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Peronospora larvata 
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Ho un attacco tardivo di peronospora, ho smesso di fare i trattamenti il 30 luglio, come potrei prevenirla per il prossimo anno ?


17/09/2017, 15:38
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E' un argomento che è difficile esaurire in poche righe, nel senso che esiste più di un criterio di lotta con relativa scelta di presidi fitosanitari, ciò anche in funzione se si coltiva in biologico o con disciplinare di produzione integrata.
Intanto occorre capire sei un hobbista o professionista (suppongo il primo, diversamente non chiederesti consigli) e con che mezzi conduci il vigneto (intendo con mezzi meccanici).
Giusto per darti un'idea dello stato dell'arte, si inzia in ogni caso a trattare in coincidenza con l'infezione primaria (il criterio ancora valido è la regola dei tre 10, ideata dal prof. Baldacci nel 1947, e poi l'infezione può essere seguita secondo le tabelle del prof. Goidànich, ma attualmente tutti questo è stato integrato in modelli previsionali gestiti con sofware; inoltre Enti/Associazioni monitorano l'evoluzione della malattia e trasmessono informazioni ai viticoltori aderenti via SMS o altro).
Successivamente si tratta in dipendenza dall'andamento climatico: nella difesa detta del turno biolgico i successivi interventi vengono calcolati in base alla durata del periodo di incubazione secondo il succitato metodo Goidanich; nel metodo a calendario si interviene a turni fissi in base al tempo di copertura dei prodotti utilizzati.
La scelta dei prodotti da impiegare va valutata in relazione alla fase fenologica delle vite e all'andamento meteo: ne esistono di copertura a titolo preventivo consigliabili contro l'infezione primaria (es. i tradizionali rameici), mentre dopo allegagione si preferiscono gli acuprici per evitare fitotossicità; ci sono poi i sistemici (proteggono la vegetazione in accrescimento per alcuni giorni, da usarsi con parsimonia per evitare l'insorgenza di resistenza nel patogeno).
Se hai domande più ristrette nel merito volentieri cerco di illustrarti quello che so.


17/09/2017, 22:14
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Ciao Alessandro, ho 900 mq di vigneto ad uso familiare, ho dato zolfo e rame anche ogni 4 giorni ( a seconda delle condizioni meteo alle quali ti riferisci, è ho sempre dato la ricopertura nelle rare piogge) ho cominciato ad aprile fino alla fine di luglio, e fino alla fine di agosto i grappoli erano sanissimi, oggi ho visto che un 10-15% dei grappoli presenta parte dei grappoli con sintomi della peronospora.
In genere non uso sistemici, tranne quando la pressione è alta, ma quest'anno non ha piovuto quasi mai e per la peronospora ho usato solo la copertura del rame.
Volevo solo capire se può essere entrata prima o dopo, le foglie non hanno sintomi di peronospora.


18/09/2017, 0:25
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Quindi sulle foglie non hai sintomi di 'peronospora a mosaico' mentre sui grappoli è presente la forma 'larvata' con imbunimento - avvizzimento dell'acino e senza evasione del patogeno con le caratteristiche efflorescenze, con grappoli ancora sucettibili (= invaiatura non completa). Puoi mettere qualche foto possibilmente particolareggiata? (Talvolta la larvata viene confusa con il black rot da Guignardia bidwellii: vd. foto su Chardonnay a luglio di quest'anno in Veneto)
Escluderei infezioni primarie data la stagione avanzata: per intenderci ad es. in Lombardia i modelli previsionali dava a metà luglio una disponibilità assai bassa di oospore per l'infezione primaria, per contro veniva consigliato di cautelarsi contro la larvata sui grappoli da inoculo secondario. Di regola la larvata si manifesta dopo min 3 max 7 giorni dopo la pioggia infettante a cui è strettamente collegata, dunque dovresti fare memoria per ricostruire.
Non so che uva coltivi e la relativa maturazione, ma di norma la difesa antiperonosporica viene protratta fino a che il grappolo non è più suscettibile.


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18/09/2017, 1:15
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Queste sono le foto, a me sembra venuta fuori nelle ultime 3 settimane mi sembra peronospora. Le viti sono tardive, sempre vendemmiate fine settembre primi ottobre.


