Lampa ha scritto:
I vitigni europei, fino al 1863, sono sempre stati moltiplicati per talea o propaggine. L'innesto non era giudicato necessario. Dopo tale data, però, in Europa arrivò la fillossera della vite o Daktulosphaira vitifoliae (Fitch, 1856), un afide che provocando la formazione di galle nelle radici delle viti europee ne causava la morte. Solo in Italia, a partire dal 1879, andarono perduti così oltre 2 milioni di ettari di vitigni. Si tentò quindi la strada dell'incrocio tra viti europee e viti americane, con la successiva nascita dei cosiddetti ibridi produttori primari. In seguito la loro vinificazione venne abbandonata o addirittura proibita a causa da un lato di alcune caratteristiche organolettiche e chimiche dei vini da esse derivati, e dall'altro dalla preferenza dei viticoltori per la coltivazioni di vitigni europei innestati su vite americana, cosa questa che rendeva anche le nostre varietà immuni alla fillossera.
Dovresti innestare su vite americana e il perchè è spiegato nei righi di sopra, il fatto che hai un pianta non innestata correttamente ma che fruttifica non può diventare una regola.
Per anni ho fatto talee di falanghina, trebbiano Montepulciano, Bellone. Solo perché me lo consigliavano i vecchi di qua. Anche se all’inizio può fruttificare qualche anno poi la fillossera arriva e vedi che la pianta deperisce piano piano e si secca. Che qui abbiamo fillossera lo sanno esperti del nord che me lo hanno detto, da allora sempre portinnesto. Altrimenti é fatica quasi certamente sprecata.