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messa a dimora barbatelle
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eclisse13
Iscritto il: 18/02/2015, 12:51 Messaggi: 5 Località: VALLE DEL BELICE prov AG
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Salve e la prima volta che scrivo, anche se vi seguo da parecchio ora sono arrivato al punto di chiedere un vostro aiuto, devo impiantare un nuovo vigneto (circa 5 ettari) Dopo aver eseguito i lavori di scasso, aratura , e squadratura , sono arrivato al punto di mettere a dimora le barbatelle (1103P)e qui nasce la domanda meglio piantare le barbatelle con radice corta (1-2cm) o lunga (7-8 cm) preciso che la messa a dimora viene fatta manualmente con forcella. Quali sono i vantaggi nel primo e nel secondo caso, nel senso che nel momento della ripresa vegetativa le barbatelle con le radice corte saranno penalizzate.grazie
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18/02/2015, 13:19 |
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drkrag
Iscritto il: 21/04/2011, 17:34 Messaggi: 189 Località: Cagliari
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Ciao Eclisse, in realtà ti sei già risposto da solo, perché tu stesso dici che userete la forchetta. Ne consegue, naturalmente, che le radici devono essere tagliate molto corte, altrimenti nel momento in cui le piantine vengono infilate nel terreno, le radici potrebbero rivolgersi verso l'alto. Invece le radici devono andare verso il basso a cercare sostanza e acqua. Quindi: taglio corto, cortissimo. Questo è un video fatto e spiegato molto bene, che ti dà l'idea. https://www.youtube.com/watch?v=zK73oWjYYGUGood luck!
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18/02/2015, 15:08 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Ciao eclisse benvenuto, scommetto che sei di menfi, santa margherita o giù di lì... anch'io sono delle tue zone! Mi spiace contraddire drkrag, ma ti consiglio vivamente di lasciare le radice intatte, o al massimo di eliminarne gli ultimi 2cm e ovviamente tutte quelle che partono lungo il fusto se ce ne sono. Questo perchè con le radici lasciate lunghe, la pianta riesce a riprendersi molto prima e ti assicuro che le differenze si vedono e sono anche sostanziali. Attenzione però, con la forchetta non devi agganciare il fusto come faresti con le radici rasate, altrimenti queste andrebbero su come un U, devi aggandiare l'ultima parte delle radici alla forchetta, accompagnare la barbatella fino al terreno e ficcarla dentro, così non avrai problemi di radici che tendono verso l'alto. Prova e vedrai che risultati, il metodo è testato.
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18/02/2015, 18:12 |
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drkrag
Iscritto il: 21/04/2011, 17:34 Messaggi: 189 Località: Cagliari
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Lampa ha scritto: Ciao eclisse benvenuto, scommetto che sei di menfi, santa margherita o giù di lì... anch'io sono delle tue zone! Mi spiace contraddire drkrag, ma ti consiglio vivamente di lasciare le radice intatte, o al massimo di eliminarne gli ultimi 2cm e ovviamente tutte quelle che partono lungo il fusto se ce ne sono. Questo perchè con le radici lasciate lunghe, la pianta riesce a riprendersi molto prima e ti assicuro che le differenze si vedono e sono anche sostanziali. Attenzione però, con la forchetta non devi agganciare il fusto come faresti con le radici rasate, altrimenti queste andrebbero su come un U, devi aggandiare l'ultima parte delle radici alla forchetta, accompagnare la barbatella fino al terreno e ficcarla dentro, così non avrai problemi di radici che tendono verso l'alto. Prova e vedrai che risultati, il metodo è testato. per carità, io non pretendo di avere la verità. Figurati che io ho usato la trivella per avere la terra ben sciolta attorno alle radici, e, per l'appunto, le ho lasciato abbastanza lunghe il problema è che se deve usare la forchetta e però tenere le radici più lunghe, poiché deve fare attenzione, ci mette molto di più. Nel video il dott. Trabucco usa questo sistema, e siccome hanno un'azienda vitivinicola, immagino che le cose le abbiano fatte come si deve. poi è chiaro, ognuno ha i suoi metodi e si trova bene con la propria esperienza.
