Salve a tutti,
circa due anni fà ho eliminato un vecchio vigneto per poter ri-impiantarne un'altro con dei vitigni più consoni al mio terreno e, non da meno, al mio palato.
Si tratta di pochi ceppi, poco più di 300, e sono indirizzato verso il Cannonau.
Purtroppo ho alcuni dubbi dovuti alle moltelplici e differenti informazioni trovate sul web, e anche ai consigli dei vari viticoltori con cui ho parlato. Precisamente sono titubante sul fatto di piantare la totalità delle barbatelle innestate a cannonau, o metterne una piccola parte differente.
A causa degli impegni di lavoro non rieco a fare tutto da solo quindi ho deciso di affidarmi a dei professionisti per l'impianto, anche se per ora non ho trovato nessuno di serio.
Ringrazio in anticipo per i consigli che spero di ricevere.
Saluti Paolo

P.S. Se conoscete un'impresa nei pressi di Sassari che fà questo tipo di lavoro, sarei grato se me la indicaste.

ma quale è il dubbio che ti è sorto?questo alla fine dipende solo da te visto che stiamo parlando di poche viti

Il dubbio esiste poichè alcuni mi dicono che devo mettere circa un 10% di almeno un'altra varietà, carignano e monica ad esempio, ed altri che è meglio se tutto cannonau.
Dalla tua risposta comunque capisco che posso benissimo fare in entrambe i modi e che dipende solo dai gusti.
Grazie.

Se è per consumo privato usa più varietà,il vino migliora quando l'uva è multivarietale...per impiantare il nuovo vigneto,chiedi a qualche vicino se è disponibile ad aiutarti per un paio di giorni...per 300 viti tra squadro del vigneto e impianto delle barbatelle non impieghi più di 2 giorni.
Ciao Roberto.

Ciao Roberto. Lo so che sembra un pò da sfaticati, ma di sicuro mi servirebbe molto più tempo. Nel terreno (oltre ad essere invaso da pietre di dimensioni variabili dai pochi cm ad una decina di cm) sono presenti dei lastricati di roccia calcarea che solo al pensiero del palanchino mi viene mal di schiena. Servirebbero dei mezzi meccanici almeno per la posa dei paletti.
Saluti Paolo

Sicuramente ci saranno dei contoterzisti in zona...puoi far fare le lavorazioni più importanti come lo spietramento,e la rifinitura del terreno... se poi sono disposti a fare l'impianto delle viti e la posa dei pali e fili...da noi fanno tutto il servizio completo,compreso lo squadro del vigneto... non è certo da scansafatiche non poter fare tutte le lavorazioni senza un'adeguata attrezzatura, che è inarrivabile per le piccole aziende...i contoterzisti dispongono di attrezzature adatte per ogni esigenza.
Ciao Roberto.

Salve PaoloM. anch'io sono di Sassari è ho avuto più o meno i tuoi problemi (anche io avevo impegni di lavoro). Preciso che non sono (e non ero) un principiante, ma mi occupo di uva e vini per lunga tradizione familiare
In un terreno di circa un ettaro coltivato a graminacee, un tempo tutto a vigna, volevo fare una trasformazione totale e, fra l’altro, ritornare alle origini reimpiantando un piccolo vigneto di 2mila mq. Ho rimandato più volte l'operazione finché nell’ autunno del 2001 ho detto basta è ho deciso. Prima di tutto ho fatto fare una aratura profonda (50 cm), ho eliminato un bel pò di pietre (arenaria calcarea) con l'attiva collaborazione di mia moglie. Quindi con l'aiuto di un vicino e ho fatto lo squadro, successivamente aiutato da un terzocontista ho messo paletti e fili di ferro, quindi ho continuato da solo (anzi sempre con mia moglie). Abbiamo cominciato a piantare le barbatelle non innestate (140 Ruggeri, 779 Paulsen e 1103 Paulsen) sino a coprire metà della vigna. Nel frattempo si continuava a spietrare, anche negli anni seguenti (carriole e carriole di pietre di 5-20 cm). L’anno successivo (2002) in autunno ho piantato nella parte restante altre barbatelle “selvatiche” e un centinaio di altre già innestate (a Cannonau): All’inizio della primavera del 2003 ho chiamato un innestatore professionista di Sorso, che in una sera mi ha innestato le “barbatelle” del 2001che erano in forza (diametro circa 1 cm). La Primavera dell’anno seguente ha fatto il resto (una piccola quantità l’ho innestata io) e la vigna era fatta.
Che cosa ho innestato? La maggior parte Cannonau, seguito a ruota dal nostro meraviglioso Cagnulari, poi anche Monica Sarda e Pascale (una 35 piante per ciascuna varietà), infine nell’ultimo filare, vitigni di uve bianche sarde con forte prevalenza di Malvasia di Bosa e il nostro Taloppo.
I vini che ottengo sono, naturalmente, Cannonau e Cagnulari, però mai al 100%. Diciamo che i Cannonau è arricchito da un apporto di Cagnulari, Monica e Pascalper un totale di circa il 10%: Lo stesso dicasi per il Cagnulari. Oltre a questi “rossi”, produco una cinquantina di vino bianco dal miscuglio delle uve dei vitigni su menzionati.
Tieni presente che:
1 - anche nei vini DOC il disciplinare ammette una certa percentuale di altre uve (diciamo il 10%)
2 – una miscela di Cannonau/Cagnulari al 45% più un 10% delle altre uve citate dà un ottimo vino
3 – nel terreno della vigna le pietre sono utili e desiderabili, a condizione che non siano né troppe né troppo grandi, tali cioè da ostacolare le lavorazioni