mortotoccaci ha scritto:Vanno bene entrambe, la differenza di comprare una barbatella o un vaso con la pianta già alta è che nel primo caso devi far sviluppare tu il "tronco", mentre nel secondo è bello e pronto. La prima costa 2 euro, la seconda 15. Su internet ne trovi fin che vuoi.
Il clone per te che devi fare una cosa amatoriale non interessa, comunque si tratta di una pianta selezionata perchè produce con caratteristiche oggettivamente diverse dalle altre, e, dopo 10 anni di prove, viene omologata con un suo nome clonale. Da questa vengono prese le gemme per la riproduzione e tutte le piante "figlie" avranno le stesse caratteristiche di questa. Poi basta piantarle in un clima diverso e buonanotte al clone. Ma questo è un altrop discorso.
Per trasformare una pianta a guyot devi selezionare un succhione al altezza giusta, tenerlo legato diritto il più possibile per quest'anno e poi tagliare tutta la parte in eccesso il prossimo inverno. Quindi piegarlo. Se hai già un sarmento (ex succhione lignificato) idoneo, puoi già fare l'operazione. Tagli troppo grossi vanno disinfettati con rame. Per le varietà da tavola meglio il guyot del cordone speronato e fallo piuttosto lungo che spesso fruttificano dalla 5° gemma in poi. Dopo un paio d'anni di prove troverai la lunghezza giusta.
Sempre per quanto riguarda le barbatelle, una volta acquistate al consorzio, devono essere messe subito a dimora o c'è spazio d'azione? Terreno asciutto o umido va anche bene (piove sempre...)? Le varietà che ho citato sono buone come uva da tavola?
Per quanto riguarda la potatura, il problema li è che se taglio legno vecchio, taglio parecchi tralci buoni e inoltre la loro posizione attuale è rivolta verso l'alto e quindi fisicamente impossibile piegarli a guyot, altrimenti la dovrei rimettere più in alto dove avrei più margine d'azione in fase di piegatura, però quest'anno è stata un po una noia con trattamenti e potature verdi ad averla così.
Ecco perché chiedevo se era possibile fare un lavoro del genere, una sorta di cordone speronato ma a più gemme, con i tralci che li fisso nell'ultimo sostegno, a pettine!
Questa era la situazione a luglio dello scorso anno. Era carica da paura però come vedi per trattare (prende facilmente malattie) e potare era un mezzo dramma...considera che l'ho potata due volte riempendo tre sacchi di quelli grossi, pressati. Ciononostante in alcune zone la concentrazione è rimasta comunque tale da portare a marcescenza alcuni grappoli per la poca aria.
Come vedi la diramazione è un po "bastarda", difatti quest'anno ho già operato nel togliere qualche ramo, portare tutto nel secondo filo e ho tolto un'uvetta scarsa del posto che si vede nella prima foto a mezz'aria a destra.
Siccome mi rimane libero il primo filo, volevo appunto piazzare li due barbatelle per raccogliere un po d'uva diversa dal comunque eccezionale e versatile zibibbo. Cosa dici?
Grazie per la tua disponibilità!