Località: Prignano sul Secchia (appennino modenese)
Formazione: laurea in scienze geologiche
migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
25/03/2014, 23:20
salve a tutti.. chiedevo un consiglio a voi esperti del forum di viticoltura, ho ordinato circa 40 barbatelle di lambrusco per il mio primo (e probabilmente unico) vigneto per autoconsumo. volevo chiedere, qual è il più indicato modo di metterle in impianto, considerata la ridotta entità del futuro vigneto? ho visto che per grossi vigneti si usa il metodo "guyot" (si scrive così?), che però mi lascia un po' perplesso, perchè mi sembra che mantenga le piantine molto fitte tra loro e con piccola altezza. Qui da me in appennino modenese (sono vicino a serramazzoni, circa 700 di altitudine) vedo che molti vecchi vigneti sono a file molto spaziate, con due piante per palo una da una parte l'altra dall'altra lungo la fila, in maniera che poi tra un palo e l'altro vi sono almeno quattro metri. Mentre quelli di più recente impianto appunto sono molto più fitti, ma anche molto più estesi , e soprattutto sono molto più difffusi a quote collinari più in basso. Qualcuno però mi ha detto che potrebbero venire bene anche nel mio terreno, perchè ben drenato e assolato. Ma sono estremamente indeciso su come piazzarle..... una sola fila da 40 metri con una pianta ogni metro? due file da 40 metri con una pianta ogni due metri? come vedete, confusione più totale a una settimana dall'arrivo.
Ultima curiosità, l'anno scorso avevo fatto delle talee a partire da tralci di potatura d un vigneto dei paraggi, che ho ancora nei vasetti, ma mi è stato detto che essendo state prodotte senza un portainnesto resistente sono praticamente condannate a deperire, ecco perchè non le avevo piantate. Ora ho sentito dire che invece se fossero messe a dimora in zona relativamente elevata come altitudine potrebbero avere delle chances in quanto la filossera non è così invasiva. Ma è vero, oppure si tratta di una falsità e queste piantine sono proprio da buttare?
buona serata e grazie a tutti in anticipo.... Lorenzo
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
25/03/2014, 23:44
ciao loro68...allora la domanda andava fatto nella sezione della vite!!!il moderatore sicuramente la sposterà!!!nei giovani impianti si usano allevamenti a guyot o cordone speronato!!!di solito le barbatelle si piantano ad 1metro tra l interfila...piu lontano le metti e piu uva ottieni per ceppo e meno qualità ottieni...per i tralci che tieni nei vasi,io tenterei a piantarli in pieno campo...io ho 2 filari di viti senza portainnesto ed avranno quasi 20anni e non ho avuto problemi...sono tra 600 700mslm con terreno argilloso
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
26/03/2014, 15:54
Partiemo da principio. Vi sono 12 tipi di lambrusco. Quale hai preso? Di solito si tende a mettere più piante per ettaro per far si che ogni singola pianta possa fare meno uva e quindi di maggior qualità. Il sesto di impianto (cioè a quanto metti le viti una dall'altra) dipende anche da altri fattori. Come tratterai queste viti? Che possibilità hai di passare tra un filare e l'altro? Che tipo di mezzo usi per le lavorazioni? Se non ci sono difficoltà o problematiche varie nel passare tra le piante allora si può andare stretti (tra una fila e l'altra). Qui dipende da quanto sole prendono le piante. Se sei in collina e quindi i filari vengono sfalsati in altezza puoi andare veramente stretto. Diciamo che basta che ci passi tu. Poi bisogna tenere in considerazione la comodità. Da quello che ho capito potresti fare anche solo una pianta. E' la soluzione più comoda sicuramente. Se poi non vuoi "usare" il tuo campo nell'intera lunghezza ne fai due. Servono comunque più indicazioni su come procederai nelle lavorazioni e sulle misure del pezzo. La distanza tra una vite e l'altra dipende molto dal tipo di vite e dal sistema di allevamento che vuoi fare (guyot, cordone speronato, cortina, ecc). Se la varietà è vigorosa allora meglio stare un po' più larghi tra vite e vite. Se poco si può amdare più stretti. Per un impianto casalingo non vedo però il problema. La forma d'allevamento dipende sia dalla qualità (da quale gemma produrrà grappolo) sia da cosa si vuole fare. Il guyot è sempre un buon compromesso qualitativo. Insomma servono più info. Per quanto rigurada la filiossera devi provare. Non è tanto l'altitudine a incidere, quanto al tipo di terreno che hai. Se è sabbioso vai tranquillo, altrimenti ... prova, al limite avrai fatto un bel esperimento. Tieni presente che i portainnesti danno anche altre caratteristiche alla pianta oltre a quella di farla sopravvivere alla filossera però.
