Switch to full style
Rispondi al messaggio

Re: Ma quale CodadiVolpe?

02/03/2020, 8:26

30.000 innestate lo scorso anno. Abbiamo anche un clone Vcr, forse il primo certificato in Italia.

Re: Ma quale CodadiVolpe?

10/03/2020, 20:34

mortotoccaci ha scritto:30.000 innestate lo scorso anno. Abbiamo anche un clone Vcr, forse il primo certificato in Italia.

Ti ringrazio, ma la confusione che c’è su web nella letteratura viticola campana , rileggendo il seguente articolo.
https://www.lucianopignataro.it/a/lacry ... y0rjs2kVXo" target="_blank
è pure aumentata. Avevo proprio gustato il lacrima cristi di questa casa vinicola, ma come si legge é difficile ottenerlo :”è credenza comune che il vino da uva caprettone sia poco espressivo, non piacevole per la moderata freschezza e che vada consumato piuttosto giovane. In realtà pochi conoscono le giuste tecniche per allevare quest’uva a bacca bianca e per vinificarla. ”
Per cui sto pensando di lasciarmi l’ottima vite falanghina vcr e abbinarla alle uve di mio nonno Bellone e moscato.

Re: Ma quale CodadiVolpe?

11/03/2020, 8:51

Il Caprettone in Italia è una varietà molto minore. E' più diffusa in Grecia con un altro nome. Noi ovviamente le produciamo entrambe ma Caprettone in Italia non ce lo hanno mai chiesto.
La Coda di VOlpe invece ha un discreto mercato seppur solo campano.

Re: Ma quale CodadiVolpe?

24/02/2021, 13:46

Sarebbe bene modificare l testo del messaggio originale con informazioni aggiuntive, perché storicamente il Caprettone é stato considerato proprio un clone della Coda di Volpe e solo recentemente analisi del DNA hanno evidenziato che invece si trattasse di due vitigni separati (cosa inversa invece é successa con l'Asprino, che si é rivelato invece un clone di Greco).

Vista la diffusione sul Vesuvio del Caprettone, possibilmente il "Coda di VOlpe" utilizzato in molti Lacryma Cristi é proprio Caprettone.

Per quanto riguarda la Coda di Volpe (in irpinia ne esiste anche una rarissima variante a bacca rossa) potresti recarti nel sannio (dove per me se ne trovano i migliori cloni), in parrticolare nel comune di Ceppaloni dove la si coltiva almeno da 300 anni come una delle principali varietá.
Rispondi al messaggio