Salve a tutti... Dopo aver vendemmiato c'è chi si riposa e c'è chi continua ad andare in vigna a fare i lavori. Volevo chiedere cosa andrebbe fatto. Io avevo intenzione di seminare delle fave in modo da apportare al terreno dell'azoto. Alcuni usano la pratica del sovescio che per quanto ne so io richiede le attrezzature adeguate mentre io dispongo soltanto di una fresa.
Concordo pienamente con il buon siff....in genere per i sovesci ci si arrangia con quello che si ha......certo, la dotazione ottimale prevederebbe più macchine, ma si può fare comunque
Nel post vendemmia se ne vedono di tutti i colori. Io faccio un trattamento con abbondante acqua per lavare la parete fogliare delle vigne che ho vendemmiato a macchina e normale in quelle a mano. Uso un prodotto curativo e di copertura per la peronospora e per l'oidio molto carichi, per "pulire" la pianta. Aggiungo lo 0,3 % del volume di urea zootecnica. Quindi passo, quanto prima alla concimazione autunnale. C'è chi la fa, chi no, chi la fa con organico e chi con chimico. Devo ancora trovare la giusta formula e mi sto informando su biocompost, digestato, liquame, letame, impellettato organico e chimico e adirittura fogliare. Un bel intrico di idee con pro e contro. Nella decisione influisce chiaramente come si è comportata la vigna nell'annata trascorsa, che tipo di produzione voglio fare nella prossima e che tipo di terreno dispongo -cosa fondamentale. I sovesci e le lavortazioni del terreno anche qui hanno pro e contro. Premetto che sono in una zona dove il favino non è mai stato piantato e la cosa mi attrae, però richiede la lavorazione dell'interfila. Anche qui ci sono pro e contro. Lavorare significa perdere il piano di lavoro e da noi con i sassi è dura, si scassa il trattore, non il terreno! E poi c'è chi sostiene che il manto inerbito apporti molta sostanza organica e contrasti il dilavamento. Sicchè ... Quindi c'è chi anticipa la potatura, anche solo tagliando il vecchio capo a frutto. Io evito, anche se risparmierei tempo e denaro perchè temo le viti si indeboliscano e invece spero tanto durino più di me.
Grazie delle risposte. Per quanto riguarda la semina non delle fave quindi ma anche del favino, vorrei farla ma sono ignorante in materia. Pertanto leggendo qua e la ho scoperto che per evitare un eccesso d'azoto dato dal favino dovrei mischiarlo con una leguminosa in modo da bilanciare l'apporto. Come procedere? Per quanto riguarda le concimazioni cosa usare? Gli scorsi anni abbiamo messo quelli in granella chimici credo.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: OPERAZIONI POST VENDEMMIA
09/10/2014, 23:46
per evitare l'eccesso di azoto devi seminare le graminacee e in casi di eccesso non andrebbero interrate. io oggi dopo 2 anni di favino ho cambiato e sto provando la sulla
Scusate ma perché l azoto deve essere in eccesso dato che la quantità di azoto nel terreno subisce una serie di processi e quindi non viene necessariamente assorbito tutto dalla pianta?
Eccessi di azoto portano la pianta a danneggiare il frutto, sia perchè, vegetando molto, aumenta i livelli di ombreggiamento e umidità (portando i frutti a non essere omogeneamente maturi e a marcire precocemente), sia perchè influisce negativamente sulla fioritura e porta i frutti a seccarsi (come un attacco di peronospora larvata). Su piante di prosecco, concimate con digestato suino (ricchissimo di azoto), si sono avute perdite del frutto in fioritura fino all'80% e le piante andavano cimate ogni 5 giorni. Problemi anche nella maturazione del legno. Tieni presente che l'azoto è facilmente dilavabile nei terreni ricchi di scheletro, sabbiosi, ecc tipici della mia zona!
Quoto in pieno l'ottimo mortotoccaci. Comunque, è molto più facile causare un eccesso di azoto con una concimazione minerale errata che, ad esempio, con un sovescio. In tutti i casi, serve comunque cautela con l'azoto perchè una volta che l'eccesso si manifesta, può volerci tempo a rimediare