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Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
26/03/2014, 23:03
grazie a entrambi, mi hanno consigliato il grasparossa e così ho ordinato quello; in effetti non possiedo il trattore ma solo un motocoltivatore e una vecchia motofalciatrice bcs (barra di 1,20), che in ogni caso pensavo di non usare quanto il buon vecchio decespugliatore. quindi la distanza tra i filari non è una gran preoccupazione, mi sembra di capire quindi che più sono fitte le piante meglio è, ma non ho idea di come si sviluppa la vite grasparossa: servirà più spazio?? la disposizione che sono costretto a usare è est-ovest, e dopo valutazioni in campo l'unica che posso fare è due file da venti metri, forse la fila a sud metterà in ombra quella a fianco quindi pensavo di tenerle le piantine basse... che ne pensate? e poi siccome devo fare tutto con vanga e badile..... meno male che a un centinaio di metri c'è un bel cumulo di letame
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
27/03/2014, 15:37
Non tanto le piante basse, quanto più distanti i filari l'uno dall'altro. In pianura a 2,50 metri non c'è ombreggiamento. L'altezza della vite deve anche essere funzionale a te. Se sono troppo basse sono scomode. Se deciderai per il guyot, la corda a 1,20 metri è ideale, ma anche 1 metro basta. Se devi lavorare scomodo poi perdi la passione. Inoltre le piante più sono vicine a terra e più sono soggette ad attacchi fungini causa umidità del terreno e dell'erba. Il grappolo è un bel grappolo sui 15 cm, quindi se usi capuccine tieni presente dove ti finisce il grappolo basso, che non tocchi a terra.
Comunque si fa presto a dire Grasparossa. Ce ne sono 4 sottotipi: a grappolo rado, a grappolo serrato, a graspo rosso e a graspo verde. Non fa molta differenza non ti preoccupare. Matura piuttosto tardi, quindi ti adopererai con adeguate potature verdi e arieggiamento del grappolo, ma la zona è la tua e non penso ci saranno problemi. La vigoria è medio buona e non andrei sotto il metro tra vite e vite anche se si adatta a impianti fitti. Però così tu sei più comodo nel lavorare. Dicono vada meglio con forme di allevamento non troppo espanse, adattandosi ad ogni tipo di potatura.
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Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
27/03/2014, 19:41
mortotoccaci ha scritto:Non tanto le piante basse, quanto più distanti i filari l'uno dall'altro. In pianura a 2,50 metri non c'è ombreggiamento. L'altezza della vite deve anche essere funzionale a te. Se sono troppo basse sono scomode. Se deciderai per il guyot, la corda a 1,20 metri è ideale, ma anche 1 metro basta. Se devi lavorare scomodo poi perdi la passione. Inoltre le piante più sono vicine a terra e più sono soggette ad attacchi fungini causa umidità del terreno e dell'erba. Il grappolo è un bel grappolo sui 15 cm, quindi se usi capuccine tieni presente dove ti finisce il grappolo basso, che non tocchi a terra.
Comunque si fa presto a dire Grasparossa. Ce ne sono 4 sottotipi: a grappolo rado, a grappolo serrato, a graspo rosso e a graspo verde. Non fa molta differenza non ti preoccupare. Matura piuttosto tardi, quindi ti adopererai con adeguate potature verdi e arieggiamento del grappolo, ma la zona è la tua e non penso ci saranno problemi. La vigoria è medio buona e non andrei sotto il metro tra vite e vite anche se si adatta a impianti fitti. Però così tu sei più comodo nel lavorare. Dicono vada meglio con forme di allevamento non troppo espanse, adattandosi ad ogni tipo di potatura.
perfetto grazie, ora ho le idee più chiare di prima. Terrò i due filari a 2,50 m e a 1 metro tra pianta e pianta. Il "filo" è il primo a cui aggangiare il ramo principale della pianta, suppongo, e in altezza massima quanto sarebbe indicato andare? (anche se un'idea ce l'ho, essendo alto 1,75 non credo sia meglio fare filari alti più di 180 cm per ragioni come dici bene di comodità a lavorarvici), quindi, 4 fili spaziati di venti cm l'uno dall'altro, partendo dal primo posto a 100 cm.... se dico bene? una domanda da perfetto ignorante: cos'è la cappuccina? ciao grazie Lorenz
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
28/03/2014, 9:03
2,50 di solito li fa chi deve passare in mezzo col trattore (da noi si va da 2,5 a 3,5 a seconda dei macchinari). Vedi tu, in un impianto così piccolo non ti cambia molto la vita. Però, se per tagliare l'erba hai un macchinario da 1,20 magari a 2,40 fai solo due passate. Dico così per suggerirti tutte le eventuali ipotesi. So che in molte zone vanno molto più stretti.
