ma, ponendo che vada bene, devi poi far crescere la vite come detto sopra. Sicchè nel migliore dei casi perdi due anni.
La barbatella innestata ha le radici di americano e quindi dal punto di vista radicale non cambia nulla.
Una volta rimossa la cosa migliore è arieggiare il più possibile il terreno, comunque smuoverlo in profondità anche se si procede subito al cambio della fallanza. La calce non l'ho mai usata ne la userò mai, magari altri hanno esperienze diverse in merito. Ricordo c'era un post su questo.
Ripeto, se vuoi puoi concimare con stallatico il fondo della buca, quindi terra e vite o aggiungere (anche a contatto con le radici) leonardite (ma a me ha deluso parecchio) e (mi dicono) le micorrize che sono funghi che si legano alle radici e aiutano la pianta (ma personalmente non li ho mai usati) La leonardite costa, il resto non so. Se avessi una trivella (magari con punta che smuove solo il terreno) una passata prima dell'impianto non farebbe male. E poi l'acqua è fondamentale.


21/01/2015, 20:47
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