Salve. La scorsa settimana ho potato la mia vite di uva bianca da tavola ( non conosco di preciso la qualità) ho conservato alcune talee da impiantare in un posto diverso, la domanda che vi pongo e :per quanto tempo posso conservare le suddette (ovviamente le ho messe in un panno umido in cantina) prima di essere impiantate perche vorrei aspettare ancora un pò magari che passino queste temperature rigidi, e prima di impiantarle bisogna fare qualche accorgimento magari disinfettare le talee? E in che modo?Grazie.saluti.
Dovresti metterle in un secchio con della sabbia umida, un sacchetto sopra a mantenere l'umidità, così radicano, oppure potevi metterle a dimora coperte di terra e poi scoprirle a fine febbraio, dalla parte dove radica devi tagliare appena sotto il nodo.
I vitigni europei, fino al 1863, sono sempre stati moltiplicati per talea o propaggine. L'innesto non era giudicato necessario. Dopo tale data, però, in Europa arrivò la fillossera della vite o Daktulosphaira vitifoliae (Fitch, 1856), un afide che provocando la formazione di galle nelle radici delle viti europee ne causava la morte. Solo in Italia, a partire dal 1879, andarono perduti così oltre 2 milioni di ettari di vitigni. Si tentò quindi la strada dell'incrocio tra viti europee e viti americane, con la successiva nascita dei cosiddetti ibridi produttori primari. In seguito la loro vinificazione venne abbandonata o addirittura proibita a causa da un lato di alcune caratteristiche organolettiche e chimiche dei vini da esse derivati, e dall'altro dalla preferenza dei viticoltori per la coltivazioni di vitigni europei innestati su vite americana, cosa questa che rendeva anche le nostre varietà immuni alla fillossera.
Dovresti innestare su vite americana e il perchè è spiegato nei righi di sopra, il fatto che hai un pianta non innestata correttamente ma che fruttifica non può diventare una regola.
Lampa ha scritto:Dovresti innestare su vite americana e il perchè è spiegato nei righi di sopra, il fatto che hai un pianta non innestata correttamente ma che fruttifica non può diventare una regola.
Bisognerebbe sapere la zona e il tipo di terreno... Come ho già avuto modo di dire, nel napoletano ed in particolare nei terreni di origine vulcanica, la fillossera non è mai arrivata e ci sono ancora vigneti a piede franco. Il mio vigneto (modesto x uso personale) è composto per il 90% da viti a piede franco. Non so quante altre zone ci siano in Italia immuni da fillossera ma, in linea di massima pare che i terreni abbastanza sciolti (sabbiosi) ne ostacolino lo sviluppo.
Ringrazio tanto Sergios e Lampa per la sua dettagliata spiegazione, tengo a precisare che io non punto assolutamente ad un vigneto, ma quella che ho e solo una spalla di 3 mt x 2 quindi potete capire e piu per sfizio che per altro, ma allo stesso tempo nutro grande soddisfazione mettere in tavola per uso personale un po della mia uva, questo e quanto.
E' vero ci sono zone meno esposte alla fillossera, capisco anche che avere un vigneto o una pianta che sia, a scopo amatoriale ne comporti una gestione hobbistica senza grosse preoccupazioni in caso di danni, ma ragazzi parliamo di innestare delle barbatelle, una pratica molto semplice e banale, senza tener conto delle barbatelle vendute già innestate, non parliamo di fertilizzazioni costose, di lavori pesanti in vigna, o di prodotti con forti controindicazioni per la salute umana, e allora perchè rischiare di compromettere le proprie piante?
Salve, è la mia prima volta che provo a propagare una vite per talea, le ho messe in bottiglie di plastica circa due mesi fa. Da un paio di giorni in alcune di esse sono uscite questi bozzoli. Più o meno quando posso controllare se sono Nate radici?