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Re: Peronospora larvata

21/09/2017, 1:05

Per tutti e Admin

Un utente mi ha scritto di non accettare polemiche invitandomi a rimanere nel forum (pare che più d'uno, di profilo professionale o scientifico, lo abbia fatto per tali motivi). Sono parecchi anni che frequento forum sociali sul tema di piante e dintorni, so che sono cose che capitano (anche perché favorite dall'anonimato...come ben illustrato dal personaggio di Crozza Napalm51 :o ); ora a me non disturba il contraddottorio scientifico, che è sale della conoscenza, quando invece si va sul personale, si usa il triplo punto esclmativo etc. evito la reciprocità, anche se come vedete la parola non mi manca ma non cerco di averla per ultimo.
Da tale suddetta frequentazione ho ricavato in buona sostanza un favorevole giudizio su questo tipo di comunicazione sociale; vero che certe discussione scadono in chat o appunto in polemiche, ma in generale circolano informazioni utili e si può fare buona divulgazione scientifica. E' esattamente con tale atteggiamento mentale che mi raffronto, cercando di offrire quanto e quello che so, ma spesso ricevendo io utili informazioni o possibilità di correggermi o imbattermi in fatti di rilievo scientifico (ad es. recentemente ho veduto su forum giardinistico foto di galle da eriofide che ho supposto nuovo per l'Italia: ho contattato un docente dell'Università di Bari specialista che mi ha confermato il sospetto, anzi ci stava lavorando sopra e provvederà alla segnalazione di rito al Ministero, anche se per fortuna non si tratta di organismo da quarantena EPPO).
Mi accorgo di aver esondato :roll: e di essere andato alquanto OT, ma poiché avevo omesso di prentarmi all'atto dell'iscrizione prego di prendere tutto ciò come una presentazione e di perdonarmi. Grazie.

P.S. Correggo un refuso nel precedente messaggio sul dato pluviometrico: 0,7 sono ovviamente cm e non mm

Re: Peronospora larvata

21/09/2017, 12:33

Pur non essendo un moderatore (che credo nemmeno esista per la sezione vite, nonostante siano indicati dei nickname), invito chiunque frequenti il forum a tenere un comportamento decoroso verso tutti quelli che leggono e scrivono all'interno della sezione vite. Personalmente mi piace molto seguire le discussioni, poco tempo addietro è nato un battibecco tra due utenti che ha portato entrambi ad abbandonare il forum. In particolare per uno di loro,(non so se continui a leggere), mi è dispiaciuto moltissimo vista la preparazione, la disponibilità e ci tengo a sottolineare l'educazione dello stesso nei riguardi del resto dell'utenza. Non vorrei si ripetessero gli stessi errori ora e in futuro.

PS: il forum è aperto a tutti, dagli utenti più esperti agli hobbisti e ciascuno di loro ha diritto a scrivere le proprie idee, esperienze, teorie ecc... nel rispetto degli altri, sta a chi legge capire che parliamo di un forum amatoriale, e i vari consigli che vengono dati devono essere presi con le pinze, visto che se vogliamo una consulenza tecnica "adeguata", non è questa la sede adatta in cui cercarla.

Buona giornata a tutti voi.

Re: Peronospora larvata

03/07/2018, 20:09

Buonasera a tutti. Leggo con interesse questo scambio di informazioni.
Qui nel Lazio, succede che la peronospora larvata si presenta verso il 23 / 25 giugno poi però diversi tecnici dicono che la peronospora sia entrata nel grappolo verso maggio perché non poteva entrare per altre vie in quanto gli stomi erano chiusi. A voi torna questa teoria?
Per quanto mi riguarda, la peronospora si è presentata in seguito ad una pioggia serale (20 giugno) che ha tenuto bagnata la vigna fino alla mattina (parliamo tra l'altro di un fondovalle). L'ingresso del fungo è avvenuto tramite il peduncolo e poi ovviamente il fungo non è riuscito ad emettere i conidi. Tra l'altro se in vigna non si curano tutte le foglie, avrò una densità di zoospore elevata e trovare qualche stoma aperto diventa più semplice.

Re: Peronospora larvata

04/07/2018, 0:35

GiulianoVineyard ha scritto:A voi torna questa teoria?


Per quelle che sono le mie conoscenze la patogenesi della c.d. peronospora larvata è come hai descritto (si tratta in pratica di una colonizzazione indiretta degli acini con conseguente assenza della fase di evasione del patogeno per mancanza di aperture stomatiche negli acini). La sola cosa che non mi torna è la lunghezza del periodo di incubazione: da quello che scrivi desumo si aggirerebbe in 3-4 settimane (invece i dati dicono di regola da 3 a 7 gg).
Si ammette inoltre che con l'invaiatura il grappolo non sia più suscettibile per perdita di stomi funzionali.
Tale fase fenologica può ovviamente variare in funzione del vitigno, annata, ubicazione (ad es. lo "storico" dell'Istituto di Viticoltura di Conegliano dà per il Merlot la data media del 12 agosto: cfr. pubbl. 19/05/04 pag. 167), e in linea generale essa segna la fine della campagna antiperonosporica (e anche quella antioidica). Nella mia zona (Piemonte) la larvata compare solitamente in luglio; inoltre richiede cmq una pioggia infettante e un periodo di incubazione.

Riguardo alla discussione a cui ti sei agganciato, poiché in premessa l'autore del post esordiva parlando di larvata (benché troppo tardiva e in una annata sfavorevole ad attacchi pernosporici), personalmente ho provato a considerare tale ipotesi sulla base degli elementi informativi offerti. In altri termini se in via presuntiva fosse stata davvero accertata tramite PCR presenza di Plasmopara viticola nei grappoli danneggiati, si sarebbe dovuto pensare alla concorrenza di eventi estremi: attacco a seguito dell'unico ancorché modesto evento piovoso nella prima decade di agosto, invaiatura non ancora del tutto completata in quel momento pur in una annata di anticipo delle fasi fenologiche, prolungamento/sospensione del periodo di incubazione a causa della elevata temperatura e quindi manifestazione della malattia oltre l'usuale tempo di incubazione (vd. sopra). Ogni evento sunnominato era in verità improbabile, per cui la risultante della concorrenza porta a una probabilità statistica definibile come remota, ma a me era parso l'unica congettura possibile ammesso e non concesso che il danno mostrato fosse dovuto alla larvata.
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