Buongiorno,
ho un impianto di 1000 viti d'uva che quest'anno inizieranno il loro terzo anno d'impianto ( non produce ancora uva),data la mia assenza l'anno scorso poiché lavoravo all'estero non ho effettuato trattamenti preventivi per la peronospera, data la bruttissima annata che abbiamo vissuto ho paura che le spore siano rimaste e quindi volevo un consiglio su che trattamento potrei effettuare per non avere problemi per quando inizierà la fase vegetativa, dato che quest'anno probabilmente dovrebbe iniziare a produrre anche un po d' uva.
Grazie mille per il vostro aiuto.

Ciao, i dettagli sono un po' pochi
Dove sei (per capire clima e altitudine)? Hai il patentino per l'acquisto dei prodotti?
Le spore sicuramente le avrai nel terreno se la vigna ha preso la peronospora l'anno passato, tipicamente in viticoltura si segue la regola dei tre 10, cioè il primo trattamento scatta quando hai 10° di temperatura, 10 mm di pioggia nelle ultime 24 ore e lunghezza dei tralci circa 10 cm. Se hai la possibilità di accedere ai bollettini fitosanitari della tua regione sarebbe l'ideale che ti avvisano quando effettuare il primo. Altrimenti quando hai i germogli sui 10 cm è sempre meglio seguire il meteo ed effettuare un trattamento di copertura prima delle precipitazioni previste, ed eventualmente ribattere il trattamento al termine delle precipitazioni se hanno superato i 30-40 mm.
Se hai il patentino di solito la difesa iniziale è svolta dai ditiocarbammati, che sono prodotti di copertura, poi si passa a prodotti sistemici

Ciao, grazie mille per la risposta, si ho il patentino, il terreno è situato a san Sebastiano (NA) paesi vesuviani a 450 metri d'altezza circa, il vitigno in questione è la catalanesca del monte somma.
Volevo evitare interventi sistemici e volevo sapere se fosse possibile gestire la situazione semplicemente con trattamenti preventivi nonostante ci fossero spore nel terreno

Si è possibile. Devi appunto stare attento al meteo, anticipare le precipitazioni e ripristinare la copertura se le precipitazioni sono state abbastanza rilevanti da dilavare il prodotto (come detto all'incirca si può considerare 30-40 mm di pioggia).
Nella tua zona e a 450 metri di altitudine mi aspetterei una ventilazione piuttosto buona, che di sicuro ti aiuta nel contenere umidità e quindi pressione della malattia. Se sei esposto a sud ancora meglio. Questo potrebbe permetterti di allungare gli intervalli tra i trattamenti, sempre se non ci sono precipitazioni di mezzo

Se non vuoi usare prodotti sistemici (penso tu intenda anche quelli di sintesi non sistemici), non ti resta che attenerti ai criteri della difesa nel biologico. In pratica, per le malattie crittogamiche della vite sono ammessi rameici e zolfo e pochi altri di origine naturale compresi microrganismi > http://www.viten.net/files/c01/c0142126 ... 652d7e.pdf" target="_blank.
A maggior ragione dovrai fare molta attenzione al timing.

P.S. Mi risulterebbe che i ditiocarbammati siano ormai tutti revocati.

Mi sa di si. Quest'anno si potevano ancora usare, perlomeno il metiram.
Vedremo cosa consiglieranno i bollettini in apertura quest'anno

Anch'esso infatti non ha ricevuto il rinnovo dell'approvazione da parte della Commissione europea; gli Stati membri dovranno procedere alla revoca entro maggio del prossimo anno, tuttavia ci sarà probabilmente una proroga di sei mesi per lo smaltimento scorte, dunque dovrebbe essere ancora disponibile per la prossima campagna antiperonosporica. Il produttore ne suggerisce l'impiego da germogliamento fino ad allegagione/ingrossamento acini (per la protezione dei grappoli risultano più efficaci altre sostanze attive).