Di solito le foglie della vite apportano zuccheri al grappolo dall'8°-10° foglia dopo il grappolo più alto. Sicchè è inutile tenere la vegetazione oltre quella soglia. Diciamo che un metro di parete fogliare è sufficente. Nei vigneti "familiari" molti non cimano le piante, però se la pianta è vigorosa può essere necessario (ora non conosco così bene il grasparossa - chiedi consiglio a chi lo ha nella vigna). Se devi cimarla a mano puoi usare un falcetto. Diciamo che tu da 1,80 alzando il braccio e calcolando la lunghezza del manico del falcetto puoi arrivare ad avere un palo fuori dal terreno di due metri. Tiri la "corda", cioè il filo grosso principale che sorregge il peso della pianta ad un metro, un metro e venti e ti resta una parete di un metro abbandonate (non cimi mai ad altezza palo ma sempre un po' più alto). Non distanziarti troppo però dalle vigne della tua zona che se vengono fatte in un certo modo una ragione c'è. Il numero di fili da tirare dipende dal sistema di allevamento che vuoi adottare. La capuccina è uno di questi e prevede la corda principale piuttosto alta (1,20 - 1,40 - 1,60) sopra la quale si fanno girare due tralci e si agganciano con ferretto ad un secondo filo più basso (0,6 - 0,8). Questi due tralci producono i tralci fruttiferi e vengono rinnovati ogni anno. La testa della pianta è a 1 metro circa. Il vantaggio è che i grappoli sono disposti su un'ampia zona e quindi più arieggiati, lo svantaggio è che i sarmenti bassi devono essere cimati corti e la pianta non li porta a maturazione in maniera omogenea. I due tralci formano due U rovesciate per intenderci. Si tirano in genere due coppie di fili più alte (1,40 e 1,90) per sostenere la parete fogliare. Il guyot invece prevede un solo filo di corda (1,00 - 1,20) dove legare il tralcio rinnovato ogni anno. La testa è più bassa di 40-20 cm a questo. E due coppie di fili più alti per sostenere la vegetazione. Noi modifichiamo il guyot tirando ad altezza di testa un secondo filo dove agganciare l'estremità del tralcio, agganciandolo ad un ferretto, così da non dover legare manualmente il tralcio o non dover comprare una legatrice (1.500 euro minimo). Che forma di allevamento hai deciso di usare?
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
28/03/2014, 13:44
ciao mortotoccaci,quindi dopo l ottva foglia dal grappolo piu in alto sono inutili?quindi io dal primo filo dove poggio il tralcio e al terzo filo ho un altezza di 1,20cm dici che sono troppi?nel senso che i tralci vengono lunghi 1,20cm e poi al di sopra questa soglia cimo...
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
28/03/2014, 18:35
Ogni varietà ha la sua "ultima foglia utile". Diciamo 8 - 10 foglie in generale. Ora, vi riporto i dati dei tecnici della nostra cantina, poi la mano sul fuoco non la metto. Diciamo che non solo sono inutili, ma sono controproducenti. Poi non andrei a misurare precisamente da che foglia si cima. 1,20 metri di parete fogliare mi sembrano corretti e adeguati. E' sicuramente inutile avere pareti fogliari oltre questa soglia. Cimando al momento giusto si fanno sviluppare foglie nuove e femmenelle che apportano sicuramente molti più zuccheri della 12° foglia. Preciso che questa indagine è stata non a caso fatta nelle grave del friuli dove le uve hanno difficoltà a raggiungere un grado babo decente. Forse in sud Italia non è così necessario andare alla ricerca del grado zuccherino. Da noi si lasciano i tralci lunghi solo per gli impinati di raccolta marze.
Re: migliore modalità di impianto per un piccolo vigneto?
28/03/2014, 18:51
ok grazie mortotoccaci,la basilicata è una regione montuosa e non è proprio come sicilia puglia e calabria,anche noi abbiamo problemi di zuccheri...infatti io sto tra 650 750mslm ecco perchè per il mio nuovo impianto voglio andare sul sicuro poi ho messo tra le interfile le viti ad 80cm tra loro...sono un disciplinare rigido