mortotoccaci ha scritto:Ciao, la secondaria è più pericolosa perchè è sporulante, e hai un inoculo di infezione dentro il vigneto. Vediamo se Alessandro ti risponderà in maniera più tecnica....
Grazie della fiducia, ma le sole cose che potrei aggiungere riguardano aspetti dell'epidemiologia del patogeno in argomento.
La pericolosità delle infezioni secondarie
de facto è legata innanzitutto alla fase fenologica della vite e ai parametri termo-igrometrici, inoltre in questo periodo dell'anno (maggio-giugno) il potenziale infettivo delle oospore svernanti è ancora elevato, dunque si possono anche verificare sovrapposizioni dato che l'incubazione (periodo che va dal contagio alla comparsa dei sintomi e successiva sporulazione) va da un minimo di 4-5 giorni a un paio di settimane. Possiamo aggiungere che a differenza delle infezioni primarie, le quali richiedono di regola una pioggia infettante, quelle secondarie possono essere anche indotte da una semplice bagnatura da rugiada/nebbia.
Dunque nel senso di quanto sopra descritto si possono considerare più pericolose; c'è poi pure il fatto che le infezioni conidiche (=secondarie) possono ripetersi anche una quindicina di volte nel corso della stagione.
Nel biologico la difesa, in condizioni climatiche favorevoli alla malattia, è certamente problematica visto che l'unico fungicida effettivo è il rame (il quale oltretutto ha limiti di impiego; stanno uscendo nuovi formulati a basso titolo tuttavia dotati di buona persisteza a valida attività biologica). Si cerca di migliorare integrando con prodotti di origine naturale in grado di indurre resistenza (laminarina, cerevisane), ancora intervenire in fase di sporulazione conidica (quando compare la muffetta bianca) con fungicidi di contatto - sempre botanici - come l'olio essenziale di arancio dolce; al Mach hanno avviato sperimentazioni con impiego di olio essenziale, estratto di salice e chitosano ma quando non miscelati con rameici non danno risultati significativi.