Tutto giusto. Io aggiungo solo una cosa, marginale a quanto è stato già detto ma che credo sia bene sapere: lo zolfo ramato ha effetto diretto sia sull'oidio che sulla peronospora. Lo zolfo agisce solo sull'oidio, ma il rame oltre ad agire efficacemente sulla peronospora, ha un blando effetto anche sull' oidio e, inoltre, rende le foglie più resistenti. Pedru
Sull'oidio la ricerca è ancora carente,dicono un sacco di fesserie che sto verificando. Ticchiolatura, peronospora e oidio hanno lo sresso procedimento di infezione. Le ascospore sono oggetti viventi che si riproducono per perpetrare la malattia. La ricerca ha detto che sono differenti uno dall'altro, io dico che sono uguali, hanno lo stesso procedimento di infezione e cioè: Le ascospore prodotte in autunno dalla decomposizione della degli escrementi della vegetazione, si conservano nel terreno. In primavera il vento li porta nell'aria, noi li possiamo vedere nel pulviscolo solo nel buio di una stanza,se facciamo entrare un raggio di sole.Queste ascospore vanno a posarsi sulla vegetazione, in condizioni favorevoli germogliano parassitizzandola, questo procedimento è comune alla ticchiolatura alla peronospora, all'oidio e anche alla muffa in una stanza.Io lo chiamo tutto oidio. Io combatto queste malattie alla vite con un sacchetto di plastica calzato al grappolo trattando solo con zolfo ogni settimana,l'uva dopo messa nel sacchetto non la tratto più la faccio biologica,perchè nel sacchetto l'uva non viene più trattata, il sacchetto protegge l'uva dalle ascospore,dalla tignola, dal tripide, dalla grandine, dagli uccelli e mi fa fare un vino senza veleni e mi fa mangiare un grappolo d'uva non avvelenato da tanti pesticidi.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: OIDIO...
20/05/2012, 20:42
MI RACCOMANDO NON FACCIAMO DEGENERARE LA DISCUSSIONE!
siete liberi di pensare qualsiasi cosa e di condividerla ma da qui a dire che le 3 malattie sono uguali ne passa......poi metti sullo stesso piano l'oidio a 2 malattie che necessitano la pioggia per diffondersi e di cui una non colpisce la vite. oltre al discorso economico io aggiungo e con la condensa come fai?e la vegetazione non la proteggi? nel pesco per esempio si usa il sacchetto di carta.
MI RACCOMANDO NON FACCIAMO DEGENERARE LA DISCUSSIONE!
siete liberi di pensare qualsiasi cosa e di condividerla ma da qui a dire che le 3 malattie sono uguali ne passa......poi metti sullo stesso piano l'oidio a 2 malattie che necessitano la pioggia per diffondersi e di cui una non colpisce la vite. oltre al discorso economico io aggiungo e con la condensa come fai?e la vegetazione non la proteggi? nel pesco per esempio si usa il sacchetto di carta.
bravo non facciamo degenerare la discussione. In verità sono quattro le malattie che ho elencate che sono uguale ho messo anche la muffa nelle stanze.Ho detto che hanno lo stesso procedimento di infezione, cioè:le ascospore vengono portate dal pulviscolo sulla vegetazione e in condizioni favorevoli li fa germogliare. la pioggia non centra, la pioggia lava le ascospore dalla vegetazione,la pioggia serve per creare le condizioni adatte per far germogliare le ascospore,senza del vapore acquo,le condizioni adatte non possono crearsi. Chi ha detto che occorre 10-10-10,si è sbagliato perche la pioggia lava la spore precedentemente accumulatesi sulla vegetazione. La ticchiolatura cioè la frutta che si spacca succede su tutti gli attacchi di oidio,qualsiasi frutto attaccato da oidio si spaccano. Il discorso economico vi dico solo questo: Il vino è un piacere, se è pieno di veleni che piacere è? La valutazione è se produrre spazzatura o produrre uva biologica.
Personalmente non voglio degenerare in nessun tipo di conversazione inutile (e non discussione).
Sono d'accordo con i risultati che uno vorrebbe ottenere, ma se vogliamo estremizzare allora di vino non ne produciamo più. Io i scacchetti li userò sull'uva da tavola per salvarla da uccelli e punture di vespe/api.... Usare i sacchetti sull'uva da vino è completamente fuori da ogni logica, allora non produco nulla... Una via di mezzo oppure un giusto equilibrio non esiste ?
PS: fermo restando che se compri vino sempre con uve trattate viene fatto...
Il primo commento era ironico, siccome sono cortese al secondo ti rispondo. Per me averti comunicato che il sacchetto ti difende l’uva da uccelli e vespe è già un enorme vantaggio, perché hai capito che se non lo metti l’uva non l’assaggi. Se ti fermi a riflettere che il vino cosi come viene prodotto da gente che specula e c’è n’è abbastanza, che procurano danni alla salute e all’ambiente, allora ti deciderai cosa fare. Questo ho fatto io, mi sono fermato e sto perdendo tempo ancora a 91 anni a sperimentare per far diventare il vino un vero piacere. Quest’anno sto ancora sperimentando invece di mettere i sacchetti ogni grappolo ho avvolto l’intero ceppo a spalliera di sei, sette,otto tralci per ceppo con un telo di plastica lungo quando basta a coprire tutti i tralci, largo secondo i grappoli quando sono lunghi.
Certo che il mio commento era provocatorio. Quando mi sono iscritto al forum ho letto tutti i messaggi che mi interessavano e ho letto anche i tuoi messaggi relativi alle malattie, che ho trovato molto interessanti. Non sono una mente chiusa in nessun campo, ma è logico che se devo riparare tutta la vigna con teli di nylon è un lavoraccio, e parlo di produzione personale, sicuramente quelli che hanno ettari di vigna non adotteranno mai un sistema del genere...
Quindi continueranno a inguinare e dare da bere veleni e a mandare braccianti in ospedale come quelle ottanda a Bari l'anno scorso. Però quando se ne accorgeranno che il vino non lo berrà più nessuno e l'uva non si vende si decideranno a ricercare per non produrre più spazzatura. In Germania bevono birra in Italia cocacola non ti dice niente.Ciao
visto che si continua discutere sulle malattie della vite e in particolare sull'oidio, vorrei dire la mia. allora ..................sinceramente l'uso di sachetti e celofan vari, mi sembra una pratica impraticabile, per chi ha a che fare con alcuni ha di vigneto. vi immaginate di insacare più di 50,000 cepi di vite ?????????????????, una cosa sinceramente pazesca, diverso se stiamo parlando di qualche cepo che ha la pretesa di avere tuute le cure del caso. non prendertela dopa 1 ma secondo me bisogna trovare il giusto compromesso. una razionato uso degli antiparasitari, senza abusare è più che lecito, pensa che già ai tempi di mio nonno lo zolfo e la polvere a canfora già su usava. io sono la quarta generazione della mia famiglia che mi ocupo di vigne, e sinceramente, ho stabilito, ma prima di me, mio nonno, l'uva senza l'adeguato trattamento non va avanti . i composti chimici presenti nello zolfo non sono così nocivi come credi. considera che i residui al momento della vendemmia sono nulli. più volte in cantina sono stati presi campioni per stabilire ciò che tu affermi erroneamente, proprio per evidenziare possibili trace di composti nocivi all'uomo. quindi in conclusione il giusto per tutto , compreso i trattamenti