Purtroppo quest'anno la peronospera mi sta rovinando tutto il montepulciano comprato nel 2011 con tanto di certificazione tramite rivenditore di zona, dalla solita ditta. . . Il mio sospetto è che il materiale vivaistico non fosse del tutto sano; dico questo perchè su qualche pianta ho innestato altre varietà (da sempre sto pensando di sostituire sul ceppo il montepulciano fino a toglierlo) datemi da amici, come il piedirosso vesuviano o il primitivo di manduria che mostrano quasi nessuna foglia malata sulla stessa pianta dove sull'altro ramo sono tutte malate. Vedasi qualche foto
delutente anche il sangiovese, terza foto che , a dispetto di quanto reclamizzato sul catalogo , si ammala sempre e l'uva se ne vede poca anziche abbondante. Non dico che siano qualità di uve malvagie, anzi buone, ma questi particolari cloni (R10 e VCR 100) come si fa a tirargli fuori qualcosa di buono?
Ma hai messo in atto una adeguata difesa antiperonosporica?
In difetto, specie con le condizioni meteo che abbiamo avuto in questa piovosa primavera, direi che è ben difficile rimanere indenni da infezioni peronosporiche.
Per quanto riguarda la diversa entità di attacco ciò verosimilmente dipende, come tu stesso hai considerato, dalla sensibilità del vitigno e non già da materiale vivaistico non sano (stiamo parlando di una malattia fungina e non virale che si trasmette col materiale di propagazione).
Giovedì ho dato per la prima volta un prodotto di cimoxanil con zoxamide, unico che mi hanno dato in consorzio, mentre chiedevo dimetomorf e mancozeb che non danno senza patentino. stamattina passo nei punti critici del vigneto e vedo che i grappoli di montepulciano sono bruciati e si sbriciolano. Chissà cosa rimarrà quest'anno?
P.S. in precedenza avevo dato : zolfo in polvere verso il 20 aprile e ossicloruro tetraramico e solfato di rame tribasico agli inizi di maggio (7/5) notando solo qualche foglia; ma dopo ho aspettato il 20 maggio; in questo intervallo di 2 settimane la malattia si è propagata al massimo e ora sembra irrecuperabile. Non so quanto recupererò col sistemico. Sto pensando di tagliare, come ho fatto nella foto, i rami malati, sperando che rigermoglino nuovi e portino nuovi grappoli; che mi consigliate? Specie nel montepulciano le rigermogliature tardive le ho sempre viste.
Con questa annata così piovosa ci sei andato troppo leggero. Quando i primi di maggio hai visto i primi sintomi avresti dovuto già iniziare con il sistemico e comunque trattamenti con rame a 15 giorni con queste condizioni meteo, di sicuro non ti danno la necessaria copertura. Io ho fatto un primo trattamento di copertura con rame e zolfo il 25 aprile e poi dai primi di maggio , viste le condizioni, ho iniziato con il sistemico ed al momento non si vede alcun sintomo. Le piante rigetteranno ma dubito x nuovi grappoli
Confermo che il discorso vivaio non c'entra: ci sono varietà più sensibili e meno sensibili. Qui da me in moltissimi usiamo solo rame e zolfo, però nelle annate come questa nei periodi più delicati passa meno di una settimana tra un trattamento e l'altro. Quando c'è forte infezione è dura riparare, direi impossibile
Orf ha scritto:Confermo che il discorso vivaio non c'entra: ci sono varietà più sensibili e meno sensibili. Qui da me in moltissimi usiamo solo rame e zolfo, però nelle annate come questa nei periodi più delicati passa meno di una settimana tra un trattamento e l'altro. Quando c'è forte infezione è dura riparare, direi impossibile
premesso che questo montepulciano, pur presentato positivamente, senza sottolineare la sensibilità a pronospera e oidio
da sempre mi da problemi, considerato che affianco alle piante malate ci sono altre con innesti di primitivo senza una foglia malata, o di piedirosso con solo qualche foglia contagiata, la soluzione è presto trovata, anzi è già in corso dall'anno scorso la progressiva sostituzione sul portinnesto (visibilmente esente da malattie) con marze delle suddette varietà di viti fornite da amici, che in generale risultano migliori di quelle comprate.