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18/02/2015, 18:17 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Alla fine qualsiasi metodo utilizzi non credo ci siano problemi, anch'io ero convinto fosse meglio accorciarle, ma mi è stato detto di provare così e devo dire che rispetto a un mio vicino (terreno quasi uguale se non migliore) che ha tagliato le radici, le mie barbatelle sono palesemente migliori. Meglio dell'esperienza non credo ci sia nulla... Siccome eclisse è a qualche km da me, mi sento di consigliargli vivamente questa pratica -sempre se ben fatta- ma magari non per tutti vale la stessa regola.
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18/02/2015, 18:28 |
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eclisse13
Iscritto il: 18/02/2015, 12:51 Messaggi: 5 Località: VALLE DEL BELICE prov AG
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Grazie per le risposte, ciao LAMPA anche tu della valle del Belice siamo vicini anche se prov. diverse anch’io l’ultimo impianto ho piantato le barbatelle con le radici lunghe, poi parlando con alcuni tecnici sostengono (e forse anche le case vivaistiche ) che la strozzatura che si viene a creare nelle radici comporta una difficoltà di assimilazione dei nutrienti, almeno nel primo periodo fin quando non ricacciano le nuove radici.
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18/02/2015, 19:12 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Anche la rasatura delle radici comporta un rallentamento della pianta inizialmente, per cui, bisognerebbe chiedere ai tecnici che ti hanno riferito ciò, quale tra i due metodi comporti minori rallentamenti Vediamo che dice mortotoccaci...
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18/02/2015, 20:26 |
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eclisse13
Iscritto il: 18/02/2015, 12:51 Messaggi: 5 Località: VALLE DEL BELICE prov AG
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infatti aspettavo un suo intervento per vedere cosa consiglia anche perché le barbatelle sono della coop dove lui e socio.
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19/02/2015, 0:41 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2836 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Noi, in genere, consigliamo di accorciare le radici a 4 dita circa dopo il tallone della barbatella. Questo perchè nella fase di impianto la radice deve rimanere distesa. Se viene piegata verso l'alto o fa strozzature strane può creare problemi vegetativi alla pianta nel primo periodo. Purtroppo, abbiamo riscontrato danni da impianti fatti male, anche da piantatori professionisti che evidentemente non avevano tempo. Tolte le barbatelle che stentavano si sono viste le radici lunghe piegate nei modi più assurdi (anche se i conduttori davano la colpa a noi come sempre). Già noi (e penso tutti i vivaisti minimamente meccanizzati) poresentano le barbatelle con le radici notevolmente accorciate. Un grosso piantatore della mia zona (ma lavora in tutto il nord Italia e est europa) si sincera sempre che le radici siano accorciate. Quando invece le pianto io a mano (cioè scavando un buco enorme) pianto con la radice più lunga possibile, questo perchè, come detto da altri, da alla vite una spinta in più inizialmente. Per concludere: devi piantare in terreno stanco, a breve rotazione, freddo, difficile, tardi: se puoi farti un buco a pala o trivella pianta la vite con la radice più lunga possibile, ma che resti distesa e, coprendola, non resti aria sotto il tallone, cioè che la terra si serri bene (ossia bagnare bene è la cosa migliore). Non hai tempo, vuoi far fare il lavoro o usare mezzi veloci, hai un terreno caldo, un clima caldo, terreno ricco o sciolto sabbioso, magari con disponibilità idrica: pianta con la forcella con la radice corta di 5/8 cm. Il consiglio che si dava era quello di alzare leggermente la vite dopo piantata ma che non restasse aria sotto. HO visto in un altro post un video di drkrag che fa un buco con la trivella. Quella è la morte sua, le viti sono nelle condizioni ottimali. Poi bisogna vedere sempre costi/benefici. Ne ho piantate a bizzaffe con la radice di 5 cm e son venute tutte. Saluti
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19/02/2015, 7:55 |
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drkrag
Iscritto il: 21/04/2011, 17:34 Messaggi: 189 Località: Cagliari
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infatti: io ho usato la trivella proprio per quello. Anche io ho consigliato la trivella, ma siccome Eclisse voleva usare la forchetta, per evitare proprio che le radici vadano verso l'alto gli ho consigliato di accorciare. Rimango sempre convinto del fatto che la trivella sia la cosa migliore.
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19/02/2015, 9:21 |
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