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18/09/2017, 9:14
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Direi anch'io peronospora larvata, anche perché dalle tue parti il black rot non dovrebbe esserci e tendenzialmente colpisce l'intero grappolo, mentre dalle tue foto il disseccamento degli acini è sempre parziale. Un ulteriore controllo che puoi fare è osservare con una lente contafili un acino malato: se fosse black rot è possibile riscontare le fruttificazioni in forma di puntini neri (picnidi: vd. foto), e ancora nella p. larvata gli acini colpiti si staccano facilmente mentre nel black rot offrono più resistenza (ti metto in calce la descrizione dell'evoluzione dei sintomi del black rot su grappolo).
Nella larvata l'infezione si sviluppa solitamente dal pedicello dove si sono ancora stomi, poi il fungo rimane "intrappolato" nell'acino. Nel tuo caso è decisamente tardiva, forse complice l'anomalo andamento climatico di questa estate; ci sono cmq state piogge poco prima che notassi l'insorgenza dei sintomi? Durante una visita che feci tempo fa alla Fondazione Mach di S.Michele all'Adige mi dissero che la peronospora è "imprevedibile", e infatti capita di leggere in rete segnalazioni di p.larvata anche con scarsità di piogge, dunque può anche essere che una elevata umidità o nebbie possano far sviluppare oospore già presenti da precedenti infezioni passate inosservate.

Il consiglio che viene dato contro questa infezione tardiva è di trattare, nella fase finale della difesa antiperonosporica fintanto che il grappolo è fenologicamente suscettibile, con prodotti che offrono più garanzie dei tradizionali formulati rameici (solitamente impiegati nei trattamenti finali), ad es. a base di dimetomoph (è citotropico), oppure zoxamide (ha un'ottima affinità con le cere degli acini) e rame (ci sono diversi prodotti commerciali già coformulati), con turni al massimo di 18 giorni.


Black rot. Dapprima l’acino evidenzia piccoli puntini di colore bianco sporco, attorno ai quali si sviluppa una zona bruna che si estende velocemente all’intera bacca. Dopodiché appaiono macchie color marroncino, seguite dall’espressione dei picnidi sottoforma di puntinature nere. Il colore dell’acino devia verso il viola, la bacca perde di turgore evidenziando una caratteristica “rientranza” verso il centro


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18/09/2017, 12:50
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ciao Alessandro, unica pioggia quella del 12 agosto, ma non ha fatto 10 mm poi a settembre ma ti posso assicurare che il 30 agosto era tutto apposto, forse uno o due acini per grappolo, ma nulla di sintomatico credimi. Io a meno di 30 giorni dalla raccolta per principio non do nulla, preferisco tenermi la peronospora. Il mio dubbio era semmai di avere tralasciato qualcosa all'inizio dei trattamenti, o avere smesso troppo presto, forse avrei dovuto dare una ricopertura il 13 agosto ????


18/09/2017, 19:06
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a me non sembra per nulla peronospora larvata!!!! a mio parere sono danni da scottature ed eccesso di calore


18/09/2017, 21:18
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La condizione dei 10 mm di pioggia è empirica, si riferisce in particolare all'infezione primaria e svolge soprattutto la funzione di disperdere i macro-zoosporangi delle oospore invernali più che di favorine la germinazione (che si ritiene dipenda pittosto da altri fattori come la profondità delle foglie nel terreno e il loro grado di imbibizione), inoltre il patogeno verosimilmente si adatta alle condizioni ambientali locali e infine le zone soggette a abbondante rugiada sono da assimilare a zone piovose. Per le infezioni secondarie si può tener conto della regola di Blaeser (prodotto tra valori della temperatura media e ore di bagnatura superiore a 50).

Ora tu di fatto segui una difesa basata sui turni fissi con prodotti di copertura a scopo preventivo, rinforzando in caso di pioggia, però hai trascurato di farlo dopo la piogga del 12 agosto, e sei hai adesso un attacco di p.larvata rimane quel fatto il più logico motivo per interpretare tale attacco.
Per tornare alla domanda iniziale e concludere, io penso che con grappoli ancora suscettibili, sia opportuno un trattamento finale con un antiperonosporico adatto in funzione della p.larvata.

Scusa se ti ho fatto troppa teoria che magari anche tu ben conosci, ma il tuo caso mi ha fornito spunto per rivedermi un po' di cose sulla difesa antiperonosporica e spero che ciò cmq ti sia stato di una qualche utilità.

Ciao


18/09/2017, 22:23
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venutoe ha scritto:
a me non sembra per nulla peronospora larvata!!!! a mio parere sono danni da scottature ed eccesso di calore


Io direi che sono vere quattro cose:
1) tutto è possibile
2) immagino che Marco conosca il suo vigneto pianta per pianta da anni, dunque giudico affidabile la sua valutazione
3) Marco ci ha riferito che fino al 30 agosto tutto andava bene, dunque dubito che in settembre ci sia stato uno scoppio di calore (in ogni caso l'insolazione astronomicamente non è la stessa di luglio)
4) l'eccesso di calore e/o i colpi di sole per ragionamento diagnostico dovrebbero manifestarsi o generalizzate sul grappolo o sulla porzione più esposta, cosa che non mi pare riscontrabile nelle foto postate (metto cmq un paio di foto illustrative di questo tipo di danno).


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18/09/2017, 23:40
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