24/07/2020, 20:58
27/07/2020, 10:40
giorgibe ha scritto:tex29 ha scritto:giorgibe ha scritto:sei un caso disperato, per la fillossera ci vogliono degli insetticidi sia sistemici che di copertura per far fuori tutto, poi dei curativi sia per oidio che peronospora che non si
sa mai con in aggiunta rame e zolfo che male non fanno, per l' esca non so se ci sono prodotti registrati che funzionino, forse il remedier della gowan. prova.
non ho intenzione di utilizzare troppa chimica, a fianco ho 2 altre viti che sono sane (uva fragola e uva fragola Topazia) sapevo che l'uva fragola è molto resistente alle varie malattie, la black magic è la terza che sostituisco perchè le precedenti avevano avuto varie malattie. A questo punto credo di non avere speranza e forse devo rassegnarmi a piantare un'altra fragola, vi chiedo se conoscete altre varietà che possono vantare le stesse caratteristiche di resistenza, grazie.
se non l' hai mai trattata è normale che sia così. cerca in vivaio qualche varietà resistente che non sia fragola, per esistere esistono.
28/07/2020, 19:20
28/07/2020, 21:30
29/07/2020, 17:51
mortotoccaci ha scritto:Ce ne sono diverse. Tu vorresti una varietà da tavola resistente a peronospora e oidio giusto?
Da novembre mi fai sapere e vedo di indirizzarti. Adesso è tutto esaurito.
30/07/2020, 11:14
30/07/2020, 15:02
Alessandro1944 ha scritto:Il problema della fillossera era stato risolto 150 anni fa con il portainnesto americano che resiste alla forma radicicola (quella che distrusse le viti europee negli ultimi decenni dell'Ottocento: su piede franco ne sono scampate pochissime), mentre il nesto europeo resiste alla forma gallecola.
Vero è che da qualche anno si assiste a una presenza della gallecola anche sulle viti europee (si ipotizza che il fenomeno sia legato a comparsa di nuovi biotipi galligeni della fillossera e ai cambiamenti climatici), ma in questo caso al momento non c'è altro rimedio se non il trattamento insetticida.
Ti potrà spiegare esaurientemente Mortotoccaci la questione dei portainnesti, la cui scelta è anche in funzione del terreno, vigoria etc., così come la scelta del vitigno da tavola resistente a peronospora e oidio (la mia competenza è limitata agli aspetti fitopatologici).
La resistenza a tali due principali malattie crittogamiche peraltro non è irrilevante salvo non si debba appunto produrre vini DOC, in quanto tali vitigni (uva da vino) richiedono non più di 2-3 trattamenti all'anno contro i 12-15 del tradizionale.
P.S.
Dopo questi discorsi mi è venuta voglia di comprarmi una vite da tavola da far pergola ...devo solo trovarle un posto in giardino ...
30/07/2020, 18:56
31/07/2020, 9:11
31/07/2020, 10:53
leorasta ha scritto:...se ne selezionate una resistente alla popillia ...
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